Il paziente lascia l'ospedale: "Io vicino a quel negro non ci sto"
"Con quel negro in stanza non ci voglio stare, cambiatemi posto, oppure me ne vado immediatamente". Siamo a Vimercate, in Brianza, nel profondo Nord. Un 35enne viene ricoverato all'ospedale nel reparto di ortopedia, lunedì mattina per un'intervento di routine programmato da tempo. Tutto fila liscio fino a un certo punto. La caposala gli consegna qualche foglio e gli indica una delle stanzette, a due letti, dove si trova quello destinato a lui, sul quale accomodarsi in attesa degli esami clinici che precedono l'ingresso in sala operatoria.
Ed ecco il "problema". Deve dividere la stanza con un altro paziente. E' di colore. All'italiano si chiude la vena. Corre dall'infermiera e si lamenta: "Io con quello non ci sto, datemi un altro posto". Con tanto di epiteto di natura razzista. L'infermiera dice che non è possibile, ed è seccata. La direzione del reparto, tuttavia, non può e non vuole accontentarlo.
"Allora rinuncio all'intervento", concluso il paziente. E' irremovibile. Il personale dell'ospedale gli ha fatto quindi firmare il foglio delle dimissioni volontarie. Pasquale Pellino, che da qualche mese dirige l'azienda del territorio, dichiara: "È la prima volta che accade una cosa del genere nei nostri ospedali. Eppure, l' impegno per fornire cure adeguate e servizi anche agli stranieri è fortissimo, anche perché i ricoveri e le prestazioni per pazienti non italiani sono in crescita. Sul fronte dell'integrazione siamo all'avanguardia. Abbiamo anche un traduttore simultaneo in pronto soccorso, attivo 24 ore su 24".
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