Adriano Celentano, la sua holding in rosso: colpa del cartone mai trasmesso su Sky
di Franco Bechis
@FancoBechis
Adriano Celentano è diventato davvero rosso. In anni passati non gli sarebbe nemmeno troppo dispiaciuto come bandiera politica, il fatto è che in rosso è finito il suo conto in banca. Non proprio il suo, quello della holding del piccolo impero musicale-cinematografico e immobiliare che detiene con la moglie Claudia Mori, all' anagrafe Moroni.
A finire in rosso è il suo Clan Celentano, la sigla più nota del gruppo, che accompagna Adriano fin dai suoi primi esordi musicali. Non una perdita clamorosa - 294.587 euro nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 - ma significativa perché anche negli anni di magra qualche piccolo utile era pure sempre arrivato.
Intendiamoci, Adriano e la consorte non sono lì con il cappello in mano a chiedere la carità. Qualche fondo è arrivato da altri settori: diritti musicali (ormai si stanno riducendo: con due società fattura meno di 800 mila euro di royalties), immobiliare e produzione di fiction, dove però la sola proprietaria è la moglie Claudia. I Celentano di immobiliari ne hanno due.
La prima è la General holding, con proprietà del valore di 5,5 milioni di euro a bilancio. Nel 2014 l' utile di esercizio ammontava a 70.179 euro, e incassava 408.575 euro di affitti. La seconda società si chiama Neve immobiliare, ha proprietà valorizzate in bilancio per 1,4 milioni di euro e ha incassato nel 2014 140 mila euro di affitti, facendo registrare un utile di 24.714 euro. Insieme con il mattone si recuperano circa il 40% delle perdite del Clan. Quanto alle fiction, Claudia è la sola proprietaria della società di produzione che si chiama Ciao Ragazzi.
Nel 2013 era stata quasi ferma: non arrivano commesse. Nel 2014 invece è entrata una fiction su San Francesco e gli affari sono tornati a girare. Il fatturato che era poco sopra lo zero è cresciuto fino a 4,3 milioni di euro, e dentro c' è pure un risarcimento danni per contratti precedenti di 18.678 euro. L' utile però non basta a rimarginare le ferite e riportare in nero il bilancio familiare: si ferma a 67 mila euro.
Finire in rosso deve avere fatto andare fuori dei gangheri Celentano. Vero che il suo Clan ha fieno in cascina da potere affrontare momenti difficili: 1,9 milioni di euro sul conto corrente e 654 mila euro in Svizzera: «Titoli smobilizzabili a breve termine detenuti presso la Banca popolare di Sondrio in Svizzera», recita la nota integrativa. I guai sono derivati in parte da un investimento sbagliato in una boutique grande firma del biologico, risolta con l' uscita dal capitale della Prodotti naturali spa. In parte con un progetto a lungo coltivato e abortito con gran rabbia di Celentano: un cartoon che vedeva lui protagonista.
Il titolo era già stato trovato: Adrian, i disegni già effettuati, le sceneggiature pronte e c' era pure chi doveva trasmettere la serie: Sky. I rapporti però fra Celentano e l' emittente di Rupert Murdoch sono andati avanti a fase alterne per anni, e poi non se ne è fatto più niente.
Adriano se l' è presa prima con l' emittente, e poi con le società di produzione del cartoon - da lui scelta- che avrebbero ritardato la consegna del materiale: la Cometa film e la sua firma di punta nei cartoon Enzo D' Alò (quello della Gabbianella e il gatto). Guerra legale senza esclusione di colpi, con pronunce a favore dei Celentano. Furiosi per il rosso, i coniugi si sono così trasformati in una sorta di Equitalia, cercando di sequestrare e fare pignorare beni ai malcapitati che avrebbero dovuto rifondere il Clan.
E il colpo è andato a segno finalmente il 24 gennaio scorso, quando il tribunale di Livorno ha concesso al molleggiato il pignoramento di una immobiliare di San Vincenzo (Immobilaria srl) controllata appunto dalla Coneta film. E il Clan Celentano è stato nominato custode giudiziario del bene fino a quando non verranno pagati i danni reclamati. Una piccola soddisfazione in grado di fare andare giù l' amarezza del primo rosso di bilancio di Adriano...