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martedì 30 agosto 2016

LA MAZZATA D'AUTUNNO Occhio: ecco lo tsunami delle tariffe Telefoni, arrivano i rincari (nascosti)

Telefonini, arriva lo tsunami dei rincari. Ecco chi ha già aumentato le tariffe



Le prime avvisaglie che per i clienti delle compagnie telefoniche non sarebbe stato un autunno tranquillo sono arrivate già a metà agosto. Diversi italiani in vacanza all'estero si sono visti attivare nuove tariffe per il roaming, nuovi costi aggiuntivi che prima non c'erano, modifiche alle tariffe nettamente al rialzo. È l'effetto dell'abolizione dei costi del roaming da parte dell'Ue che ha gettato nel panico le compagnie di telefonia mobile, prima di ritrovare pace con la solita soluzione: accanirsi sulle tasche dei clienti. L'Ue ha imposto che per giugno 2017 telefonare e navigare col proprio cellulare all'estero non dovrà avere nessun costo aggiuntivo, nel frattempo le compagnie avrebbero dovuto abbassare le tariffe, ma non si sono mai davvero adeguate alle indicazioni europee, beccandosi lo scorso 12 agosto un procedimento sanzionatorio contro Tim, H3G e Wind.

Come riporta la Stampa, uno dei casi che più ha indispettito gli italiani in vacanza è stato quello di Tim che ha lanciato una nuova tariffa base per l'estero, Roaming Europa Daily Basic, facendo pagare 3 euro in automatico al primo utilizzo del telefono alla prima telefonata o sms inviato o ricevuto. Wind ha spillato ai suoi clienti 2 euro per lo stesso servizio.

La fantasia delle compagnie telefoniche non si ferma ai rincari sui telefonini. Non si salvano neanche i telefoni fissi, come nel caso di Tim che dal primo agosto ha aumentato la tariffa Internet senza limiti da 36,60 euro a 39,90, quello con tariffa a 24,90 a 25,90. Sulla stessa scia anche Wind che si prepara ad aumentare di un euro le sue tariffe sulle linee fisse.

Una spinta creativa è arrivata anche da H3G che ha introdotto il pagamento di un euro aggiuntivo al mese del 4G, la rete più veloce oggi in Italia per telefonia mobile. Vodafone per non essere da meno farà pagare le richieste al 414 di credito residuo, cancellando il servizio gratuito 404 che informava del proprio saldo. Da parte sua Vodafone spiega che usando la propria app è possibile ricevere la stessa informazione ancor ain modo gratuito, ovviamente navigando con le loro tariffe.

L'autunno alle porte non promette niente di buono per la quasi totalità degli italiani con almeno un celllulare in tasca. L'allarme partito dalle associazioni dei consumatori parla chiaro: "Molto probabilmente, ai rincari appena partiti seguiranno altri aumenti ancora da parte di altre società. È già successo nel passato, per esempio con i servizi di richiamata. Erano gratuiti e dopo che uno degli operatori sul mercato ha fatto il primo passo e li ha aumentati, altri si sono subito mossi allo stesso modo".

Il dramma di Bonucci: il figlio sta male. Il gesto commovente di tutte le curve

Il dramma di Bonucci: il figlio sta male. Il gesto commovente di tutte le curve



Sono giorni difficilissimi per il difensore della Juventus Leonardo Bonucci, costretto ad allontanarsi per due giorni dal ritiro della Nazionale per poter stare più vicino alla sua famiglia dopo l'aggravarsi delle condizioni di salute di uno dei due figli. Il piccolo era stato operato lo scorso luglio all'ospedale Regina Margherita di Torino per l'insorgenza di una patologia acuta. Dopo l'intervento sono stati gli stessi genitori del bambino a rassicurare amici e tifosi che tutto fosse "perfettamente riuscito" e che ci fossero i "primi segnali positivi". Bonucci ha sempre chiesto ai media e ai fan di: "rispettare il silenzio e la privacy che ogni bambino con la propria famiglia merita". Ma non è passata inosservata la mancata convocazione del difensore da parte della Juve già la scorsa settimana, prima della partita contro la Lazio. La notizia ha subito fatto il giro delle tifoserie che hanno esposto uno striscione di solidarietà per la famiglia Bonucci nell'ultimo weekend di partite, anche quelle tifoserie storicamente più accese contro i bianconeri, come quella romanista e napoletana. Lo stesso ct azzurro Ventura ha fatto il suo in bocca al lupo al suo giocatore augurandosi: "Di rivederlo qui fra due giorni".

Le promesse di Renzi? Già a rischio: e gli sfollati vivranno da profughi

Le promesse di Renzi? A rischio: da terremotati a profughi



Nella concitazione del post-terremoto non è sfuggita una promessa del governo: entro un mese i 2.500 sfollati del fazzoletto di Appennini compreso tra Amatrice e Pescara del Tronto lasceranno le tendopoli d'emergenza allestite dopo il sisma. Matteo Renzi ha sempre professato "calma e gesso", e anche ieri l'ha voluto ribadire: "C'è una ricostruzione da coordinare nel modo più saggio e più rapido. Giusto fare in fretta, ma ancora più giusto fare bene e soprattutto con il coinvolgimento delle popolazioni interessate". 

In attesa dei minichalet - Tutto condivisibile, ma proprio per questo quella promessa di far presto (un mese) anche per evitare ai terremotati le insidie del freddo invernale sembra scontrarsi con la realtà. La concertazione tra governo ed enti locali ha portato all'accantonamento sia dell'ipotesi "new town" modello L'Aquila sia dei container tradizionali. Si procederà con la consegna di prefabbricati in legno, 700 mini-chalet più economici (costo totale 35 milioni) e più facili da allestire in attesa della ristrutturazione (forse meglio dire ricostruzione) dei borghi originali, ipotizzata con ottimismo in 5 anni e al via dalla primavera 2017. Qui sorge il problema. I tempi di consegna dei mini-chalet sono decisamente più lunghi: tre mesi, con 20 giorni per allestire interni e allacciamenti. 

Tre mesi da profughi - Cosa faranno dunque gli sfollati in quei 2-3 mesi tra l'abbandono delle tende e l'insediamento nei mini-chalet? Dovranno ripiegare su sistemazioni d'emergenza, hotel sulla costa di Lazio e Marche. "A gruppi, per non disperdere la comunità", spiega il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Nel frattempo sarà diventato operativo il piano di governo e protezione civile, che prevede un contributo di 600 euro mensili a famiglia per trovare una sistemazione autonoma, con 200 euro aggiuntivi per quei nuclei che hanno un over 65enne, un disabile o portatore di handicap con percentuale superiore al 67% (300 euro di contributo massimo, invece, per i nuclei composti da una sola persona). Il contributo viene concesso "dalla data di sgombero dell'immobile e sino al rientro nell'abitazione". Tra qualche mese, si spera, si parlerà concretamente del "Casa Italia", mirabolante (e per ora molto fumoso) piano da 2-3 miliardi l'anno che dovrebbe prevedere, svela il consulente di Renzi Renzo Piano, incentivi e sgravi fiscali per chi ristruttura casa. Un problema che riguarderà però chi la casa ce l'ha ancora.

Caivano (Na): L’associazione Diritti Sociali ripulisce il Parco Verde

Caivano: L’associazione "Diritti Sociali" ripulisce il Parco Verde


di Alfonso Mormile 
(Minformo.com)








C’è chi è abituato a lavorare nel silenzio e a risolvere concretamente i problemi, senza chiasso, senza l’aiuto dei media o di professionisti chiamati per darsi un tono o per spillare altri contributi per la propria associazione.

Parafrasando le parole del Vangelo potremmo scrivere, non sappia la tua destra quello che fa la tua sinistra.

In questo caso parliamo dell’associazione “Diritti Sociali” nata dalla volontà di alcuni cittadini del rione Parco Verde di Caivano.

Nel 2014 con un progetto intitolato “Decoriamo il Parco Verde” abbiamo ripulito il rione, con interventi su tutte le aree a verde e non solo, ci dice Antonio Annavale, a cui fa capo l’associazione.

Poi continua:

Nel 2015, sempre la stessa associazione ha ripetuto il progetto ripulendo, come non mai nei 29 anni di esistenza, il parco giochi all’interno dello stesso Rione, chiedemmo al Comune di Caivano, con richiesta protocollata, di dedicare il Parco Giochi allo scomparso Procuratore Federico Bisceglie, ma questa nostra richiesta non fu presa in considerazione, chiedemmo al Dott. Vito Coppola il perchè, ci rispose che il procuratore era da poco tempo scomparso e quindi non si poteva intitolare con una targa il Parco Giochi allo stesso, adesso un’altra associazione sta attirando interessi da piu parti, ci chiediamo perché!

Ci limitiamo a postare le immagini di ciò che è stato fatto ultimamente, lasciando al lettore
le conclusioni e la libertà di giudicare le dichiarazioni dell’Annavale.

lunedì 29 agosto 2016

"Per carità non venire ad Amatrice" Così la sismologa ha salvato la figlia

"Per carità non venire ad Amatrice". Così la sismologa alla figlia



Avrebbe voluto raggiungere sua madre a Saletta, frazione di Amatrice, proprio la sera del 23 agosto, poche ore prima che il terremoto devastasse i comuni di quella zona. Valentina Gatti, studentessa di 27 anni, voleva raggiungere sua madre Tiziana Lo Presti, tecnica dipendente dell'ufficio sismico della Protezione civile che da qualche giorno era nel piccolo centro laziale per stare vicino a sua madre 91enne, ricoverata nell'ospedale del paese e sopravvissuta al sisma. A fermare però la ragazza sono state proprio le preghiere di sua madre, morta sotto le macerie del sisma: "Martedì in quel letto matrimoniale che è diventata la sua tomba dovevo esserci anch'io - ha detto la ragazza all'Ansa - Mia madre mi ha salvato la vita, martedì ha insistito come non mai perché rimanessi a Roma".

Non c'è spazio in questi casi per deliri da complottisti, quella di Tiziana può essere stata la semplice richiesta di una madre che voleva evitare un viaggio inutile a sua figlia. La ragazza studia musica e fa la cantante, sua madre non le aveva ancora detto nulla del recente ricovero della nonna, così Valentina le ha proposto di raggiungerla: "Lei stranamente ha insistito perché non andassi. Mi ha detto che dovevo studiare, che la mia auto era troppo malandata per fare tutti quei chilometri, di stare tranquilla. Domenica sarebbe tornata e insieme saremmo andate due giorni al mare. Sono state le ultime parole che mi ha detto al telefono". Valentina però sente in cuor suo che quella preghiera di non partire sia nata da una sorta di sesto senso materno: "Un presentimento? - si è chiesta la studentessa - Forse, non lo so. Sono cose inspiegabili. Lei che studiava i terremoti ne è rimasta vittima. Mia madre era stata un anno a L'Aquila dopo il terremoto e tornava a Roma solo per i fine settimana. Aveva aiutato i terremotati a recuperare i loro oggetti nelle case pericolanti e aveva lavorato nelle tendopoli. Mi diceva che era un'esperienza dura stare vicino a chi aveva perso tutto, ma era molto felice di poterli aiutare. Un'esperienza che le aveva fatto capire quanto era fortunata ad avere me. La chiamavano tutti 'Sorriso', perché era sempre allegra anche se la vita non era stata sempre generosa con lei". Qualche anno fa sua madre aveva fatto fare dei controlli sulla vecchia casa della nonna a Saletta: "le avevano detto che non era il massimo della sicurezza".

Furia dei terremotati contro Renzi "Tieni giù le mani dai nostri morti"

I terremotati di Amatrice contro Renzi: "No ai funerali a Rieti"


Scoppia il caso-funerali delle vittime del terremoto. E per Renzi, che fino qui era miracolosamente riuscito a tenere basso il volume delle polemiche e delle proteste, la protesta rischia di essere una vera e propria bomba. I fatti: la prefettura aveva annunciato nelle scorse ore che le esequie di un centinaio di morti trovati sotto le macerie di Amatrice. Le loro salme erano già state trasportate a Rieti, in un hangar dell'aeroporto della cittadina laziale, per essere conservate in un ambiente refrigerato. Poi l'annuncio che, per questioni logistiche, il rito funebre si sarebbe svolto lì e non ad Amatrice.

Apriti cielo. In paese è scoppiata la protesta, con decine di cittadini che hanno preso d'assedio la sede locale della protezione civile. "I nostri morti noi li vogliamo qui. Vogliamo salutarli nel nostro paese, non in hangar". E ancora: "Già ce li hanno portati via, che non abbiamo nemmeno potuto stringerli e salutarli un'ultima volta. Ora pure i funerali lontano da casa". E poi: "«Noi siamo del posto, ci hanno preso in giro - accusano - Non ci servono i funerali, la pubblicità vogliamo i nostri morti vicino a noi". Cioè, anche: basta passerelle dei politici, siamo stufi.

Tempo qualche minuto e il premier, che aveva subodorato puzza di contestazione, ha annunciato con un twitter che "i funerali saranno celebrati ad Amatrice, come è giusto che sia". La data delle esequie è stata confermata per domani, martedì 30 agosto, alle ore 18 alla presenza, oltre che di Renzi, anche del capo dello Stato Sergio Mattarella.

Terremoto, il re degli sciacalli: non versate soldi su quel conto

Terremoto, il re degli sciacalli: così fregava i soldi 


#PrayforItaly #Sisma #Poliziapostale identifia
sciacallo del Web, indicava c/c per donazioni ma il conto era il suo

La Polizia postale ha identificato uno "sciacallo del web": indicava un conto corrente per donazioni a favore delle popolazioni colpite dal terremoto ma il conto era suo. A darne notizia è la stessa Polizia di Stato sul suo profilo twitter. 

Gli sciacalli in carne e ossa - Gli scorsi giorni non sono mancati i casi di sciacallaggio "in carne e ossa", con uomini che si spacciavano per agenti di polizia e carabinieri, esponenti della Protezione civile o semplici volontari, aggirandosi nei luoghi colpiti dal sisma per fare razzia di quello che è rimasto nelle case abbandonate. Due di loro sono stati arrestati nella martoriata Amatrice dagli agenti del contingente della Polizia di Roma Capitale. Sono stati condotti presso la base operativa, anche per allontanarli dalla folla che iniziava ad inveire e voleva linciarli. I sospettati, italiani di 30 anni circa, hanno dichiarato di aver viaggiato per 700 km e di essere lì per aiutare: agli accertamenti, condotti con l'ausilio di una stazione mobile dei Carabinieri, sono risultati pregiudicati con numerosi precedenti specifici tra cui furto e rapina. Nelle stesse ore un uomo si era spacciato per agente in perlustrazione, è stato allontanato da una donna che gli ha chiesto il tesserino.