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giovedì 12 maggio 2016

Caivano (Na): "Mi dai la fiducia? Mezza adesso il resto alla consegna"

Caivano (Na): "Mi dai la fiducia? Mezza adesso il resto alla consegna" 

di Biagio Guerra



Il Comune di Caivano dà il benservito alla legalità. Il primo cittadino Simone Monopoli chiede aiuto alle istituzioni nazionali e invece abbandona alla luce delle allargate competenze conferite dalla riforma della Magistratura onoraria, l'ultimo presidio di legalità sul territorio. Avvocati, Magistrati e operatori di giustizia sul piede di guerra nonostante in consiglio comunale siedono il più alto numero di avvocati nella storia del civico consesso. 

A cosa serve una amministrazione? A scrivere lettere? A nominare commissari per fare cose a cui sarebbe chiamata in prima persona? Come ad esempio nel caso del Bilancio. Ma ora che c'è il commissario al bilancio il dirigente al bilancio almeno viene cacciato? 

Per non parlare della situazione dei rifiuti oramai incancrenita che ancora non vede uno sbocco. Intanto si continuano a danneggiare i cittadini e l'erario, i primi che pagano troppo per un servizio che non esiste quello della NU, e il danno all'erario è palese o per dolo conveniente o per omissione dei normali obblighi di atto d'ufficio.. Ah ...saperlo a chi conviene?

Oramai è venuta meno la iniziale fiducia dei caivanesi, Monopoli commissariato da Del Gaudio?

"Sono i genitori più anziani del mondo" Un record da horror: ecco la loro età

A 72 anni è la neomamma più anziana del mondo: come ha fatto


72 anni lei, 79 lui. Sono i due nuovi neo-genitori più anziani del mondo. I coniugi indiani Mohinder Singh Gill e Daljinder Kaur, hanno appena dato alla luce con parto cesareo un bambino di nome Arman, il loro primogenito, che attualmente è in perfetta salute. La coppia, Sikh del Punjab, sono sposati da 46 anni ma non sono mai riusciti a concepire. Solo da ultrasettantenni, e grazie all'inseminazione di ovuli in vitro e un trattamento di fertilità, la coppia ha potuto realizzare il desiderio più grande: avere un figlio. In India i trattamenti per la fertilità non sono regolati dalla legge e sono molto più economici che in Occidente (poco più di mille euro).

“Tutti mi dicevano di adottare un bambino, ma non ho mai voluto. Ora ho un figlio tutto mio - ha detto la donna al Telegraph - Lo cresceremo e gli daremo un'educazione adeguata. Ho avuto fede che Dio mi avrebbe fatto il dono di un figlio mio, e Waheguru (il nome che i Sikh usano per chiamare Dio ndr.) ha risposto alle mie preghiere".

I due coniugi si sono sempre sentiti profondamente a disagio per il loro lungo matrimonio senza figli perché in una società come quella indiana, l'infertilità è una sorta di maledizione e non avere figli è una possibile causa di esclusione sociale. Daljinder con i suoi 72 anni avrebbe battuto il record della più anziana neomamma del mondo, battendo la 66enne Maria del Carmen Bousada Lara che ha dato alla luce due gemelli nel 2006 a Barcellona. Tuttavia, la neomamma indiana non ha un certificato di nascita, anche se lei sostiene di avere sette anni in meno del marito, che ne ha 79 (regolarmente certificati).

Truffa milionaria sugli affari online Ecco i 49 siti-trappola: tutti i rischi

Truffa milionaria on line: sgominata banda di romeni



2962 transazioni illecite, 49 siti truccati, 351 vittime gabbate e 1 milione di euro raccolto. Questi i numeri della truffa messa in atto da una organizzazione di romeni ben strutturata fra Italia e Romania. Una gang con capi riconosciuti che impartivano gli ordini e due coppie di luogotenenti dislocate tra Lombardia e Veneto per mettere in atto la mega truffa. E, fra gli altri, persino un ragazzo di 23 anni genio del pc, che la polizia di Bucarest ha fermato all’università, proprio mentre stava sostenendo un esame di informatica. L’indagine che ha fatto arrestare cinque persone (più due già in carcere tra Monza e Vercelli) è partita dalla denuncia presentata da una delle vittime per il mancato recapito di un iPad acquistato sul sito techmaniashop.it.  

Il metodo - Per raggirare gli utenti dei siti di acquisto on line, la banda aggiungeva parole come «store» o «elettronica» agli Url originali dei rivenditori on line di prodotti di alta tecnologia (2.962 le transazioni illecite accertate) e beneficiare delle recensioni positive che tanto contano tra gli internauti incalliti. Proprio quegli indirizzi, modificati, facevano cadere in errore l’utente di turno, che, convinto di finalizzare l’acquisto, inviava il denaro alle carte prepagate tipo Postepay dei malviventi (che di «bottiglie», così erano definite in gergo al telefono, se n’erano procurate in quantità creando documenti d’identità fasulli e codici fiscali richiesti all’Agenzia delle Entrate); ancor più sfortunati invece, coloro che finivano nella rete del phishing, visto che digitavano i loro dati sensibili su format facsimile di quelli degli istituti di credito per vedersi svuotare il conto corrente (senza possibilità di essere risarciti dalla banca).

Il ricilcaggio - E il passaggio dal denaro virtuale a quello sonante? Il gruppo criminale aveva pensato pure a questo, spiega la dirigente della Postale Lisa Di Berardino: partite a poker on line pilotate dove il vincitore era già designato e, aiutato dai complici, spostavano i soldi in un’unica direzione. Un ingegnoso sistema che poi si concludeva col prelievo dei contanti in quel di Ramnicu Valcea, alias la Hackerville d’Europa per via dell’abnorme numero di truffe on line consumate da quelle parti. In totale, i truffatori erano riusciti a impossessarsi illecitamente di un milione di euro, il valore dei beni oggetto di sequestro preventivo disposto dal giudice. La Di Berardino ha poi aggiunto, non senza una frecciata al primo denunciante che aveva accusato di lentezza le forze dell’ordine: “I tempi della giustizia sono quelli che sono, ma pian piano ci arriviamo sempre”.

TERREMOTO FORZA ITALIA Prestigiacomo e la fronda "Ecco tutti i nomi": la lista

Forza Italia, Stefania Prestigiacomo guida la fronda sulle unioni civili


"Questa legge è importante, non crediamo che le leggi siano strumenti di potere, indipendentemente dalla sua arroganza, presidente Renzi, in nome dei valori con alcuni deputati di Forza Italia voteremo a favore di questa legge che pure ha alcune criticità ma fa compiere al Paese un passo avanti, allineandolo non solo e non tanto all’Europa ma soprattutto al comune sentire degli italiani". Così Stefania Prestigiacomo, in aula alla Camera, ha annunciato il sì alla legge sulle unioni civili in dissenso dal gruppo di FI.

"Ci sono valori più importanti di lei e della sua ossessione di personalizzare ogni passaggio" ha detto Prestigiacomo parlando del premier. Prestigiacomo ha citato Mara Carfagna, Elena Centemero, Nunzia De Girolamo, Elio Vito, Renata Polverini, Giorgio Lainati tra coloro che voteranno sì: «Sì alle unioni civili, no al governo Renzi». Anche Laura Ravetto, subito dopo, ha annunciato il suo sì.

mercoledì 11 maggio 2016

L'intervista - Unioni civili, trappolone per i conviventi L'avvertimento della Bernardini De Pace

Unioni civili, l'avvocato Bernardini De Pace avverte i conviventi: per loro ci sarà un trappolone


intervista a cura di Brunella Bolloli



«È incostituzionale privare chiunque della libertà di scelta. E, da liberale, sono contro l' ingerenza dello Stato nella sfera affettiva e sentimentale delle persone». L' avvocato Annamaria Bernardini De Pace, celebre matrimonialista, titolare dell' omonimo studio legale specializzato in diritto della persona e della famiglia, bacchetta il disegno di legge Cirinnà che sta per passare alla Camera. «Ma davvero l' approvano così com' è? Non sanno davvero più cosa fare».

Quali sono gli aspetti controversi di questa legge?
«Intanto è scritta male. La materia riguarda tutti e quindi la legge dovrebbe essere di immediata comprensione, ma così non è. Il risultato è una norma che apre il campo a un' infinità di ricorsi e darà molto lavoro in più agli avvocati. Sembra scritta apposta per accontentare certe lobby...».

Veniamo agli aspetti tecnici. Alla regolamentazione delle unioni civili.

«Innanzittutto la legge è divisa in due parti: una che regola le unioni civili tra omosessuali e l' altra che disciplina le convivenze tra eterosessuali. Dico subito che per me le unioni civili sono un compromesso partorito dalla politica, in realtà il matrimonio civile non si dovrebbe negare a nessuno perché non consentirlo significa discriminare. Perché impedire ai gay le tutele e le protezioni dello Stato quali il diritto alla pensione, le detrazioni, le riserve successorie, solo a causa dell' orientamento sessuale?».

L' articolo 1 della proposta di legge Cirinnà, al primo comma, definisce le unioni civili.

«Sì. Le chiama "specifica formazione sociale", che non si capisce bene cosa voglia dire, anche questo è un modo per non scontentare nessuno e per evitare polemiche. Ma come chiamiamo due gay o due lesbiche che hanno contratto un' unione civile? Unionisti? Nel testo si ricorre a frequenti perifrasi perché certo non si può dire "coniugi", visto che non è un matrimonio. Però la parte del disegno di legge che genererà maggiori complicazioni è la seconda, quella che riguarda le convivenze».

Cosa intende la legge Cirinnà per convivenze?

«È scritto nel comma 36, dove non si fa riferimento al sesso, e si specifica che conviventi di fatto sono "due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un' unione civile».

Ma quale elemento stabilisce la convivenza di fatto? Non soltanto la circostanza di coabitare...

«Il comma 37 sancisce che per stabile convivenza si fa riferimento alla dichiarazione anagrafica (prevista dal Dpr 223 del 1989). In sintesi, basta presentare agli uffici comunali questo semplice documento e si hanno quasi in automatico gli stessi diritti e doveri dei coniugi perché si ufficializza il nuovo nucleo familiare. Infatti scattano le stesse prerogative».

Anche a livello economico? Di affitto della casa, di rapporti patrimoniali?

«Il disegno di legge comprende tutto questo e, in sintesi, accomuna le convivenze di fatto a un matrimonio. Quindi è come se i conviventi di fatto fossero sposati a loro insaputa. Però questo è incostituzionale: non si può obbligare una coppia che vuole solo convivere a sottoscrivere un contratto di convivenza con diritti e doveri che non ha chiesto. Lo Stato trasforma i sentimenti in doveri economici, e non è giusto».

Parliamo della casa. Cosa accade se uno dei due conviventi muore?

«Se muore il convivente proprietario della casa di comune residenza, il convivente di fatto superstite ha diritto a continuare ad abitare nella stessa dimora almeno per due anni o per il tempo in cui è durato il rapporto. Bisogna poi anche considerare se ci sono dei figli. Per questo insisto: ci sarà molta materia anche per gli avvocati perché prevedo ricorsi e congestionamento dei tribunali. Ma credo anche che faranno affari le agenzie immobiliari, visto che adesso magari in tanti rinunceranno alle convivenze fondamentalmente per timore di pagare dopo quattrini che si preferirebbe tenere per sé».

Se poi un uomo è già stato sposato e molla pure la nuova convivente, deve pagare gli alimenti sia all' ex coniuge che all' ex convivente?

«Come avviene nei matrimoni tradizionali. Qui, nell' ultima versione del ddl, comma 65, c' è scritto che "il giudice stabilisce il diritto del convivente di ricevere dall' altro gli alimenti nella misura determinata ai sensi dell' articolo 438 del codice civile"».

Qualcuno ventila il rischio di badanti diventate conviventi di fatto, e dunque eredi, in ragione del legame di assistenza, o storie passeggere trasformate in convivenze forzate. Sarà così?

«I problemi maggiori si avranno dal punto di vista economico ed io temo che la legge Cirinnà possa aprire la strada a una serie di soprusi se non proprio di truffe. Il rischio è concreto. Sa come si dice: fatta la legge, trovato l' inganno».

Caivano (Na): Esclusiva / Intervista Video ai rappresentanti di Liberi Cittadini

Caivano (Na): Esclusiva / Intervista Video ai rappresentanti di Liberi Cittadini, Francesco Emione e Domenico Acerra

a cura di Gaetano Daniele
Riprese a cura di Pasquale Tartaglione


Intervistiamo i rappresentanti della Lista Civica Liberi Cittadini. Ad intervenire è l'arch. Francesco Emione, il più votato a Caivano con oltre 800 preferenze, e il coordinatore della Lista, l'avv. Domenico Acerra. Emione: "Monopoli ha offeso le professionalità locali. I partiti sono stati svuotati e resi nulla. La nuova Giunta non ha il consenso popolare". Acerra: "Monopoli non è in grado di tutelare i cittadini caivanesi, lasci al più presto per il bene del Paese e dei caivanesi"


L'ultimo scandalo di Banca Etruria: a chi prestava decine di milioni di euro

L'ultimo scandalo di Banca Etruria: a chi prestava decine di milioni di euro



Banca Etruria concedeva prestiti a grandi gruppi amici coi conti disastrati e senza criteri ragionevoli. Una modalità che evidenzia una "incapacità generalizzata a gestire il credito", dice il commissario Giuseppe Santoni nella relazione finale sull'insolvenza. Riporta Repubblica che Santoni, in oltre 150 pagine, elenca le ragioni del fallimento dell'istituto di credito e non risparmia i vertici: "Nonostante le pressanti indicazioni di Bankitalia, restavano singolarmente inerti". Aggiunge "difetti nei controlli di primo e secondo livello sui conti transitori, e anomalie nelle verifiche anti-riciclaggio".

Il documento servirà al pool di magistrati di Arezzo a definire le ipotesi della bancarotta fraudolenta. A cominciare dalla gestione disastrosa dei grandi creditori. Quattro in particolare che, insieme, hanno accumulato un'esposizione superiore a cento milioni, soldi che Etruria non ha più avuto indietro. Il primo è il gruppo Sacci spa (50 milioni), storica azienda del cemento di proprietà della famiglia Federici ritenuta vicina a Gianni Letta. Il secondo è Privilege Yard spa che ha avuto una ventina di milioni per il progetto dello yacht più grande del mondo fallito prima di essere completato. Altri 20 milioni sono andati a Villa San Carlo Borromeo, una srl che possiede l' omonimo hotel cinque stelle di Senago fallita l' 11 giugno scorso. Infine, l'immobiliarista Pierino Isoldi, diversi guai con la giustizia alla spalle, che ha ottenuto una quindicina di milioni di euro nel 2010 per la Isoldi Holding spa, poco prima di finire in amministrazione controllata.