Terrorismo, vertice Hollande-Renzi: l'Italia manderà soldati in Libano, Mali e Sahel
Un "incontro di sostanza": Palazzo Chigi presenta così il faccia a faccia tra Matteo Renzi e il presidente francese François Hollande, in programma alle 8 di mattina all'Eliseo. Una visita lampo, incastrata nel tour diplomatico europeo di Hollande (ieri ha visto Angela Merkel, poi toccherà a Vladimir Putin), e incentrata tutta sul tema del terrorismo e della lotta all'Isis.
Gli 007 e le informazioni - Primo punto in agenda: la "condivisione maggiore" tra i rispettivi servizi di intelligence. Per ora, infatti, Renzi continua a frenare sulla questione dei bombardamenti in Siria, tenendo la linea (decisamente interlocutoria) degli Usa di Obama: "Serve fermezza ma anche la necessità di non cercare facili scorciatoie, con operazioni militari, in assenza di una strategia globale, sul medio e lungo periodo", continua a spiegare il premier.
Contingente italiano - La mossa di Berlino, che manderà 650 soldati in Mali, potrebbe però aprire nuove vie di collaborazione. Anche Roma, questo sarebbe al centro dell'incontro tra i due leader, potrebbe mandare un suo contingente in scenari meno caldi di quello del Califfato, ma altrettanto importanti. Secondo le prime indiscrezioni, Hollande chiederà a Renzi di inviare soldati italiani in Libano, Mali e Sahel, segnale di collaborazione militare pratica e soprattutto un modo per "liberare" i militari francesi per il fronte vero, interno ed esterno.