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giovedì 26 novembre 2015

L'ordine di Hollande a Renzi: ecco dove manderemo soldati

Terrorismo, vertice Hollande-Renzi: l'Italia manderà soldati in Libano, Mali e Sahel




Un "incontro di sostanza": Palazzo Chigi presenta così il faccia a faccia tra Matteo Renzi e il presidente francese François Hollande, in programma alle 8 di mattina all'Eliseo. Una visita lampo, incastrata nel tour diplomatico europeo di Hollande (ieri ha visto Angela Merkel, poi toccherà a Vladimir Putin), e incentrata tutta sul tema del terrorismo e della lotta all'Isis.

Gli 007 e le informazioni - Primo punto in agenda: la "condivisione maggiore" tra i rispettivi servizi di intelligence. Per ora, infatti, Renzi continua a frenare sulla questione dei bombardamenti in Siria, tenendo la linea (decisamente interlocutoria) degli Usa di Obama: "Serve fermezza ma anche la necessità di non cercare facili scorciatoie, con operazioni militari, in assenza di una strategia globale, sul medio e lungo periodo", continua a spiegare il premier.

Contingente italiano - La mossa di Berlino, che manderà 650 soldati in Mali, potrebbe però aprire nuove vie di collaborazione. Anche Roma, questo sarebbe al centro dell'incontro tra i due leader, potrebbe mandare un suo contingente in scenari meno caldi di quello del Califfato, ma altrettanto importanti. Secondo le prime indiscrezioni, Hollande chiederà a Renzi di inviare soldati italiani in Libano, Mali e Sahel, segnale di collaborazione militare pratica e soprattutto un modo per "liberare" i militari francesi per il fronte vero, interno ed esterno.

Il rambo iracheno è l'anti-Califfo: "Di lui non resterà che farina"

Abu Azrael, il rambo iracheno che combatte contro Isis




Lo chiamano il Rambo iracheno, l'anti Califfo. E' lui, Abu Azrael, l'uomo simbolo della resistenza sciita contro l'Isis. Il suo motto è "Non rimarrà che farina" dei terroristi. E a vederlo, armato di fucile, ascia e scimitarra, viene quasi da credergli. Il suo vero nome è Ayyub Faleh al Rubaie anche se per tutti è l'Angelo della morte.

Riporta il Tempo che ama farsi fotografare o riprendere dalle telecamere e racconta in giro di essere un ex docente universitario campione di taekwondo. Notizie pare infondate create apposta per cucirsi addosso il costume da super eroe. Abu Azrael è oggi a capo della milizia sciita dell'Imam Ali (Kata' ib al Imam Ali), un battaglione nato nel 2014 come braccio armato del Movimento islamico iracheno (Harakat al -Iraq al-Islamiyah) che risponde alla coalizione di Mobilitazione popolare, guidata da Jamal Jaafar Mohammed, conosciuto anche come Abu Mahdi al Mohandis, ex comandante dell'organizzazione Badr (l' ala militare del partito Supremo consiglio islamico iracheno) e molto vicino al generale iraniano Qassem Suleimani, capo delle forze speciali Quds. 

Il Rambo iracheno in certe zone del suo Paese è un idolo: il suo volto è stampato sulle t-shirt che indossano giovani e adulti e su di lui girano video musicali e cartoni animati. Nonostante sia un combattente lui si descrive come una persona pacifica: sposato, quattro figli, "accompagno spesso i miei figli a scuola", racconta a France Presse. In realtà Abu Azrael e i suoi uomini sono stati più volte accusati di commettere atrocità nei confronti della popolazione sunnita. Alcune foto lo ritraggono mentre abusa dei cadaveri dei nemici morti sul campo. 

Lo schiaffo del Papa ai terroristi Isis Come li ridicolizza: la frase (pazzesca)

Papa Francesco: "L'Isis? Ho più paura delle zanzare"




E' iniziato con l'atterraggio in tarda mattinata all'aeroporto di Nairobi il viaggio in Africa di Papa Francesco, che toccherà anche Uganda e Repubblica Centrafricana. Un viaggio preceduto da giorni di polemiche e timori per l'incolumità del Pontefice, che nonostante l'allarme terrorismo e le minacce dell'Isis nei confronti del Vaticano e dello stesso Santo Padre, ha voluto comunque partire senza particolari misure di sicurezza. Durante il volo per il Kenya la questione è stata sollevata anche dai giornalisti presenti a bordo. Ma alla domanda se tema un attacco nel corso del viaggio, Bergoglio ha risposto colo solito spirito combattivo e humor: "Sono più preoccupato per le zanzare".

L'incubo di Tomaso Trussardi fermato dai poliziotti a Milano: l'accusa è tremenda

L''incubo di Tomaso Trussardi fermato dai poliziotti a Milano: l'accusa è tremenda




Arriva l'ultima grande lezione di eleganza e saper stare al mondo da Tomaso Trussardi, noto alle cronache per essere il marito di Michelle Hunziker, e per chi non lo ricordasse anche imprenditore erede del noto marchio di moda (e proprio a dirla tutta già collaboratore di Libero per il settore motori). Tomaso è stato protagonista di una disavventura particolarmente spiacevole, difatti, ieri mattina in pieno centro a Milano, una zona ormai talmente sorvegliata dalla polizia da non lasciare in pace neanche la gente elegante e famosa: "Sono stato fermato da sei agenti della Polizia Locale di Milano (due volanti e due moto...) - racconta su Facebook - Capisco la tensione del momento, ma fermare una persona alle 7.30 della mattina in giacca e cravatta... lasciatemi dire, non del tutto sconosciuto... con la sua auto d'epoca mentre stava cercando di andare in motorizzazione ad immatricolarla (regolarmente provvisto di targa prova)... Lo trovo a dir poco eccessivo, in un momento in cui le attenzioni delle nostre amate forze dell'ordine dovrebbero essere rivolte a ben altre cose...". Sicuramente Angelino Alfano starà prendendo appunti dopo l'increscioso episodio e l'evidente incomprensione. Peccato che intanto Tomaso ha dovuto pagare caro questo momento buio delle nostre forze dell'ordine: "Alla fine di tutto mi hanno tolto 5 punti perché avevo il navigatore del telefonino cellulare acceso appoggiato sul sedile lato passeggero... dato che ovviamente l'auto (vista l'età) ne è sprovvista. Questo secondo loro mi avrebbe potuto distogliere dalla normale guida".

Juve agli ottavi: Mandzukic-gol, Manchester City ko ed è sorpasso 3

Champions League, Juventus agli ottavi: Mandzukic stende il Manchester City, è sorpasso




Un gol di Mandzukic al 18' regala alla Juventus la vittoria per 1-0 sul Manchester City nella quinta giornata di Champions League, la qualificazione agli ottavi con un turno di anticipo e soprattutto il sorpasso in classifica nel Gruppo D: ora i bianconeri sono a quota 11 punti e basterà un punto nella trasferta di Siviglia nell'ultima partita per garantirsi il primo posto che permetterebbe loro di non incontrare subito nella fase a eliminazione diretta big come Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco. A Torino decide la zampata in area del croato ex Atletico, ben servito da Alex Sandro dalla sinistra. Il City sbaglia qualche limpida occasione da gol, la Juve sbaglia tanto in fase di impostazione e regala qualche palla pericolosa agli inglesi ma il risultato è giusto, perché la squadra di Allegri, con Morata in panca e Dybala titolare, crea tanto e riesce a dare buon ritmo alla gara, anche grazie a un sontuoso Pogba a centrocampo.

Riesplode l'influenza aviaria "Un ceppo altamente patogeno"

In Francia dopo otto anni torna l'influenza aviaria




In Francia è stato individuato un caso di influenza aviaria (H5N1), il primo dal 2007, nel dipartimento sud-occidentale di Dordogna, vicino a Bordeaux. Il virus è stato rilevato su galline allevate in case private. Il focolaio di epidemia è a Biras, tra Perigueux e Brantome, ha precisato la prefettura di Dordogna. Il ceppo, identificato ieri sera dall’agenzia di sicurezza sanitaria, è stato descritto come «altamente patogeno per il pollame», ha sottolineato il ministero in una nota precisando che è stato già attivato un
piano di intervento sanitario urgente. Tra le misure immediate, «zone di protezione e di monitoraggio di 3 e 10 chilometri intorno al bestiame». Monitoraggio che sarà ampliato «non solo in agricoltura ma anche per quanto riguarda la fauna selvatica».

I ministri dell’Agricoltura, Stephane Le Foll, e della Salute, Marisol Touraine, hanno chiesto all’Anses «a titolo precauzionale, di valutare la pericolosità eventuale del ceppo per l’uomo». In Francia l’ultima epidemia risale al 2006 e coinvolse 64 aziende agricole, per lo più nel dipartimento del’Ain, nella regione del Rodano. Gli ultimi casi isolati in Francia sono stati individuati in Mosella nell’agosto del 2007. Il ministro dell’Agricoltura che ha convocato per giovedì una riunione del Comitato nazionale di orientamento della politica sanitaria animale, ha ricordato che «l’influenza aviaria non è trasmissibile all’uomo con il consumo di carne, uova, foie gras e da altri prodotti alimentari».

Perché guidare senza patente non sarà più reato: cosa cambia

Guidare senza patente non sarà più reato: le nuove sanzioni




Guidare senza patente non sarà più reato. Lo stabilisce lo schema di decreto legislativo trasmesso il 17 novembre scorso alla Camera per l'approvazione parlamentare. Come riferisce Quattroruote.it, la novità riguarda anche le patenti revocate o non rinnovate per mancanza dei requisiti fisici o psichici e rientra nella depenalizzazione dei reati attualmente punibili con la sola pena della multa o dell'ammenda, come previsto dalla legge 67/2014.

La nuova sanzione - Tra questi reati c'è la guida senza patente, prevista dall'articolo 116 del Codice della strada e sanzionata con ammenda da 2.257 a 9.032 euro (con arresto fino a un anno in caso di recidiva nel biennio). Quando entrerà in vigore il decreto legislativo, l'ammenda verrà sostituita da una sanzione amministrativa da 5.000 a 30.000 euro.