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venerdì 13 febbraio 2015

Renzi, Mattarella e la sindacalista: il piano segreto per la patrimoniale

Cisl, Annamaria Furlan propone una patrimoniale per i redditi superiori ai 500mila euro





Puzza di patrimoniale. L'ultima spinta verso l'odiosa tassa è arrivata da un sindacato che, ad oggi, per l'odiosa tassa non si era mai esposto: la Cisl. Effettuando un'inversione a "u" rispetto alla precedente gestione targata Raffaele Bonanni, la segretaria Annamaria Furlan ha infatti presentato la proposta di una legge di iniziativa popolare in materia fiscale. Secondo le indiscrezioni la signora avrebbe tratto ispirazione dalle parole pronunciate da Sergio Mattarella nel corso del suo discorso di insediamento: la legge, infatti, prevede un bonus da mille euro per i redditi sotto i 40mila euro, un nuovo assegno familiare che si alzi al crescere dei carichi familiari e si riduca al crescere del reddito e l'introduzione della local tax e una seria lotta all'evasione fiscale. Ma non è tutto. Già, perché il progetto prevede anche una patrimoniale sui redditi superiori ai 500mila euro, esentando dal computo della ricchezza prima casa e titoli di Stato. Il costo del piano è stimato in 39 miliardi di euro, da coprire con gli attuali 80 euro, l'imposta patrimoniale, la lotta all'evasione, la revisione delle agevolazioni fiscali e nuove misure di contrasto di interesse. Ma il punto è che il "partito della patrimoniale", ora, s'arricchisce della Cisl e della Furlan, la quale dal momento della sua ascesa al vertice del sindacato si è mostrata piuttosto vicina a Matteo Renzi, soprattutto sulla battaglia per rivedere l'articolo 18. Il timore, per gli italiani, è che i due possano trovare una certa sintonia anche sulla più odiosa e invisa delle tasse, la patrimoniale.

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