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martedì 10 gennaio 2017

Euro-disastro Grillo, una umiliazione: così hanno sbattuto fuori i 5 Stelle

Grillo, eurodisastro. Sbattono fuori i Cinque stelle: perché da adesso è un incubo



Le polemiche sull'alleanza tra Movimento Cinque Stelle e l'eurogruppo Alde hanno fatto saltare l'accordo. Il belga capogruppo Guy Verhofstadt ha rinunciato all'ingresso degli europarlamentari grillini, dopo l'addio al gruppo degli euroscettici condiviso con Nigel Farage. "Sono giunto alla conclusione che non ci sono abbastanza garanzie per proseguire un percorso comune per riformare l’Europa - ha dichiarato Verhofstadt - Non c’è un terreno comune sufficiente per procedere con la richiesta del Movimento Cinque Stelle di far parte del gruppo dell’Alde".

Puntuale è arrivato il commento di Beppe Grillo che sul blog ha scaricato le colpe del fallito accordo sul complotto dell'establishmente che: "ha deciso di fermare l’ingresso del MoVimento 5 Stelle nel terzo gruppo più grande del Parlamento Europeo. Questa posizione - ha aggiunto - ci avrebbe consentito di rendere molto più efficace la realizzazione del nostro programma". Secondo il leader del M5S, l'alleanza con i liberali dell'Alde avrebbe fatto "tremare il sistema come mai prima". 

Adesso gli europarlamentari grillini rischiano di restare fuori da ogni gruppo, quindi esclusi dai fondi per le aggregazioni parlamentari e gli eventuali incarichi. Al capo del Movimento non resta che guardare alle prossime elezioni Europee: "La delegazione del MoVimento 5 Stelle in Parlamento Europeo continuerà la sua attività per creare un gruppo politico autonomo per la prossima legislatura europea: il Ddm (Direct democracy movement)". 

"OCCHIO, NON DOVETE..." Mps, la mail segretissima: partito l'ordine-vergogna

Mps, la mail ai dipendenti: "Vietato fiatare, non dite i nomi dei debitori"



Vietato fiatare, nessun dipendente deve comunicare un solo nome della lista dei debitori del Montepaschi. Sarebbe questo, secondo il TgLa7, il contenuto di una mail partita dall'ufficio risorse umane di Mps, nei giorni caldissimi in cui la stampa (Libero e TgLa7 in testa) chiede la pubblicazione di chi ha debiti non saldati con l'istituto in crisi e ormai nazionalizzato. Una battaglia di giustizia, visto che da qualche giorno saranno i contribuenti italiani (anche chi non ha un conto Mps) a ripianare i buchi di una gestione scellerata anche dal punto di vista dei crediti deteriorati. Nei giorni scorsi Nino Sunseri su Libero aveva scattato una precisa foto del disastro di Rocca Salimbeni facendo qualche nome e cognome dei debitori "importanti" (sopra un milione di euro) che hanno ricevuto soldi in prestito da Mps senza mai ridarli. Si va da Giuseppe Garibaldi (sì, l'Eroe dei Due mondi) al gruppo Marcegaglia, dal gruppo Sorgenia di De Benedetti fino al defunto Don Verzè. Quei nomi rientrerebbero in un elenco di posizioni "in ristrutturazione", con un debito dunque in rientro. Ma non è ancora dato sapere né quando, né quanto. 

Vittorio Feltri su Libero in edicola domenica 8 gennaio lo ha ribadito: "Fuori i nomi dei bidonisti". L'ostacolo è la normativa sulla privacy perché la pubblicazione dell'elenco dei debitori potrebbe pregiudicare, parola dell'ad di Mps Marco Morelli, la reputazione di chi è presente in quella lista. Tuttavia l'uscita di Antonio Patuelli, presidente di Abi, segna la strada: "Chiedo a titolo personale che vengano resi noti i primi 100 debitori insolventi delle banche che sono state salvate". E oggi anche Fabrizio Viola, ex Mps e consigliere delegato di Banca Popolare di Vicenza, rincara la dose: "In una situazione di questo tipo si conoscono i responsabili delle cattive amministrazioni delle banche ma non si conoscono i soggetti che anche attraverso la loro insolvenza hanno determinato i dissesti di cui stiamo parlando in queste settimane".

lunedì 9 gennaio 2017

Morbo della mucca pazza nell’uomo ideato un innovativo test sul sangue

Morbo della mucca pazza nell’uomo ideato un innovativo test sul sangue


di Martina Bossi



Pubblicati di recente i risultati di una importante ricerca sulla rivista Science Translational Medicine: si tratta di un nuovo studio di cui sono coautori Fabrizio Tagliavini, direttore scientifico e il ricercatore Fabio Moda, entrambi della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta. Si è ottimizzato l’utilizzo di una tecnica innovativa, chiamata Protein Misfolding Cyclic Amplification (Pmca).”La Pmca è stata migliorata ed estesa all’analisi del sangue di pazienti con vCJD ed ha permesso di rilevare il prione della mucca pazza nel 100 per cento dei casi di persone analizzate, senza avere dei falsi positivi nei risultati. Quindi il test su sangue ideato si è dimostrato più sensibile e specifico rispetto al test eseguito sulle urine che già nel 2014 avevamo sviluppato”, spiega Fabio Moda, ricercatore della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta.

“Si tratta di un importante passo in avanti - sottolinea Fabrizio Tagliavini, direttore scientifico della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta - perché, sino a oggi, la malattia da prioni poteva essere diagnosticata con certezza solo dopo la morte del paziente, in quanto era necessario analizzare un campione di tessuto cerebrale prelevato all’autopsia. Al contrario, il nuovo test permette di formulare una diagnosi in vita con una procedura non invasiva". 

Il cinema in ospedale fa bene I dati dello studio sui degenti

Il cinema in ospedale fa bene I dati dello studio sui degenti


di Matilde Scuderi



Assistere a un film, pur se ricoverati in ospedale, è un’esperienza terapeutica che aiuta a ridurre la percezione del dolore, portando sollievo ai malati e alle loro famiglie. Lo confermano i primi dati del progetto di ricerca coordinato dal professor Celestino Pio Lombardi, della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma e responsabile scientifico di MediCinema. Lo studio, la cui prima fase si concluderà nel mese di marzo 2017, sta coinvolgendo 240 pazienti del Gemelli, di cui 120 sono bambini. “Dalle prime evidenze - sottolinea il professor Lombardi - misurando una serie di parametri psicologici e psicomotori, risulta un miglioramento tra il 20 e il 30 per cento nella percezione del dolore nei pazienti che hanno fatto esperienza della ‘terapia con cinema’ al Gemelli”.

Questo studio sperimentale nasce all’interno della  prima vera sala cinematografica in un ospedale italiano aperta ad aprile 2016 all’ottavo piano del Policlinico A. Gemelli grazie al sostegno di The Walt Disney Company Italia e alla generosità di migliaia di persone. La sala cinematografica è un progetto voluto da MediCinema Italia Onlus e dalla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, che adesso - grazie al sostegno del Segretariato Sociale - lanciano una nuova campagna di raccolta fondi attraverso le reti RAI da lunedì 9 a domenica 15 gennaio con sms solidale 45514. Nel 2017 le risorse saranno destinate al perfezionamento della sala, ad assicurare continuità di offerta di film, con  titoli adatti a pazienti adulti e bambini, e a sviluppare la ricerca, avviata di recente, con lo studio scientifico sugli effetti della terapia con cinema, affinché il modello del Gemelli possa essere replicato in tanti altri ospedali italiani. 

Lo studio, promosso da MediCinema, avviato nel mese di settembre 2016 sviluppato/coordinato dai ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Gemelli, in collaborazione con i ricercatori dell’Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, ha l’obiettivo di misurare gli effetti della terapia attraverso il cinema nel percorso ospedaliero e nell’approccio alla malattia. Le principali applicazioni  prevedono, inizialmente, l’area  pediatrica e dell’età evolutiva, compresa l’interazione familiare, i pazienti chirurgici e oncologici, la clinica riabilitativa nei deficit mentali e quella terapeutica relativa a psicosi e disturbi dell’umore, l’area delle disabilità. La sala MediCinema del Policlinico Gemelli può ospitare fino a 130 spettatori, tra pazienti, familiari, amici, volontari e operatori nell’assistenza. Il cinema accoglie anche pazienti non autosufficienti, a letto o in sedia a rotelle. Durante i primi mesi di attività, grazie alla straordinaria solidarietà e partecipazione di tutte le società di distribuzione cinematografica sono stati proiettati circa 40 film di prima visione, oltre 30 dei quali da quando è iniziata la programmazione fissa, nel mese di settembre. La sala MediCinema al Gemelli, grazie alla generosità di The Walt Disney Company Italia, è stata anche scelta come sede di due prestigiose anteprime, Il libro della Giungla di Jon Favreau, per l’inaugurazione, e Alla Ricerca di Dory di Andrew Stanton, per l’apertura della stagione regolare. Sono stati proiettati tutti i principali successi cinematografici in contemporanea con le sale 'normali': applauditissimi sia i film per i più piccoli del giovedì (tra gli altri L’era glaciale: in rotta di collisione, Pets, Cicogne in missione, Kubo e la spada magica, Trolls, con Oceania come grande star nel periodo di Natale), sia per la programmazione destinata a tutte le età del martedì (Ghostbusters, L’uomo che vide l’infinito, Bridget Jones’s baby, Doctor Strange, Come diventare grandi, nonostante i genitori, Animali fantastici e dove trovarli, Rogue One: a Star Wars story). L’anno 2017 è iniziato con lo spettacolo per tutti di GGG di Steven Spielberg, in coincidenza con la festa dell’Epifania. La cinematherapy, ormai da tempo nota e praticata, indica come la visione di film crei sotto il profilo psicologico un ‘effetto pausa’ per i malati, determinando uno stato di benessere riscontrabile a livello neurologico. Le neuroscienze hanno ulteriormente validato questa tesi (neurocinematics) arrivando a misurare gli effetti fisici durante la visione di immagini in movimento e rilevando miglioramenti.

RAI per il Policlinico Gemelli e MediCinema. La campagna di raccolta fondi con sms solidale 45514 dal 9 al 15 gennaio 2016. Il Segretariato Sociale RAI sostiene il progetto della sala MediCinema al Policlinico Gemelli con una raccolta fondi televisiva e radiofonica. Da lunedì 9 a domenica 15 gennaio, le reti RAI, all’interno dei programmi Tv e Radio, inviteranno il pubblico a sviluppare i programmi e l’attività della sala cinematografica e a sviluppare la ricerca sugli effetti sui pazienti della terapia del sollievo attraverso il cinema, donando da fisso e cellulare attraverso il numero 45514 attivo dal 9 al 15 gennaio2017. Sarà possibile inviare un SMS solidale per donare 2 € da telefoni cellulari  TIM, Vodafone, WIND/3, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali;  o effettuare una chiamata da telefono fisso per donare 10 € da rete Vodafone,  5 € da rete TWT e Convergenze  e 5 o 10 € da rete TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali.

La magia del cinema diventa terapia al Gemelli. “Grazie al Segretariato Sociale RAI, che anche quest’anno ha deciso di sostenere il nostro progetto - dichiara Enrico Zampedri, direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli - e al prezioso e costante contributo dei nostri partner Disney Italia, Rai Cinema, UBI Banca e Nazionale Italiana Cantanti, abbiamo realizzato e avviato l’attività della sala Medicinema, nell’ambito dei progetti per rendere più accogliente e a misura di ‘paziente’ il nostro ospedale. Con l’attività della sala MediCinema diamo ai degenti, in particolari ai più piccoli e alle loro famiglie, un segno tangibile del nostro quotidiano impegno nel prenderci cura non solo delle loro malattie, con le cure più efficaci e innovative, ma anche del loro benessere e della loro sfera emotiva. L’ultima novità è che con i nostri ricercatori abbiamo voluto anche misurare con un rigoroso progetto scientifico gli effetti sui pazienti della cosiddetta ‘cinema terapia’ e i primi risultati sono incoraggianti”. “Siamo orgogliosi di poter raggiungere un nuovo importante traguardo con la ricerca clinica. Per MediCinema Italia - afferma la presidente della Onlus Fulvia Salvi - è stato dall'inizio un importante obiettivo per validare il significato terapeutico del nostro lavoro. Non solo la visione di un film in ospedale può donare sollievo immediato a un paziente, ma ancor più, attraverso questo studio, si sono individuati indicatori specifici del miglioramento psico-fisico sia su adulti che bambini, con ricadute positive sulla persona e la cura medica. Ringraziamo il professor Lombardi per il coordinamento di questo studio  innovativo e del team di ricercatori della facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica e dell'Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano. Siamo grati a tutti  i nostri sostenitori, alla Fondazione Policlinico A. Gemelli e all'Ospedale  Niguarda e a tutti gli operatori sanitari che settimana dopo settimana ci assistono e aiutano in questo straordinario progetto”.

Annunziata, maxi vendetta in diretta: insulti alla Rai, poi il caos. Ma vince lei

Annunziata, maxi vendetta in diretta. Insulti alla Rai, poi il caos. Ma vince lei



Monica Maggioni è furibonda per l'intervista di Lucia Annunziato a Francesco Merlo a In Mezzora su Rai3. L'ex collaboratore di Viale Mazzini (pagato 240mila euro l'anno) ha infatti attaccato pesantemente la Rai - "C'è stato uno stalking corporativo, da parte di sindacato, Cda e commissione di Vigilanza contro di me e Verdelli perché ci consideravano degli intrusi e hanno fatto di tutto perché ci dimettessimo", ha dichiarato - e per giunta senza contraddittorio. Per questo la presidente della Rai, riporta Dagospia, ha chiesto al direttore della comunicazione Rai Giovanni Parapini prima di tutto di ottenere una dichiarazione dal direttore generale Antonio Campo Dall'Orto contro le dichiarazioni di Merlo e in secondo luogo di sanzionare la Annunziata.

La Maggioni, continua Dagospia, che mirerebbe a commissariare Campo Dall'Orto, al momento non ha ottenuto nulla così ha sbottato dicendo che "l'azienda è fuori controllo". Resta poi un interrogativo, perché la Annunziata, ex presidentessa di viale Mazzini, ha invitato Merlo in trasmissione? Forse voleva essere lei a sostituire Gianluca Semprini dopo il flop di Politics, ma a lei è stata preferita Bianca Berlinguer. 

Vittorio Sgarbi, frasi clamorose. Vuota il sacco su Costanzo: "Lui è come la..."

Sgarbi su Maurizio Costanzo: "È come la vita, passa finché noi ci siamo"



Maurizio Costanzo, una vita in televisione. Dopo 50 anni di piccolo schermo è più che mai sulla cresta dell'onda e, in un'intervista a Il Giorno, annuncia che "non smetterò". Nemmeno per idea. E su Costanzo ha qualcosa da dire Vittorio Sgarbi, lo fa sempre su Il Giorno, firmando un breve commento. "La sua natura è contemporaneamente realista, malinconica e carsica", scrive su Costanzo. Dunque il critico d'arte ricorda la fine del Maurizio Costanzo Show, una scelta che riteneva giusta, "però, poi, sera dopo sera, comincia la malinconia, il desiderio di parlare, di ritrovarsi, di vivere i fatti nelle parole".

"E allora - continua Sgarbi -, eccolo riapparire, a reti sparse, sulla Rai, a Rete 4, a canale 5". E ancora: "E passano gli anni, e gli amici, se non i morti, riemergono, e le comitive si ricompongono, e il teatro chiama, chiama, per altri, ma soprattutto per sé e per i suoi, per la formula che ha seguito e indirizzato la società per un quarto di secolo: e il Maurizio Costanzo show ritorna, non è morto, non era superato".

Dunque Sgarbi aggiunge: "Gli stessi ritornano, belli, compiaciuti e vanitosi. E se la formula ha scavalcato un millennio, può superare un decennio, e restituire parola anche ai sopravvissuti e ai fantasmi". La conclusione: "È bello esserci. Un po' di trucco, e siamo gli stessi. Maurizio è come la vita: passa, finché noi ci siamo. Fermarci è come morire. Una festa mobile. E la festa continua. Oltre ogni notte, oltre ogni Alba". Parole clamorose. Una clamorosa dichiarazione d'amore (professionale).

2017, le 8 disgrazie che avverranno Le profezie: sarà un anno terrificante

Le otto disgrazie che accadranno nel 2017: crisi, banche, guerre e...



L'Italia in mano ai Cinque stelle, la fine dell'Europa, il possibile attacco nucleare della Corea del Nord, il tracollo dell'economia cinese. Sono i "cigni neri", le profezie elaborate come ogni anno dalle banche d'affari. Il Tempo ne ha raccolti alcuni tra quelli degli analisti di Societe Generale, Saxo Bank e Forexinfo.it. La probabilità che gli eventi catastrofici si realizzino è molto bassa ma vanno sempre e comunque prese in considerazione.

Elezioni anticipate in Italia - Se Paolo Gentiloni non riuscisse a portare avanti il mandato potrebbe salire al potere il Movimento 5 Stelle. Quindi ci potrebbe essere un referendum sull'euro e un ritorno alla lira. Si aprirebbe una fase di incertezza e l'Italia rischierebbe una nuova impennata dello spread e dei tassi di interesse.

Banche italiane in salvo - Gli istituti di credito italiani vanno meglio di tutti gli altri europei. Appesantiti da forti crediti in sofferenza in una economia nazionale stagnante, è stata gettata loro un'ancora di salvezza non per considerazioni locali ma per il fatiscente sistema bancario tedesco. Parte così il processo che consente al sistema bancario di ricapitalizzare e viene istituita una Banca Europea dei Crediti Deteriorati per ripulire i bilanci delle banche europee e fare ripartire il meccanismo del credito bancario. Le azioni delle banche italiane avranno un rally di oltre il 100%.

La fine dell'Ue - Una vittoria dell'estrema destra nei Paesi Bassi, in Francia con Marine Le Pen, e in Germania alle elezioni in programma per il 2017 potrebbe sancire la fine dell'Europa.

Addio all'Austerity - I partiti tradizionali ammetteranno di non aver fatto abbastanza per rilanciare l'economia e abbandoneranno i loro programmi di austerità. Ci sarà un'enorme emissione di obbligazioni europee, contro l'ostilità tedesca, all'inizio orientata verso progetti infrastrutturali per 1 bilione di euro, per attrarre capitali.

La Corea del Nord - Kim Jong-un sta completando lo sviluppo del programma nucleare entro la fine del 2017. La minaccia di un attacco nucleare contro gli Usa provocherebbe un caos forse mai visto prima, e non solo sui mercati finanziari. 

Pechino - La Cina è il più grande consumatore di materie prime, oltre che del greggio, e crea il 15% del Pil mondiale: qualsiasi crollo cinese farebbe saltare l'equilibrio dei mercati finanziari mondiali. E già un modesto rallentamento della crescita della Cina avrebbe un brusco impatto sulle materie prime e potrebbe potenzialmente innescare un altro crollo.

Il dollaro e i soldi virtuali - Se Donald Trump aumenta la spesa statale, incrementando il debito nazionale americano, ci sarà il decollo della crescita americana e dell'inflazione, che costringerà la Federal Reserve a intensificare gli aumenti dei tassi. Questo significa che il dollaro arriverà a quotazioni astronomiche. E i Paesi cercheranno valute alternative e forme alternative di pagamento non legate a banche centrali in particolare alle "criptovalute" come il Bitcoin.

Protezionismo - L'aumento del protezionismo Usa e la fine del libero commercio sono un caposaldo del piano di Trump. Questo però potrebbe scatenare una guerra commerciale con la Cina e distruggere le alleanze commerciali esistenti. Questo avrebbe un impatto marcato sulla crescita economica mondiale e potrebbe anche innescare un lungo periodo di stagflazione (crescita bassa e alta inflazione).