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sabato 13 giugno 2015

Incubo Grecia sul futuro Ue: crac "inevitabile", via al piano B

Unione europea, discusso per la prima volta il default della Grecia. Gli aiuti non arriveranno in tempo




Le voci su un possibile fallimento della Grecia si fanno sempre più probabili ogni giorni che passa. Nonostante la sussurrata apertura di Angela Merkel, i dubbi delle istituzioni europee e del Fondo monetario internazionale sulle riforme proposte da Tsipras sono tanti. E la risposta è sempre la stessa: “Dovete fare di più”. Così, per la prima volta in assoluto da quando è cominciata la crisi, gli Alti funzionari dell’Ue hanno discusso ufficialmente di un possibile default della Grecia, e lo scenario sarà preso in considerazione dalla riunione dell’Eurogruppo della prossima settimana.

Gli scenari - Secondo i funzionari l’ipotesi di un accordo entro la prossima settimana, che permetterebbe di chiudere la partita entro la fine di giugno, appare quella meno probabile. Così sono stati discussi altri due scenari: il primo è quello che prevede un’estensione dell’attuale programma di salvataggio di Atene, ma anche quest’ultima ipotesi, che è stata discussa per la prima volta in via formale, non è ritenuta molto fattibile. Così la maggior parte dei funzionari non ha potuto far altro che constatare l’ormai probabile default greco, perché il tempo per arrivare a un via libera della tranche da 7,2 miliardi di euro di aiuti ad Atene starebbe scadendo. “Sarebbe necessario fare progressi in pochi giorni che non sono stati possibili in settimane. La reazione di Fmi, Bce e di alcuni Stati membri è stata estremamente scettica”, ha detto una delle fonti. “Per la prima volta è stato discusso un piano B per la Grecia”, ha precisato un secondo funzionario Ue.

Europei 2016, Croazia-Italia 1-1: prima Mandzukic poi Candreva, Buffon para un rigore

Europei 2016, Croazia-Italia 1-1: prima Mandzukic poi Candreva, Buffon para un rigore




Una buona Italia pareggia 1-1 in Croazia nella sesta giornata del Gruppo H delle qualificazioni all'Europeo 2016. Gli azzurri di Antonio Conte restano così a 12 punti, 2 in meno rispetto ai croati primi, mentre la Norvegia ha pareggiato 0-0 con l'Azerbaigian, sprecando l'occasione di agganciare il secondo posto e rimanendo a 10 punti. A Spalato, in uno stadio vuoto per la squalifica dei tifosi di casa dopo i cori razzisti nella gara con la Norvegia (ma in campo è comparsa una svastica nazista che gli addetti croati hanno cercato di cancellare), la partenza per l'Italia è da incubo: pronti via e Astori atterra ingenuamente Srna in area, è rigore che Mandzukic calcia però centralmente e Buffon respinge. Dall'altra parte segna El Shaarawy, gli azzurri esultano ma l'arbitro annulla per dubbio fuorigioco. Mentre l'Italia protesta, i croati partono in contropiede, Rakitic dalla destra serve in mezzo Mandzukic che fa 1-0. Incredibile: doccia gelata, con Conte furioso. Ma l'Italia reagisce: sempre El Shaarawy si mangia un gol fatto calciando debole e centrale da centro area su bel cross di Pellè. Al 36' Mandzukic colpisce di mano nella propria area ed è ancora rigore. Dal dischetto va Candreva, tocco sotto morbidissimo e pareggio. Nella ripresa meglio gli azzurri, Parolo sfiora il gol, Srna si fa espellere per doppia ammonizione e finisce con un punto a testa, il terzo pareggio su sei gare nel girone per l'Italia di Conte. Che ora però dovrà ricominciare a correre. 

Tablet, cellulare, pc e pure iPad: da oggi il capo vi potrà spiare così

Jobs Act, un decreto permette alle aziende di "spiare" pc, tablet e smartphone dei dipendenti




I datori di lavoro potranno controllare quanto è produttivo un dipendente controllando direttamente i suoi portatili, tablet, iPad e smartphone. Lo afferma il decreto legislativo sulle semplificazioni varato giovedì dal governo Renzi traducendo quanto già previsto dal Jobs Act. Più che la riforma del lavoro, assomiglia al Grande Fratello. Come spiega Repubblica, secondo il nuovo testo, le aziende potranno accedere ai dispositivi "di lavoro" consegnati ai dipendenti senza passare per accordi sindacali o Ispettorato, quindi avranno via libera per controllare agenda, mail, documenti, tabelle, presentazioni in Power Point, chat interne. L'unico limite vero è rappresentato dalla norma sulla privacy, che impedirà un controllo "ossessivo". Il rischio è che la nuova norma contrasti con il principio stabilito dall'articolo 4 dello Statuto dei lavoratori, che vieta "l' utilizzo di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature che abbiano quale finalità determinante ed esclusiva il controllo a distanza dell'attività lavorativa". In questo caso non si parlerebbe di microspie o telecamere interne, certo, ma il principio sarebbe lo stesso perché si mette in pericolo "la riservatezza del lavoratore". Dal Ministero del Lavoro però si dicono tranquilli, visto che le nuove disposizioni semplicemente aggiornano quanto stabilito dallo Statuto negli anni 70, facendo riferimento ai nuovi strumenti tecnologici utilizzati in ufficio, come appunto cellulari e pc portatili aziendali. Su questi "l'azienda ha tutto il diritto di esercitare il controllo, anche da remoto", spiega una fonte del Ministero del Lavoro consultata da Repubblica. Se dai controlli sui dispositivi risulterà che il dipendente non osserva gli obblighi di fedeltà, sarà possibile l'azione disciplinare. 

venerdì 12 giugno 2015

Caivano (Na): Rush finale Sirico-Monopoli, chi vincerà il ballottaggio?

Caivano (Na): Rush finale Sirico-Monopoli, chi vincerà il ballottaggio? 


di Gaetano Daniele 



Architetto SIRICO Luigi
Candidato Sindaco Centro Sinistra 


Dott. Simone Monopoli
candidato Sindaco Centro Destra

Rush finale Sirico-Monopoli. Chi vincerà il ballottaggio di domenica 14 giugno? Chi può dirlo, una cosa è certa, se ne sono viste di tutti i colori, sono usciti fuori i caratteri di entrambi i candidati sindaco. Da un lato Sirico, serio, determinato, con la schiena dritta. Ha dato sempre la sua disponibilità al confronto, con tutti, sempre pronto al dialogo, alla collaborazione per il bene comune, dalla parte del Paese, dalla parte dei cittadini, con un programma elettorale ben preciso, discutibile come gli altri, ma chiaro, senza demagogia, senza false speranze, come il reddito di cittadinanza. Ha sempre mantenuto una certa compostezza, nel linguaggio, nei modi, sempre affabile, potrà anche perdere la competizione elettorale, ma a perdere non sarà Sirico, ma Caivano. Lo riportiamo a chiare lettere pur non essendo di parte, senza remora, dovrebbero vergognarsi chi fino a ieri ha etichettato Monopoli con espressioni forti, e neanche una settimana dopo si è andato depilandosi il naso dai tanti peli per riodorare il profumo della vittoria. Dall'altra parte invece, troviamo Monopoli, colui che ha sempre rifiutato i confronti democratici, pubblici, colui che sui social network ne ha scritte varie belle, dalla pubblicazione di messaggini privati, come l'amichetto dispettoso, spregioso, alle espressioni (SARETE DISTRUTTI PRESTO!) riferito ovviamente all'elettorato di centro sinistra. Qualche intellettuale cercava pure di giustificare la manifestazione, come a dire, ma non era rivolto ai caivanesi, solo all'elettorato, come se dietro l'elettorato di centro sinistra ci fossero asini e non esseri umani, o peggio  Boxer pronti ad essere stesi con un gancio destro di Monopoli. Diceva Andreotti, il potere logora chi non ce l'ha. Insomma, in un clima tesissimo, al di là di chi ha ragione e di chi ha torto, domenica 14 Giugno, Caivano avrà un nuovo Sindaco e una nuova amministrazione. In bocca al lupo e buon lavoro da parte de il Notiziario sul web. 

Forza Italia si dimentica di lei: la "big" vuole lasciare (la politica)

Michaela Biancofiore medita di lasciare la politica




Restano le tensioni in casa Forza Italia,  tra scissioni consumate, quella dei ’Conservatorì di Raffaele Fitto,  e annunciate, quella dei ’verdinianì. Il malcontento verso l’attuale  gestione del partito e la prospettiva politica avrebbe coinvolto anche big azzurri. Persino una berlusconiana della prima ora coma Michaela  Biancofiore, apprende l’Adnkronos, sarebbe tentata dall’addio, delusa  e stanca che altri decidano al posto del leader Silvio Berlusconi e si sostituiscano alla sua volontà.

Leale al Cav dalla discesa in campo del ’94, al punto da essere  l’unico sottosegretario ad aver rassegnato le dimissioni (nel 2013  quando faceva parte del governo Letta) per rispetto e stima nei  confronti del presidente azzurro, Biancofiore, secondo gli ultimi  rumors del Transatlantico, starebbe pensando di lasciare. Non avrebbe  nessuna intenzione, di certo, di passare con i verdiniani o i  fittiani, ma di aderire al gruppo Misto, proprio per dimostrare  ancora una volta la sua lealtà verso Berlusconi. L’ultima goccia che avrebbe traboccare il vaso, raccontano, ieri,  quando pur essendo uno dei membri, non sarebbe stata convocata per partecipare al Comitato di presidenza di Forza Italia, riunitosi a  palazzo Grazioli per approvare il bilancio 2014 del partito. Da tempo  Biancofiore aveva manifestato la sua insofferenza per le scelte  adottate dalla dirigenza, evidenziando il malcontento diffuso sul  territorio e la conseguente involuzione elettorale culminate con le  ultime regionali.

Dramma di Samantha, "cavia umana": non cammina, non guida e vive isolata

Il dramma di Samantha "cavia umana": non cammina, non guida e vive in isolamento




AstroSamantha è tornata, ma dopo sette mesi nello spazio, non sarà facile ricominciare. Riporta il Messaggero che la nostra astronauta per molte settimane non potrà guidare, per esempio, né potrà fare le lunghe passeggiate che tanto ama. La Cristoforetti infatti per un po' di tempo avrà problemi di equilibrio e la debolezza muscolare di cui tutti gli astronauti soffrono al rientro potrebbero influire sulle più banali attività. Persino la sua voce potrà essere più stridula. Il sistema immunitario, inoltre sarà indebolito e per questa ragione, dovrà per un certo periodo di tempo limitare i contatti con altre persone. 

Non solo. Oltre alla riabilitazione - "quando rientri da un lungo periodo nello spazio, in assenza di gravità, c'è bisogno poi di un adattamento all'ambiente terrestre" spiega Filippo Ongaro, medico degli astronauti nella Missione Marco Polo - AstroSamantha diventerà una sorta di "cavia umana": gli esperti studieranno gli effetti che la permanenza nello spazio hanno avuto sull'organismo femminile: dalla riduzione della densità ossea all'equilibrio ormonale, "aspetti sui quali oggi non ci sono dati".

In orbita la Cristoforetti è già stata sottoposta a diversi esperimenti: ha indossato sensori che misuravano il flusso sanguigno; ha fatto esercizi muscolari e di respirazione; ha indossato una maglietta sensorizzata mentre dormiva. Ora, continua Ongaro, "il suo apparato locomotorio dovrà riprendersi e per questo farà una riabilitazione fisica lunga. I muscoli, infatti, tra le stelle si indeboliscono subito perché raramente utilizzati. Un viaggio spaziale arriva quasi a dimezzare la potenza fisica". Insomma, anziché 38 anni, è come se Samatha ne avesse cinquanta. "Il ritmo del logoramento psico-fisico di chi sta in orbita potrebbe servire come modello per lo studio dell'invecchiamento e per la messa a punto di metodiche preventive e antiaging". 

Attenti a prendere le foto da Facebook: da oggi potrebbe costarvi una fortuna

Facebook, attenti a prendere le foto da altri utenti: da oggi potrebbe costarvi una fortuna




La pubblicazione di foto su Facebook nella pagina di chi le ha scattate "non comporta la cessione integrale dei diritti fotografici". È quanto stabilito dalla IX sezione del Tribunale di Roma che in pratica riconosce il diritto d’autore anche per le foto pubblicate sul social network. La libertà di utilizzo dei contenuti pubblicati dagli utenti con l’impostazione ’Pubblica' "non riguarda infatti i contenuti coperti da diritti di proprietà intellettuale degli utenti, rispetto ai quali l’unica licenza è quella non esclusiva e trasferibile concessa a Facebook", spiega il Tribunale. In base a tale principio l’autore di alcune foto, assistito dallo Studio Lipani Catricalà & Partners, ha ottenuto il risarcimento del danno da parte di un quotidiano che aveva pubblicato le foto stesse senza alcuna autorizzazione.

Risarcimento danni morali - La sezione capitolina del Tribunale, specializzata in materia d’impresa e di proprietà intellettuale, infatti, ha riconosciuto la risarcibilità sia del danno patrimoniale che del danno morale connesso al mancato riconoscimento della paternità delle fotografie e, dunque, ha stabilito l’esistenza di un pregiudizio cagionato dalla pubblicazione delle foto senza l’autorizzazione dell’autore e senza l’indicazione del suo nome.

Il caso - Il caso nasce dalla pubblicazione di alcune foto nella pagina personale Facebook di un giovane fotografo scattate dallo stesso in una nota discoteca romana. Le foto erano poi apparse, all’insaputa dell’autore, in un quotidiano nazionale a corredo di una serie di articoli giornalistici, relativi al fenomeno della frequentazione dei locali notturni da parte di soggetti di giovane età e, successivamente, riutilizzate anche da alcuni programmi televisivi di rilievo nazionale.

Copy right - Nella sentenza viene innanzitutto chiarito che la pubblicazione di una fotografia nella pagina personale di Facebook, in mancanza di prove contrarie, costituisce "presunzione grave, precisa e concordante" della titolarità dei diritti fotografici in capo al titolare delle pagine nelle quali sono pubblicate. Fatta questa premessa, il Collegio, esaminate le condizioni di licenza di Facebook, ha stabilito che "la possibilità di utilizzo delle informazioni pubblicate con impostazione ’Pubblica' sul social network non costituisce licenza generalizzata di utilizzo e di sfruttamento dei contenuti coperti da diritti di proprietà intellettuale in favore di qualunque terzo che accede alla pagina Facebook". Al contrario la libertà di utilizzo "riguarda esclusivamente le informazioni e non i contenuti coperti da diritti di proprietà intellettuale".