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venerdì 8 maggio 2015

Onorevoli condannati, stop al vitalizio Ecco chi non prenderà più la pensione

Abolito il vitalizio per i parlamentari condannati in via definitiva





Gli Uffici di presidenza di Camera e Senato hanno dato il via libera alla cessazione dei vitalizi per gli ex parlamentari che siano stati condannati in via definitiva per reati particolarmente gravi. Tra i reati ricompresi, quelli gravi come mafia e terrorismo e la maggioranza dei reati contro la Pubblica Amministrazione:peculato, concussione, violazione del segreto d’ufficio, ad eccezione del reato di abuso d’ufficio, che al contrario non è ricompreso. Per i reati minori, invece, perchè scatti la cessazione dell’erogazione del vitalizio, occorre che vi sia stata una "condanna definitiva con pene superiori a due anni di reclusione per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a sei anni".

Di seguito, i nomi di alcuni dei più noti condannati che tra sessanta giorni, quando la delibera entrerà in vigore, smetteranno di prendere la pensione di ex parlamentari. Marcello Dell'Utri, condannato a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, percepisce un assegno mensile da 4.985 euro. Cesare Previti, condannato per corruzione in atti giudiziari, percepisce invece 4.235 euro. Arnaldo Forlani, condannato in via definitiva a due anni e quattro mesi di detenzione per finanziamento illecito nell'affare Enimont, percepisce 6.062 euro. Paolo Cirino Pomicino, condannato in via definitiva a 1 anno e 8 mesi di reclusione per finanziamento illecito dei partiti prende 5.573 euro. C'è anche Claudio Martelli il cui vitalizio è pari a 4.992 euro. Gianni De Michelis coinvolto in Tangentopoli, un patteggiamento e un vitalizio da 5.517 euro. Alfredo Vito percepisce due vitalizi: uno da ex consigliere regionale e l'altro da ex deputato, in tutto 4.540 euro. Toni Negri, che prende 2mila euro, è stato condannato per reati legati al terrorismo, Giuseppe Ciarrapico condannato per ricettazione fallimentare e bancarotta fraudolenta ha un vitalizio da 1.824 euro.

giovedì 7 maggio 2015

Caivano (Na): L'Avv. Domenico Acerra, chiarisce una volta per tutte la sua posizione politica al blog, il Notiziario

Caivano (Na), Intervista all'Avv. Domenico Acerra 



a cura di Gaetano Daniele 





Avv. Domenico Acerra

Avv. Acerra, siamo nel vivo della campagna elettorale, alcune indiscrezioni la davano fuori dalla lista civica Noi insieme con Monopoli, per non poche incomprensioni, può dirci di più?

Effettivamente ci sono state incomprensioni politiche relative alla composizione delle liste e della coalizione che appoggia il candidato a sindaco, dott. Monopoli. Ho pensato di abbandonare l'impegno politico proprio in virtù di tali incomprensioni. E tuttavia, gli amici sia della lista "Noi Insieme", della quale sono uno degli animatori e nella quale sono candidato come consigliere comunale, sia della coalizione, sia dello stesso Dott.  Monopoli, di fronte alle mie perplessità, mi hanno dimostrato affetto e mi hanno inviato a desistere dal mio intento di lasciare la campagna elettorale. Per questo e, soprattutto, per il bene di tutti e per la realizzazione del nostro progetto amministrativo, ho deciso di continuare nel mio impegno e di dare il mio contributo personale in questa campagna.

Avv. Acerra, perchè i caivanesi dovrebbero votare lei e la sua coalizione?

Per un motivo molto semplice: siamo una nuova speranza per il Paese. Ci sono tante persone candidate nelle nostre liste provenienti da diverse esperienze umane, culturali, lavorative, e queste hanno deciso di dare il loro contributo per la rinascita di Caivano. Il Paese deve scommettere su questi nuovi protagonisti che si affacciano sulla scena politica locale: essi rappresentano la speranza del cambiamento.

Avv. Acerra, è fiducioso nella coalizione che sostiene?

Nutro molta stima, come le dicevo prima, per le persone che si sono avvicinate alla nostra coalizione, decidendo di candidarsi. La sfida, ora,  è di imparare a conoscerci meglio e di rafforzare le ragioni del nostro stare insieme. Dopo la vittoria del dottore Monopoli, l'ulteriore obiettivo sarà quello di trasformare questa moltitudine di talenti in una nuova classe dirigente per Caivano.

Pensioni, altra mazzata sul governo "Niente ricorsi, ridate i soldi subito"

Pensioni, la Corte Costituzionale: "Sentenza da applicare subito, non serve il ricorso"





Le sentenze della Corte costituzionale, come quella resa nota giovedì scorso in materia di pensioni, sono immediatamente applicative, e soprattutto non serve presentare un ricorso per ottenere il rimborso pensionistico. E' la stessa Consulta a comunicarlo con una nota ufficiale. Viene meno, dunque, almeno un elemento di confusione: niente ricorsi, i rimborsi saranno automatici senza bisogno di rivolgersi a un giudice (allungando così i tempi).

Padoan: "Rispetteremo la Corte" - Su chi avrà diritto al rimborso delle pensioni dopo l'abrogazione del blocco dell'indicizzazione all'inflazione degli assegni disposto a suo tempo dal governo Monti con il Salva Italia per il 2012 e 2013, per il momento deve far fede quanto detto dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan: il governo agirà nel "pieno rispetto" della Consulta nella soluzione del rebus aperto dalla sentenza. Il potenziale buco di bilancio, secondo le stime della Cgia di Mestre, potrebbe raggiungere i 16,6 miliardi di euro. "Stiamo pensando intensamente sia agli aspetti istituzionali sia a quelli di finanza pubblica - ha dichiarato Padoan conversando con i giornalisti -, stiamo pensando a misure che minimizzino gli effetti sulla finanza pubblica, nel pieno rispetto della Corte". Possibile, a questo proposito, un contributo di solidarietà.

"Immorale ridare i soldi a tutti" - Una posizione che, in serata, è stata sottolineata da fonti di Palazzo Chigi come quella ufficiale del governo, nel probabile tentativo di contenere la polemica politica sorta da una precedente dichiarazione del sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti che, pur dichiarandola "un'opinione a titolo personale", aveva definito "impensabile" l'ipotesi di restituire a tutti i pensionati le somme non versate. "Per quelle più alte sarebbe immorale e il governo deve dirlo forte. Occorre farlo per le fasce più basse", aveva aggiunto il sottosegretario. "Veramente immorale" è che "il governo si rifiuti di restituire i soldi ai pensionati, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la norma Fornero", aveva replicato via Facebook Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera ed esponente del Movimento 5 Stelle, mentre il leader leghista, Matteo Salvini, minacciava di "occupare il Tesoro" se non verranno restituiti i soldi ai pensionati.

"Bancomat vuoti, niente soldi": è realtà, nel cuore della ricca Europa

Berlino, sciopero dei portavalori, i bancomat restano vuoti: "Può andare avanti per giorni"





Panico a Berlino, bancomat vuoti. Effetto della crisi greca? Un crack finanziario imprevedibile? No, semplicemente uno sciopero dei trasporti che ha bloccato i portavalori, impedendo così di "rifornire" gli sportelli dei prelievi automatici. In ballo, come sottolinea il Sole 24 Ore, c'è la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di un gruppo di dipendenti di una importante società di sicurezza locale della capitale tedesca. Mentre le trattative continuano, sono rimasti all'asciutto molti bancomat. Il problema potrebbe continuare ancora per molti giorni, col risultato che mentre ad Atene nonostante tutto si continua a prelevare, nel centro dell'Europa ricca e potente si assaggia, sia pur solo momentaneamente, l'amarissimo sapore delle tasche vuote.

Così cambia il codice della strada Alcol, incidenti e patente: le pene

Codice della strada, cambia il ddl sull'ergastolo della patente: revoca fino a 30 anni. Come cambiano le pene per omicidio stradale






Misure più dure contro i pirati della strada, con pene come la revoca della patente fino a 30 anni: lo prevede la modifica al ddl sugli omicidi stradali appena depositata con emendamento dal relatore del Pd Giuseppe Cucca. Il testo, che prevede appunto revoca della patente stradale e nautica, colpisce gli automobilisti che superano i limiti di velocità in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti. La modifica riguarda l'articolo 6, quello sull'ergastolo della patente. Prima "ammorbidito" e trasformato in sospensione da 5 a 12 anni, oggi viene appesantito con la potenziale revoca del documento di guida per superare i dubbi di costituzionalità avanzati nei giorni scorsi. Secondo il nuovo testo i soggetti a revoca della patente (il minimo sarà 4 anni, il massimo 30) per tornarne in possesso dovranno sostenere gli esami una volta scontata la pena. 

Cosa si rischierebbe - Le nuove pene vanno a 12 anni per omicidio senza aggravanti, che sale a 20 se il conducente è già stato condannato in passato per guida in stato di ebbrezza (o guida di imbarcazione senza l'abilitazione). Lesioni a terzi vengono punite con 4 anni, 8 con l'aggravante precedente e 10 se colto in superamento dei limiti di velocità, stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti.

mercoledì 6 maggio 2015

Caivano (Na), Politica: Quando Forza Italia "con prepotenza" sversava 4.500 tonnellate di spazzatura nella Società Ambiente e Energia fregandosene della volontà popolare

Caivano (Na), Politica: Quando Forza Italia "con prepotenza" sversava  4.500 tonnellate di spazzatura nella società Ambiente e Energia fregandosene altamente della volontà popolare



di Gaetano Daniele 




Correva l'anno 2011, 4 anni fa. Il presidente della provincia di Napoli, On. Avv. Luigi Cesaro (Forza Italia), unitamente alla sua maggioranza in consiglio provinciale, di cui faceva parte anche l'attuale candidato sindaco di Forza Italia, dott. Simone Monopoli, autorizzava, il Presidente Cesaro, con un'ordinanza urgente lo sversamento di 4.500 tonnellate di spazzatura nei capannoni di Ambiente e Energia, fregandosene altamente della volontà popolare caivanese. Oggi, in piena campagna elettorale, si ripresentano come il nuovo che avanza addirittura aizzandosi a paladini dell'ambiente, accusando e puntando il dito contro l'uno o l'altro candidato. Di seguito l'ordinanza per non dimenticare i responsabili del disastro ambientale che ha colpito Caivano negli ultimi anni. 




Grossissimi guai per Massimo Ferrero: l'ultima accusa fa tremare il Viperetta

Massimo Ferrero, altri guai per il Viperetta: accusato di non aver pagato 200mila euro d'Iva





L'imprenditore e dirigente sportivo Massimo Ferrero è nei guai. E' stato accusato dalla procura di Roma di un'ennesima evasione fiscale. Il presidente della Sampdoria è indagato per  un omesso versamento di Iva da duecentomila euro riconducibile alla Blu Cinematografica. L'inchiesta nata nel 2014 riguarda fatti del 2009. Non è la prima indagine dei magistrati requirenti romani sul numero uno doriano e la sua Blu Cinematografica. Il 27 maggio, in questo caso si è già arrivati a dibattimento, inizierà un processo per dichiarazione infedele pari a un milione e 176mila euro. Er Viperetta, come gli contesta il pm Mario Palazzi, avrebbe evaso l'Ires, l'imposta sul reddito delle società nel 2009.

Molti guai - Oltre alle due inchieste fiscali, il presidente doriano deve fare i conti anche con due denunce da parte della sua ex moglie, Laura Sini. Dopo anni di matrimonio la loro unione si è conclusa drasticamente con seguito di esposti in procura. Truffa e minacce, i reati per i quali la Sini ha sporto querela all'ex consorte. Ferrero da parte sua ha invece denunciato l'ex per calunnia. Una vita dedicata al cinema quella di Ferrero, se si considera che dopo essere stato per anni galoppino di star e registi, è poi diventato egli stesso produttore di film e padrone di parte dell'impero che fu di Cecchigori. Nel 2013 Ferrero si accaparrò un pacchetto di 15 sale cinematografiche dell'imprenditore toscano.