Unione europea, discusso per la prima volta il default della Grecia. Gli aiuti non arriveranno in tempo
Le voci su un possibile fallimento della Grecia si fanno sempre più probabili ogni giorni che passa. Nonostante la sussurrata apertura di Angela Merkel, i dubbi delle istituzioni europee e del Fondo monetario internazionale sulle riforme proposte da Tsipras sono tanti. E la risposta è sempre la stessa: “Dovete fare di più”. Così, per la prima volta in assoluto da quando è cominciata la crisi, gli Alti funzionari dell’Ue hanno discusso ufficialmente di un possibile default della Grecia, e lo scenario sarà preso in considerazione dalla riunione dell’Eurogruppo della prossima settimana.
Gli scenari - Secondo i funzionari l’ipotesi di un accordo entro la prossima settimana, che permetterebbe di chiudere la partita entro la fine di giugno, appare quella meno probabile. Così sono stati discussi altri due scenari: il primo è quello che prevede un’estensione dell’attuale programma di salvataggio di Atene, ma anche quest’ultima ipotesi, che è stata discussa per la prima volta in via formale, non è ritenuta molto fattibile. Così la maggior parte dei funzionari non ha potuto far altro che constatare l’ormai probabile default greco, perché il tempo per arrivare a un via libera della tranche da 7,2 miliardi di euro di aiuti ad Atene starebbe scadendo. “Sarebbe necessario fare progressi in pochi giorni che non sono stati possibili in settimane. La reazione di Fmi, Bce e di alcuni Stati membri è stata estremamente scettica”, ha detto una delle fonti. “Per la prima volta è stato discusso un piano B per la Grecia”, ha precisato un secondo funzionario Ue.
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