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venerdì 14 ottobre 2016

LA GUERRA ALLE PORTE Gorbaciov trema: "in pericolo" Usa-Russia, l'ultimo disastro

L'urlo di Gorbaciov: "Siamo in pericolo". Perché sta per scoppiare la guerra



I rapporti tra Stati Uniti e Russia stanno vivendo il loro punto più basso dai tempi della Guerra Fredda. E sono i fatti più recenti a spingere gli osservatori diplomatici a non nascondere più la preoccupazione di un'escalation della crisi da diplomatica a militare. L'allarme più inquietante è arrivato dall'ultimo presidente dell'Unione sovietica, Mikhail Gorbaciov, che in un'intervista a Ria Novosti ha detto: "Il mondo è giunto a un punto pericoloso: è necessario fermarsi e riprendere il dialogo, la cui conclusione è stata il più grande errore".

Solo nel 2010, Barack Obama e Dmitri Medvedev firmavano il trattato Start, con il quale venivano resettate incomprensioni e tensioni per avviare un apparente periodo di dialogo cordiale. Un clima durato appena due anni, cioè da quando Vladimir Putin è tornato alla guida del Cremlino e ha riportato tutta la sua sfiducia sulle mosse americane.

Da quel momento la degenerazione dei rapporti è stata rapidissima. Al progetto della Nato di schierare batterie di missili antimissili in Polonia, Putin ha risposto minacciando ritorsionni sui trattati nucleari. Due anni dopo lo scontro in Ucraina ha portato all'annessione della Crimea alla Russia, punita dall'Onu con pesanti sanzioni economiche.

Le ultime tappe proprio negli ultimi giorni. Obama ha protestato per le presunte incursioni hacker russe che avrebbero interferito nelle elezioni americane. La Russia ha fermato i negoziati per un accordo sullo smaltimento del plutonio e ha dislocato missili nucleari nell'enclave baltica di Kaliningrad, puntandoli contro l'Europa finché non verranno cancellate le sanzioni e il blocco commerciale con Mosca. Sull sfondo il conflitto in Siria, dove Russia e Stati Uniti restano divisi dalla presenza ingombrante di Assad.

In un momento così delicato, Gorbaciov ha provato a richiamare tutti alla ragione, chiedendo di proseguire il processo di riduzione delle armi nucleari e riavviare in modo congiunto la lotta al terrorismo, oltre che la prevenzione dei disastri ambientali: "Rispetto a queste sfide, tutto il resto - ha detto Gorbaciov - passa in secondo piano".

La bomba che spazza via la Raggi: sapete che l'uomo nella sua giunta...

La bomba che spazza via la Raggi: nella sua giunta il consulente del gruppo Caltagirone



C'è un sospetto sull'assessore pentastellato all'Urbanistica Paolo Berdini. Che abbia prestato consulenze per la costruzione di case dello studente a Tor Vergata da parte di una società del gruppo Caltagirone, holding immobiliare nel mirino dei Cinque stelle. Riporta il Tempo che non si capisce se Berdini ha comunicato, o meno, al sindaco Virginia Raggi, al direttorio e a Beppe Grillo di aver lavorato per il costruttore romano. La cosa sarebbe assolutamente legittima ma non per il Movimento.

Nel 2007 la Ingenium Real Estate costruisce di 1500 alloggi per studenti a Tor Vergata, simbolo del No della Raggi alle Olimpiadi di Roma 2014. Il committente è Fabrica Immobiliare Sgr, società controllata dal Gruppo Caltagirone insieme a Monte Paschi di Siena. Fra i crediti inseriti a fine progetto c'è il nome di Paolo Berdini, all'epoca professore all'Università di Tor Vergata che lavorò insieme al professor Silvano Stucchi, con l'architetto Anna Maria Romano e l'ingegnere Annamaria Totaro. Che conferma: "Sì, la consulenza è consistita nel preparare la parte urbanistica relativa alla costruzione delle residenze di Ingenium e il professor Berdini ha coordinato il lavoro". E lui sostiene di aver lavorato solo al piano urbanistico e alcuni anni prima la realizzazione dell'intervento.

Il progetto prevedeva la realizzazione di 1.500 alloggi, per 55 milioni di euro di spesa, dentro il campus. Per Berdini, una consulenza di molto antecedente all'arrivo di Caltagirone o un coordinamento della parte urbanistica del progetto con il gruppo immobiliare romano già interessato all'operazione? Il dubbio c'è. E forse per i grillini è un problema.

giovedì 13 ottobre 2016

Caivano (Na): Politica confusionaria ed incapace Il Popolo insorge?

Politica confusionaria ed incapace Il Popolo insorge?



di Gaetano Daniele





Altro che cose fatte, l’amministrazione Monopoli è impantanata e la delusione dei cittadini caivanesi resta tale e quale. Anzi. E' aumentata a dismisura! Un vero disastro politico! I proclami sulle cose fatte da parte del Sindaco a quasi due anni di sindacatura appaiono come un esercizio di mera propaganda e, pertanto, permangono i rilievi mossi già un anno e mezzo fa. La totale incapacità politica!

Non si è fatto un passo avanti sui grandi temi, dalla mobilità alla pianificazione del territorio. I cittadini caivanesi aspettano da più di un anno e mezzo che si discuta del programma elettorale e delle promesse avanzate in campagna elettorale. Reddito di Cittadinanza. Droni. Periferie. Zona industriale. Mensa. Scuola. Spazzatura, quest'ultima già al collasso. La questione è delicatissima. La pazienza dei cittadini potrebbe scoppiare da un momento all'altro. O no? 

Grazie al dissesto finanziario, l’amministrazione è riuscita ad aumentare tutte le tasse, tutte. Una misura politica vergognosa che sicuramente si poteva evitare. 

Questa amministrazione dai titoloni grandi e dai fatti zero è riuscita in un anno e mezzo di consiliatura a portare solo ulteriori problemi ed ansie ai caivanesi, prima con la missiva di Forza Italia dove denunciava il Sindaco Monopoli di non essere chiaro nelle scelte politiche. Poi la fuoriuscita del consigliere Alfonso Castelli da Forza Italia e la lite con il Capo Gruppo Boticelli. L'azzeramento della vecchia Giunta e il disappunto dei cacciati che non sono riusciti nemmeno ad esprimere due parole sull'accaduto, quasi impauriti. Perchè? eppure qualcuno dietro si lamenta. Consiglieri comunali che passano da una lista all'altra e mentre lo fanno puntano il dito contro le opposizioni che non governano. Le dimissioni del Sindaco Monopoli per poi ritirarle. E non finisce qui. Da indiscrezioni ci sono ancora problemi legati ai socialisti e alla Lista Civica La Svolta. Disagi legati alle numerose proposte della Lista Civica La Svolta che il Sindaco Monopoli pare non abbia ancora accolto e cioè ridursi del 50% lo stipendio. La spazzatura che non viene raccolta regolarmente. Le mamme che scioperano un giorni sì eppure l'altro. Una Giunta tutta straniera tranne la Cantone che non vive il territorio e non conosce le reali problematiche del Paese.  

Abbiamo torto a classificare come “confusionaria ed incapace” l’amministrazione Monopoli? Siamo di fronte ad un vero disastro politico-amministrativo: ecco come stanno le cose a Caivano. Si riuscirà a cambiare passo, riuscirà la Politica a pretendere un’inversione di tendenza? Oppure la diatriba con la Lista Civica La Svolta e i Socialisti di Giamante porterà solo ad un altro Stallo? Ma infine, la politica del Sindaco di sfidare politicamente i consiglieri puntando sulla loro inesperienza, continuerà? Insomma, solo interrogativi, ma a proposito di interrogativi, le scelte delle cooperative sul territorio dalla Matilde Serao ad altri "SETTORI", che metro di valutazione hanno adottato o adotteranno per il futuro? In merito cercheremo di ascoltare i responsabili delle cooperative che sicuramente hanno come indirizzo la legalità e la meritocrazia. Nel frattempo però, il disastro politico è sotto gli occhi di tutti. 

"Io vicino a quel negro non ci sto": Brianza estrema, caos in ospedale

Il paziente lascia l'ospedale: "Io vicino a quel negro non ci sto"



"Con quel negro in stanza non ci voglio stare, cambiatemi posto, oppure me ne vado immediatamente". Siamo a Vimercate, in Brianza, nel profondo Nord. Un 35enne viene ricoverato all'ospedale nel reparto di ortopedia, lunedì mattina per un'intervento di routine programmato da tempo. Tutto fila liscio fino a un certo punto. La caposala gli consegna qualche foglio e gli indica una delle stanzette, a due letti, dove si trova quello destinato a lui, sul quale accomodarsi in attesa degli esami clinici che precedono l'ingresso in sala operatoria.

Ed ecco il "problema". Deve dividere la stanza con un altro paziente. E' di colore. All'italiano si chiude la vena. Corre dall'infermiera e si lamenta: "Io con quello non ci sto, datemi un altro posto". Con tanto di epiteto di natura razzista. L'infermiera dice che non è possibile, ed è seccata. La direzione del reparto, tuttavia, non può e non vuole accontentarlo.

"Allora rinuncio all'intervento", concluso il paziente. E' irremovibile. Il personale dell'ospedale gli ha fatto quindi firmare il foglio delle dimissioni volontarie. Pasquale Pellino, che da qualche mese dirige l'azienda del territorio, dichiara: "È la prima volta che accade una cosa del genere nei nostri ospedali. Eppure, l' impegno per fornire cure adeguate e servizi anche agli stranieri è fortissimo, anche perché i ricoveri e le prestazioni per pazienti non italiani sono in crescita. Sul fronte dell'integrazione siamo all'avanguardia. Abbiamo anche un traduttore simultaneo in pronto soccorso, attivo 24 ore su 24".

Arrestata la nipote della Mogherini Cocaina, ecco l'accusa sconvolgente

Arrestata la nipote della Mogherini: "perfettamente coinvolta" in un giro di cocaina



C’è anche una parente di Federica Mogherini, ministro degli Esteri dell’Unione Europea, tra le quindici persone arrestate lunedì dai carabinieri di Roma che hanno stroncato un giro di cocaina che partiva dall'esterno  di una discoteca. Si tratta di Gaia Mogherini, 26 anni, figlia di un fratellastro del ministro, ora ai domiciliari. Clamorose alcune intercettazioni che la riguardano, di cui dà conto il tempo. "Gaia, me servono 'na decina de chili di cozze pe Andrea che è rimasto senza". E lei: "Va bene amore". E per i carabinieri, le "cozze", altro non sono che le dosi di cocaina, che Gaia deve procurarsi. Insieme alla parente della Mogherini, sono finiti in manette il fidanzato Roberto Nicoletti, Manuel Zumpano (figlio di Francesco Zumpano della banda della Magliana) e la compagna di quest'ultimo, Deborah De Domincis. Un giro di coca che ha scombussolato la Roma-vip. Gaia Mogherini è finita ai domiciliari perché, spiegano gli inquirenti, è "perfettamente coinvolta nei traffici illeciti del suo compagno Nicoletti".

Il Nobel per la letteratura a Bob Dylan Clamoroso, come reagisce la platea

Nobel per la letteratura a Bob Dylan. Come reagisce la platea



Il Nobel per la Letteratura 2016 è andato a Bob Dylan per aver "creato una nuova poetica espressiva all'interno della grande tradizione canora americana". Lo ha comunicato il Comitato dei Nobel a Stoccolma. L'annuncio è stato accolto dal boato dei presenti in sala.

Dylan, nato Robert Allen Zimmerman, classe 1941, è una delle figure più importanti della cultura americana, con le sue canzoni, le poesie e gli scritti ha rivoluzionato la scena musicale e la cultura popolare a livello mondiale. I suoi primi testi, soprattutto, sono fortemente influenzati dalla letteratura e dalla storia americana e affrontano in modo innovativo temi politici, sociali e filosofici, sfidando le convenzioni della musica pop e appellandosi alla controcultura del tempo.

DARIO FO È MORTO A 90 ANNI Il Nobel che fu un "Mistero Buffo"

Fo è morto a 90 anni: addio al Nobel che fu un "Mistero Buffo"



È morto Dario Fo. L'attore e regista, scenografo e impresario, eclettico artista, premio Nobel contestatissimo, si è spento a 90 anni e sette mesi per un problema polmonare. Era ricoverato da 12 giorni all'ospedale di Milano. Finisce così quella che lui definì "un'esistenza esageratamente fortunata". Figlio di un capostazione, nato il 24 marzo del 1926 in un paesino del lago Maggiore, forse non avrebbe mai immaginato di diventare Nobel per la letteratura, nel 1997, perché "seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi", spiegò la commissione.

La sua vita è legata a doppio filo con quella di Franca Rame, la donna della sua vita, la compagna, la donna corteggiata da tutti riuscì a conquistare, scomparsa nel maggio 2013. La coppia ha avuto un figlio, Jacopo, che ha ereditato da loro la passione per il teatro e la recitazione.

Un controverso passato da repubblichino, Dario Fo sarebbe stato messo al bando per 14 anni dalla Rai democristiana a causa della "scandalosissima", per l'epoca, Canzonissima del 1962. Dunque nel 1969 il grande successo di Mistero Buffo, dove Fo riprende la lezione dei cantastorie, raccontando le storie di Bibbia, Vangeli e Papi attirandosi le ire del Vaticano. Negli anni della strategia della tensione e dopo la strage di Piazza Fontana del 1969, modifica in diretta le sue piéce teatrali, per adattarle agli eventi: lo fa per Morte accidentale di un anarchico, sulla morte di Pinelli; lo fa per Il Fanfani rapito, Non si paga non si paga, Pum pum! Chi è? La polizia, Tutta casa, letto, chiesa, Clacson, trombette e pernacchi.

Il filo conduttore della sua carriera è la satira, il grammelot, ossia un assemblaggio a tratti folle di suoni e parlate diverse, un nonsense linguistico. Un'invenzione che, di fatto, gli valse il Nobel del 1997. Il premio, soprattutto in Italia, fu accolto con sospetto: parte del mondo intellettuale, infatti, si ribellò per essere stato scavalcato da quello che si autodefiniva un "buffone irriverente".

Negli ultimi anni la scrittura, un libro dopo l'altro, e la pittura: i suoi quadri sono denotati da colori vivacissimi e sono esposti in mostre in Italia e all'estero. Fervente contestatore di Silvio Berlusconi, sin dal momento della discesa in campo, fu vicino e quasi organico alla sinistra, salvo poi avvicinarsi al Movimento 5 Stelle, di cui era diventato una sorta di icona e protavoce. Era molto legato a Gian Roberto Casaleggio, così come era molto legato ad Enzo Jannacci: dopo la morte della sua Franca, la scomparsa del cantautore fu un altro colpo durissimo. Ora, in cielo, ritroverà sia Enzo sia la sua Franca.