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sabato 26 settembre 2015

ESAMI MEDICI 7 VOLTE PIÙ CARI Vai dal dentista? Ti costa 1.200 euro

Sanità, medici in rivolta contro il decreto di Beatrice Lorenzin: "A rischio il diritto alla salute"




Il decreto sanità, tra limitazione degli esami inutili e tutela dei pazienti. Continua a far discutere il provvedimento firmato dal ministro Beatrice Lorenzin, che per 208 esami stabilisce delle regole di erogabilità molto più stringenti rispetto a quelle attuali, con sanzioni previste per i medici che li prescrivono inutilmente. Il risultato è che per sottoporsi a questa serie di esami, al di fuori dei nuovi parametri fissati per decreto, si dovrà pagare per intero la prestazione o rivolgersi al privato, così che molte persone potrebbero trovarsi nella condizione di dover rinunciare a curarsi.

Gli esami - Tra le prestazioni colpite dalla scure dei tagli, ci sono esami radiologici e medicina nucleari, fondamentali nella diagnostica e le cure dentistiche. Ma anche esami di controllo abbastanza comuni, come le prove allergiche e i livelli di colesterolo.

I medici - I medici di famiglia sono in rivolta e minacciano lo sciopero se il decreto non verrà rivisto. Gli oppositori sostengono che il provvedimento leghi loro le mani, esponendoli a sanzioni e mettendo così a rischio il diritto alla salute. I dottori fanno riferimento alla necessità, in determinate circostanze, di ricorrere a esami per escludere patologie e per ottenere la corretta diagnosi. Inoltre, secondo i medici, questa politica distrugge la cultura della prevenzione e a lungo andare questo porterà un aumento dei malati e un conseguente aggravio per la spesa sanitaria.

La replica - Il ministero si difende parlando di un ricorso eccessivo agli esami indicati; il provvedimento va nella direzione dell'efficienza, senza penalizzare i pazienti, perché le regole fissate per erogare gli esami sono, secondo il ministero, adeguate alle necessità.

Gossip di Dagospia: sapete con chi va a letto il principe Emanuele Filiberto?

La soffiata di Dagospia: Emanuele Filiberto flirta con Fiammetta Cicogna




Pare, scrive Dagospia, che la bella attrice francese Clotilde Courau sia molto triste e si scoli fiumi di champagne per le continue scappatelle del marito Emanuele Filiberto. L'ultima conquista del principe, così si vocifera, sarebbe l'incantevole Fiammetta Cicogna. Sembra che i due - che si sono incontrati alle sfilate della moda milanese - si siano già dati un appuntamento in Svizzera dove vive lui e dove vive anche il fidanzato milionario di lei Carl Hirschmann che, al momento, ha un problemino con la giustizia elvetica

Clamoroso alla sfilata: c'è Miriam Leone, poi arriva Charlotte Casiraghi. Le due si incrociano (e finisce male)

Charlotte Casiraghi alla sfilata di Gucci, scappa indignata dal vestito e da Miriam Leone





Charlotte Casiraghi è arrabbiatissima. Il soggiorno a Milano è stato terribile, e una "misteriosa ragazza" le ha rubato la scena durante le sfilate. È andata così, almeno stando al racconto di Dagospia. Prima Charlotte è stata parcheggiata all'hotel Four Seasons. Poi, ecco che Charlotte è stata costretta - povera lei! - a indossare un abito di Gucci che proprio non le piaceva. A strisce rosa, rosse e nere con cintura rossa e scarpe abbinate. Un abito particolare (nella foto), che alla principessina non piaceva, affatto. Ma se non lo avesse indossato, Gucci la avrebbe tenuta fuori dalla sfilata. Così Charlotte si è rassegnata, e via con l'abito. Ma solo dopo sarebbe arrivato il "colpo di grazia". Non solo nessuno l'ha elogiata per il look, ma tutti sono stati sedotti da un'altra, la "ragazza misteriosa" una ragazza bella e provocante. Come riporta Dagospia, pare che Charlotte abbia chiesto chi fosse "quella ragazza seducente" che attirava tutti gli sguardi. "Si chiama Miriam Leone - le ha detto un'amica -. Si dà da fare in tv. La conoscono tutti per le scene erotiche che ha girato (nella fiction 1992)". Alla Casiraghi è bastato questo e, senza farselo ripetere due volte, ha girato i tacchi e se n'è andata.

Arriva lo studio scientifico sull'Ikea: l'effetto che fa sulle coppie (e perché)

Ikea e l'analisi degli psicologi: perché è il cimitero delle coppie felici


di Giordano Tedoldi 



Una giornalista della rivista americana Atlantic, Corinne Purtill, ha svelato il mistero del perché una visita all’Ikea, per una coppia, può essere l’inferno. Ha sentito una mezza dozzina di psicologi che le hanno spiegato che, non appena si varcano le porte di un qualunque negozio del colosso svedese, le funzioni superiori cerebrali si disattivano e regrediamo a comportamenti primitivi del genere «combatti o fuggi». Colpa di un ambiente da sogno, immacolato, un Eden arredato in mobili di legno chiaro che riproduce rivalità non inferiori a quelle tra Adamo e Eva tentati dal serpente: «la casa idealizzata, linda, elegante e spaziosa che vi accoglie nello showroom diventa la mappa di un incubo relazionale». La zona cucina porta alla mente la volta che lei (o lui) ha cucinato un piatto immangiabile, la camera da letto risuscita il tedio sessuale, quella dei bambini discussioni educative e competizioni del tipo «so io che cosa gli piace». Scegliendo poi gli articoli dalla apparentemente infinita offerta, è facile notare il cattivo gusto dell’altro (ovviamente rapportato al buon gusto proprio) e ci si finisce per domandare: come ho potuto pensare di vivere con una persona che preferisce il tavolino da caffè Lack al Klingsbo? Ma l’analisi degli psicologi si concentra in particolare sul cruciale momento del montaggio. È lì che il preteso egualitarismo della coppia moderna entra in crisi. Difatti per montare un cassettone Hemnes, nonostante le istruzioni mostrino un pupazzetto asessuato e senza dubbio decerebrato che riesce in pochi istanti nell'impresa, ci vuole un certo impegno e lavoro di squadra. Come in ogni équipe che funzioni, ci vuole un capo e un assistente. Ma ecco che il capo spana la vite, oppure non trova la rondella, oppure non capisce le istruzioni, e allora ecco l’assistente che, percependo una certa insicurezza da parte del leader e scorgendo un varco per rovesciarne il potere, gli fa notare che la rondella ce l’ha nel cavo della mano, e quello assentendo pieno di vergogna si rimette all’opera, innervosito, commettendo il fatale errore che porterà la coppia a discutere dei suoceri, delle spese, infine dell’irredimibile destino di sofferenza su questo opaco atomo di male che è il pianeta terra. «Ikea - ha detto la comica americana Amy Poehler - è la parola svedese per litigio». Il consiglio degli psicologi è, quando si fa l'esperienza Ikea, dagli acquisti al montaggio all'uso, di non cadere nella trappola di dare la colpa di tutto ciò che non va all'altro. Prendersi la propria quota di responsabilità: se lui o lei ha scelto di mettersi in casa un mobile da caffè orrendo, in qualche modo un po’ è anche colpa propria. Lo studio però ha un limite tipicamente americano: attribuisce la causa delle tensioni al mancato lavoro di squadra, o a un ego troppo preponderante e perciò facilmente frustrato dall’incapacità a connettere due giunti. Sottovaluta il fattore ansiogeno tipico di questo mondo di mobili e arredi e tovagliette e candele profumate e polpettine e pentole e così via all'infinito, che, ambiguamente, sembrano tutti un identico oggetto. L’idea dell’uomo massa che va a fare la spesa nel negozio massa. La finta libertà di scegliere i prodotti, quando in realtà si è sotto la più rigida schiavitù di precisi budget di spesa. L’idea che la famiglia fosse la realizzazione di un sogno, si infrange contro quei nomi svedesi che suonano come il gergo di un pensiero unico.

"Boccassini spiava Silvio per fregarlo" Lo scandalo travolge i pm: cosa facevano

Ruby ter, Silvio Berlusconi spiato in modo illegale: il trucco dei pm per incastrarlo




Un trucchetto. Un raggiro della legge e delle garanzie costituzionali che tutelano i parlamentari. Così l'avvocato Federico Cecconi, legale di fiducia di Silvio Berlusconi nel processo Ruby ter che vede il Cavaliere indagato per corruzione in atti giudiziari, definisce l'attività di intercettazione attuata dalla procura di Milano nei confronti del leader di Forza Italia.

I fatti, riportati dal quotidiano "Il Giornale", dicono che la procura ha chiesto al gip di approvare la richiesta di utilizzare undici telefonate in cui si ascolta Berlusconi parlare con due delle Olgettine, Barbara Guerra e Iris Berardi. Sostiene, l'accusa, il carattere occasionale/casuale di quelle intercettazioni. E dunque la loro acquisibilità ai fini del processo. Di parere opposto la difesa di Berlusconi che sottolinea due aspetti di quella attività di indagine. Per prima cosa che i contatti tra le due ragazze e Berlusconi erano tutt'altro che occasionali e che dunque mettere sotto controllo i loro telefoni era un evidente stratagemma per ascoltare Silvio Berlusconi, all'epoca dei fatti ancora senatore e dunque tutelato dall'immunità. I tentativi accertati delle due Olgettine di parlare con il Cav sono infatti ben 400, di cui 361 riferibili a Barbara Guerra e 39 all'utenza in uso alla Berardi. In più, secondo la difesa, la procura di Milano avrebbe indagato di fatto su Berlusconi nascondendolo, nelle registrazioni delle intercettazioni, sotto lo pseudonimo di "Andrea Nascente", con le due Olgettine celate a loro volta sotto gli alias di "Battaglia" e "La Presti". Entro dieci giorni è attesa la decisione del giudice Stefania Donadeo.

Arrivano nuove minacce sulle pensioni Iconsigli per difendersi dalla Fornero

Pensioni, ecco tutte le novità previste per il 2016


di Antonio Castro


La Fornero in lacrime vista da Benny

Senza neppure considerare le varie ipotesi di "riforma della riforma" (Fornero) che il governo sta covando, il 2016 si annuncia già così denso di novità per gli aspiranti pensionati e anche per chi l' agognata pensione se la è già aggiudicata. Tra indicizzazioni, aumento dell' età pensionabile e adeguamento dei trattamenti al costo della vita c' è da farsi venire il mal di testa. E mentre il governo si lambicca per ideare una soluzione che tenga insieme l' integrità dei conti pubblici e le legittime aspirazioni di chi ha lavorato 35, anche 40 anni, ma non ha l' età anagrafica per andare a riposo, abbiamo chiesto a al Centro Studi Itinerari Previdenziali (fondato da Alberto Brambilla), una sintesi ragionata di tutte le novità che rimescoleranno le regole del pianeta previdenza.

Indicizzazione - L' indicizzazione della anzianità contributiva, introdotta e acuita proprio dalla riforma Fornero (che in pochi giorni ha aumentato di 6 anni e mezzo il requisito), è il vero muro per sbloccare il mondo del lavoro. Anche perché già oggi per andare in pensione bisogna avere 42 anni e 6 mesi di contributi e un minimo di 63 anni e 3 mesi di età anagrafica. Dal 1 gennaio prossimo, però il requisito per accedere al pensionamento aumenta ancora di 4 mesi. Per poi arrivare nel 2018 a oltre 44 anni. Tralasciando il dettaglio che in nessun altro Paese è previsto un meccanismo tanto perverso, ci sarebbe anche da considerare che la Riforma Fornero non ha tenuto minimamente conto dei cosiddetti "lavoratori precoci". Donne e uomini che hanno cominciato a lavorare a 15, 16, 17 anni e che hanno già accumulato oltre 40 anni di versamenti. È il caso dei nati a cavallo degli anni Cinquanta: la generazione rimasta imbrigliata dalla riforma solo perché anagraficamente non avevano i requisiti. Da tempo si sta ragionando sull' ipotesi di eliminare questa continua rincorsa dell' età pensionabile. Si potrebbe - ad esempio - portarla per tutti per tutti a 41,5 anni indipendentemente dalla età di pensionamento. Per il 2016 le pensioni saranno rivalutate solo parzialmente (vedi tabella in pagina). In sostanza più è bassa la pensione e maggiore sarà l' adeguamento riconosciuto. Un rispetto molto parziale della sentenza dell' estate scorsa, che potrebbe ovviamente comportare nuovi ricorsi alla Corte Costituzionale. E proprio la Consulta, così come la Cassazione, ha già affermato che misure di questo tipo «non possono essere che straordinarie».

Ricalcolo - Ma i governi non sembrano preoccuparsi mai degli eventuali rischi e ricorsi. Dal 2017 dovrebbe essere ripristinata l' indicizzazione al 100% del costo vita (3 volte il minimo); 90% per quelle tra 3 e 5 volte e 75% per quelle 5 volte il trattamento minimo. Ultimo aggiornamento anche per i coefficienti per il calcolo della pensione - agganciati alle aspettative di vita aumentata di 4 tra il 2014 e il 2015 - che ridurranno l' importo della pensione di circa il 2%. Ma almeno in questo caso il pensionato non ci perde, spiegano gli esperti di Brambilla, «perché se si doveva prendere 100 di pensione per l' intera vita residua, sempre si 100 prenderà».

Volkswagen, ecco l'elenco completo dei modelli di auto con il "trucco"

Volkswagen diffonde l'elenco dei modelli truccati




Volkswagen ha diffuso l'elenco dei modelli su cui ha montato il software per ingannare i test sulle emissioni. Ecco i modelli incriminati per ogni marchio del gruppo. Lo scandalo riguarda i motori diesel. Volkswagen: Golf, Beetle, Tiguan, Passat e Jetta. Audi: A1, A3, A4 e A6. Skoda: Fabia, Roomster, Octavia e Superb. Veicoli commerciali: Caravelle e Multivan, Caddy, Kombi, il pick up Amarok e il van Crafter. Anche Seat ha confermato che i propri modelli con tecnologia diesel sono coinvolti. Nel mirino ci sarebbe anche la Leon.