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martedì 1 settembre 2015

Classifica supermarket, tutte le catene: dalla più conveniente a quella più cara

La classifica dei supermercati: catena per catena dal più conveniente al più caro




Alcuni sono nomi conosciuti. Altri meno, o pochissimo conosciuti. A metterli insieme tutti è stata l'associazione di consumatori "Altroconsumo", che per un anno ha monitorato oltre un milione di prezzi per 105 categorie di prodotti in 885 punti vendita di 68 città, disegnando così la mappa della convenienza dei supermercati italiani.

L'indagine, riportata oggi dal quotidiano "La Repubblica", evidenzia anche come i risparmi maggiori si abbiano al Centro Italia mentre il Sud sia maglia nera. Ma, al di là delle differenze regionali, l'aspetto più interessante della ricerca è quello che riguarda la convenienza delle diverse catene di supermercati. Altroconsumo ha fissato a 100 la soglia della massima convenienza, che ha riscontrato nei supermercati Emisfero (non proprio tra i più conosciuti e diffusi d'Italia). A quota 101 ci sono i Famila Superstore e a 102 un marchio conosciuto e diffuso quale è Esselunga. A 104 troviamo Bennet e Auchan; a 105 Ipercoop; a 106 Iper, Panorama, Coop, Conad Ipermercato e A&O; a 107Il Gigante e Pam; a 108Dok, Carrefour, Crai, Simply e Sigma; a 109 Eurospar; a 110 Conad, Pim, Sidis, Isa; a 112 Sisa e Carrefour Market; a 113 (cioè il più caro) Tigre.

Truffa, l'allarme della Polizia di Stato: non aprite quella e-mail del Fisco

L'allarme della Polizia di Stato: non aprite email con oggetto "Verifica tributaria"




Uno dei bersagli preferiti dei truffatori digitali sono gli account di posta elettronica, dove ogni giorno possono arrivare email molto pericolose, ben camuffate tra i messaggi davvero utili per gli utenti. L'ultimo caso è stato denunciato dalla Polizia di Stato e riguarda un'ondata di email che riportano come oggetto "Verifica tributaria". In un periodo di particolare allerta per i contribuenti italiani, che siano privati o aziende, le caselle email si sono riempite di messaggi apparentemente inviati dall'Agenzia delle Entrate. L'indirizzo da cui provengono le email che provano a fare phishing, cioè a pescare con un messaggio esca informazioni importanti, appare come inviato dall'indirizzo di Posta elettronica certificata agenzia.entrate@pec.it.

Come funziona - Aprendola, risulta presente un allegato che in realtà nasconde un malware. Il file ha l'apparenza di un innocuo file Word o altre volte Excel, ma in realtà se aperto può insinuarsi nel sistema operativo del computer e, quando questo è connesso a internet, può rubare i dati sensibili contenuti nell'hard disk o digitati nei siti di home banking. Il risultato è che il truffatore entra in possesso delle informazioni utili per accedere, ad esempio, al conto corrente online e alla propria carta di credito.

Come difendersi - Il consiglio della Polizia di Stato è di elinare subito l'email sospetta, non aprendo per nessun motivo gli allegati.

LA MANINA AL SENATO Il nemico è dentro il governo Sorpresa: non è nel Pd...

Riforma del Senato, il giallo sul testo modificato: "C'è l'ha imposto il Servizio Studi"




Il voto sull'articolo 2 della riforma del Senato non è ancora sicuro: il presidente Pietro Grasso ha infatti comunicato di non aver ancora deciso se accettare sulla emendabilità del punto-cardine della riforma, quello che prevede l'ineleggibilità dei senatori, come invece filtrava ieri da alcune fonti. Matteo Renzi respira, per ora, sperando che l'articolo resti blindato in modo da evitare imboscate e spaccature dentro al Pd. Tuttavia, resta l'inquietante sensazione di essere accerchiato in Parlamento e, soprattutto, di non potersi fidare di tutti dentro governo e ministeri. Sì, perché il pasticcio sul testo di quell'articolo 2 resta ed è gravissimo: chi ha modificato il passaggio rischiando ora di doverlo fare rivotare a Palazzo Madama? 

La manina dei tecnici - Il testo originale, approvato in prima lettura al Senato, recitava così: "La durata del mandato dei senatori coincide con quella degli organi delle istituzioni territoriali nei quali sono stati eletti". In quello approvato alla Camera, invece, il "nei quali" diventa "dai quali". Svista, leggerezza o, come spesso accusa Renzi quando ha a che fare con la burocrazia dei ministeri, c'è una "manina" che sta provando a sabotare la riforma? Secondo Luciano Pizzetti, sottosegretario alle Riforme, la strada giusta è quest'ultima: "È una modifica fatta intenzionalmente - spiega al Corriere della Sera -. È stato usato come un cavallo di Troia per cambiare le riforme". Un dettaglio in più lo ha fornito il dem Emanuele Fiano, relatore: "Fu una richiesta dell Servizio Studi. Una correzione che risolveva un margine di ambiguità. Non potevamo dire di no". Cavilli tecnici che, secondo molti dentro il Pd, nascondono un problema politico: l'opposizione a Renzi si sta facendo strada in tutti i settori dello Stato.

lunedì 31 agosto 2015

Il premio Nobel va alla messa del Papa Giallo in Vaticano: è scomparso da ieri

Vaticano, scomparso premio Nobel va alla messa di Papa Francesco e scompare




Giallo in Vaticano: lo scienziato dello Zimbabwe Christopher Magazda, 75 anni, premiato insieme al suo team con il Nobel nel 2007, è scomparso domenica mattina dopo essersi recato a San Pietro alla messa di Papa Francesco. Lo ha reso noto la redazione di Chi l'ha visto?, trasmissione di Raitre a cui i parenti dello scienziato si sono rivolti. Uscito di casa alle 9 del mattino, il professor Magazda (alto 165 centimetri per 85 kg di peso) indossava una camicia beige a maniche corte, pantaloni blu, sandali e occhiali da vista. Sarebbe dovuto rientrare in Zimbabwe nel pomeriggio di domenica.

SALVINI-CAV, CAMBIA TUTTO "Disposto anche a farmi da parte"

Lega Nord, Matteo Salvini: "Ticket con Berlusconi? Disposto a farmi da parte, ma Forza Italia si decida"




"Un ticket tra me e Berlusconi? Io sento di avere l’appoggio di tanti italiani, ma sono disposto a farmi da parte e non fare tutto da solo. Ma bisogna vedere cosa vuole fare Forza italia perché c'è un pezzo di partito che  vorrebbe sostenere Renzi e un altro pezzo che dice non si tocca questa Europa e questo euro, quindi che si decidano". Così, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, intervistato da Alessandro Milan a 24Mattino, su Radio 24. "Dicono - ha aggiunto Salvini - che Berlusconi preferisca Zaia o Maroni a Salvini? Ben venga che in Lega ci siano tante persone che possano fare meglio di Renzi, ma in questo momento a me interessa che l'Italia riparta".

"Forza Italia ha una sola voce, una sola linea politica ed è quella del presidente Berlusconi. Nessuno in Forza Italia vuole sostenere Renzi, chi vuole farlo è infatti uscito dal partito, così come nessuno in Forza Italia ha mai detto che questa Europa va bene così e quindi non si tocca". Lo afferma la responsabile comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini, commentando l'intervista del segretario della Lega Nord. "Abbiamo ora il dovere, assieme alle altre forze che si riconoscono nel centrodestra, di presentare un programma di governo chiaro e condiviso per poter tornare alla guida del Paese", conclude l'esponente azzurra.

L'Inghilterra chiude i confini agli europei: "Qui entrerà solo chi ha già un lavoro"

Inghilterra, la ministra dell'Interno Theresa May: "Non fare entrare gli immigrati senza lavoro, anche comunitari"




L'Inghilterra "abolisce" Schengen e la libera circolazione in Europa. L'idea, espressa dal ministro dell'Interno britannico Theresa May, è quella di una stretta sul "sistema senza confini" dell'Europa, vietando agli immigrati anche comunitari di entrare in Gran Bretagna senza un regolare contratto di lavoro: "Ridurre l'immigrazione Ue non significa minare il principio della libertà di movimento - ha spiegato sul Sunday Times -. All'inizio, quando è stata concepita, la libertà di movimento significava libertà di spostarsi per un lavoro, non libertà di attraversare i confini per cercare un lavoro o reclamare benefit".

Alfano: "Così si alimenta la paura" - "Un grave errore, che alimenta paure", ha replicato al Corriere della Sera il ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Finora - ricorda Alfano - c'è stata l'illusione di pensare che l'Europa non fosse un'area economica unica con reazioni elettorali uniche, ma fatta di tanti pezzettini, ognuno reattivo in modo diverso. Le proteste in Germania, i sondaggi inglesi con la preoccupazione per l'immigrazione e la crescita di movimenti razzisti xenofobi in Francia con Marine Le Pen e in Italia con Matteo Salvini hanno dimostrato che non è così". Il vertice straordinario europeo sull'immigrazione? "Finalmente in Europa mi sembra prevalgano razionalità e concretezza - sottolinea il ministro -. Purtroppo ci sono voluti centinaia di morti non solo nel Mediterraneo, ma anche sulla rotta balcanica e dentro i Tir". Quanto all'emergenza italiana, per Alfano si affronta "con un sistema strutturato che preveda l'ospitalità diffusa e l'ausilio degli enti locali per evitare le reazioni violente come quelle degli ultimi mesi. Le procedure per i richiedenti asilo sono più rapide e il ministro della Giustizia Andrea Orlando sta lavorando per snellire le procedure sul giudizio di appello quando viene negato l'asilo. In questo modo possiamo rimpatriare velocemente chi non ha diritto a rimanere".

LE NUOVE PENSIONI Maxi-tagli agli assegni, prestiti a chi lascia prima

Pensioni, idea riforma: tagli fino al 30% per chi lascia prima, ipotesi "prestito"




Pensioni tagliate fino al 30% per chi lascia il lavoro prima del previsto. Riforma previdenziale sì, dunque, ma al risparmio. Il governo sembra orientato a una soluzione con meno costi possibili per le casse dello Stato, anche se le posizioni in Parlamento non sono omogenee e tra Pd e sindacati non mancano le alternative. Difficile, però, che Renzi, Padoan, Poletti e il presidente Inps Tito Boeri riescano a salvare capra e cavoli. 

Tagli fino al 30% - La flessibilità delle pensioni è comunque un'esigenza (lo ha detto anche l'ex ministro Elsa Fornero, che ora vorrebbe riformare la sua riforma), anche per favorire il turnover nelle aziende e cercare il rilancio dell'occupazione giovanile, che ha raggiunto il suo record negativo: è senza lavoro il 44,2% mentre il tasso di occupazione è addirittura al 14,5%, alla faccia del Jobs Act. Come detto, però, il problema restano i conti. Il governo e l'Inps giudicano troppo costosa per lo Stato la proposta dei dem Damiano e Baretta, con il 2% in meno per ogni anno di anticipo sulla pensione, che al momento vede come requisiti di vecchiaia 66 anni e 3 mesi per gli uomini e 63 anni e 9 mesi per le donne. Seconda possibilità: calcolare la pensione con il metodo contributivo, con tagli agli assegni che arriverebbero fino al 3,5 per cento. Si tratta però di una media, perché come ricordava anche il Messaggero le punte di decurtazioni arrivano addirittura al 20-30 per cento. 

L'idea del prestito - Un sistema così penalizzante difficilmente però farà ottenere allo Stato un risparmio significativo, rendendo di fatto vana la riforma. Per questo resta sempre valida l'ipotesi dell'ex ministro Giovannini, quella di un "prestito pensionistico": chi va in pensione anticipata percepirebbe un assegno senza tagli o quasi fino a quando avrà raggiunto i requisiti di vecchiaia, per poi dover rimborsare questa sorta di aggiunta nei mesi successivi.