Le otto disgrazie che accadranno nel 2017: crisi, banche, guerre e...
L'Italia in mano ai Cinque stelle, la fine dell'Europa, il possibile attacco nucleare della Corea del Nord, il tracollo dell'economia cinese. Sono i "cigni neri", le profezie elaborate come ogni anno dalle banche d'affari. Il Tempo ne ha raccolti alcuni tra quelli degli analisti di Societe Generale, Saxo Bank e Forexinfo.it. La probabilità che gli eventi catastrofici si realizzino è molto bassa ma vanno sempre e comunque prese in considerazione.
Elezioni anticipate in Italia - Se Paolo Gentiloni non riuscisse a portare avanti il mandato potrebbe salire al potere il Movimento 5 Stelle. Quindi ci potrebbe essere un referendum sull'euro e un ritorno alla lira. Si aprirebbe una fase di incertezza e l'Italia rischierebbe una nuova impennata dello spread e dei tassi di interesse.
Banche italiane in salvo - Gli istituti di credito italiani vanno meglio di tutti gli altri europei. Appesantiti da forti crediti in sofferenza in una economia nazionale stagnante, è stata gettata loro un'ancora di salvezza non per considerazioni locali ma per il fatiscente sistema bancario tedesco. Parte così il processo che consente al sistema bancario di ricapitalizzare e viene istituita una Banca Europea dei Crediti Deteriorati per ripulire i bilanci delle banche europee e fare ripartire il meccanismo del credito bancario. Le azioni delle banche italiane avranno un rally di oltre il 100%.
La fine dell'Ue - Una vittoria dell'estrema destra nei Paesi Bassi, in Francia con Marine Le Pen, e in Germania alle elezioni in programma per il 2017 potrebbe sancire la fine dell'Europa.
Addio all'Austerity - I partiti tradizionali ammetteranno di non aver fatto abbastanza per rilanciare l'economia e abbandoneranno i loro programmi di austerità. Ci sarà un'enorme emissione di obbligazioni europee, contro l'ostilità tedesca, all'inizio orientata verso progetti infrastrutturali per 1 bilione di euro, per attrarre capitali.
La Corea del Nord - Kim Jong-un sta completando lo sviluppo del programma nucleare entro la fine del 2017. La minaccia di un attacco nucleare contro gli Usa provocherebbe un caos forse mai visto prima, e non solo sui mercati finanziari.
Pechino - La Cina è il più grande consumatore di materie prime, oltre che del greggio, e crea il 15% del Pil mondiale: qualsiasi crollo cinese farebbe saltare l'equilibrio dei mercati finanziari mondiali. E già un modesto rallentamento della crescita della Cina avrebbe un brusco impatto sulle materie prime e potrebbe potenzialmente innescare un altro crollo.
Il dollaro e i soldi virtuali - Se Donald Trump aumenta la spesa statale, incrementando il debito nazionale americano, ci sarà il decollo della crescita americana e dell'inflazione, che costringerà la Federal Reserve a intensificare gli aumenti dei tassi. Questo significa che il dollaro arriverà a quotazioni astronomiche. E i Paesi cercheranno valute alternative e forme alternative di pagamento non legate a banche centrali in particolare alle "criptovalute" come il Bitcoin.
Protezionismo - L'aumento del protezionismo Usa e la fine del libero commercio sono un caposaldo del piano di Trump. Questo però potrebbe scatenare una guerra commerciale con la Cina e distruggere le alleanze commerciali esistenti. Questo avrebbe un impatto marcato sulla crescita economica mondiale e potrebbe anche innescare un lungo periodo di stagflazione (crescita bassa e alta inflazione).
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