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mercoledì 8 ottobre 2014

Deutsche Bank e l'Arte

Deutsche Bank e l'Arte 

di Gaetano Daniele 






La Deutsche Bank è una banca tedesca, con sede a Francoforte sul Meno, in Germania. È uno dei principali gruppi bancari europei, ma ha sedi anche in Asia e negli Stati Uniti. È stata presieduta dal 2002 al 2012 da Josef Ackermann e dal 2012 è co-presieduta da Juergen Fitschen e Anshu Jain.

Nel 1883 Deutsche Bank ha partecipato alla sottoscrizione delle obbligazioni del Comune di Roma, quotandole alla Borsa di Berlino. È stata tra i fondatori dell’Istituto di Credito Fondiari] e, nel 1894, della Banca Commerciale Italiana a Milano. In Italia Deutsche Bank ha acquisito nel 1986 la Banca d'America e d'Italia (Bai), ceduta dalla Bank of America.

Il successivo rafforzamento, avvenuto anche con altre acquisizioni come la Banca Popolare di Lecco nel 1994, ha portato ad una presenza totale di oltre 300 sportelli. Deutsche Bank, oltre alla rete degli sportelli bancari può contare anche sulla presenza della rete dei promotori finanziari di Finanza e Futuro Banca, sul credito alle famiglie, sulle carte di credito, sul private banking e wealth management e su attività di investimento.

Deutsche Bank Italia è strutturata in due grandi divisioni: Corporate & Investment Banking (CIB) e Private Clients & Asset Management (PCAM).

Dall’ottobre 2008 Flavio Valeri è a capo della Banca in Italia e ricopre la carica di presidente e consigliere delegato del consiglio di gestione di Deutsche Bank Spa.

Nel 2009 L'Italia è il secondo mercato europeo per Deutsche Bank.

Nel 2013 è stata giudicata da Bloomberg la settima banca più green al mondo. 

Il 2 luglio 2014 Deutsche Bank AG ha emesso il suo primo Social Bond in Italia, per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro, a favore della Fondazione Banco Alimentare Onlus. Un importo, pari allo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni collocate, sarà  devoluto al Banco Alimentare per supportare per i prossimi tre anni lo sviluppo delle attività su tutto il territorio nazionale


La Deutsche Bakn Collection è la collezione di arte contemporanea del gruppo Deutsche Bank SpA. La collezione conta 56 mila operee ha sei poli espositivi permanenti a Francoforte, Londra, New York, Tokyo, Hong Kong e Milano. Nel quartier generale di Milano Bicocca, la collezione è aperta al pubblico in occasione di eventi, visite guidate e incontri d’arte. 

Bollo auto, la rivoluzione in vista: può sparire per tre anni, ecco come

Bollo auto, la rivoluzione in vista: può sparire per tre anni, ecco come

di F.D.D






Una tassa che finisce nel cassetto? Per ora è presto per dirlo, ma vale la pena incrociare le dita. Di sicuro, il passaggio in commissione Finanze alla Camera della norma volta all’abolizione del bollo auto ha il sapore del passo «storico», come ha spiegato ieri Daniele Capezzone (Forza Italia) autore della proposta.

Un blitz, quello di Capezzone a Montecitorio, che ha incassato l’immediato plauso di parecchi esponenti politici e che è destinato a essere applaudito pure dagli automobilisti. Del resto, sondaggio Doxa alla mano, il bollo auto è in cima alla classifica dei balzelli più odiati dagli italiani insieme con l’Imu-Tasi, il canone Rai e le accise sulla benzina. L’idea di Capezzone prevede una sorta di cancellazione a tappe. Chi acquista un’autovettura nuova non paga il bollo auto per tre anni, che diventano cinque in caso di veicoli green. Trascorso questo periodo «varrà la logica del più inquini, più paghi, con una tassa commisurata alle emissioni». Tra le misure, previste, in questo secondo caso solo per i veicoli green, si fa salire al 40% il livello di deducibilià per le auto aziendali.

La proposta, dunque, è il primo tassello di un progetto finalizzato al «progressivo superamento del bollo auto». Un progetto condiviso, oltre le larghe intese e la maggioranza parlamentare. Se e quando diventerà legge dello Stato ancora non è chiaro. Certo è che sembrano tutti d’accordo, dalla relatrice del ddl Silvia Fregolent (Pd) al viceministro dell’Economia, Luigi Casero. Plausi a Capezzonbe da parte dei colleghi di partito Saverio Romano e Maurizio Gasparri. Di qui l’auspicio del presidente della commissione Finanze di Montecitorio per una «immediata calendarizzazione in aula già prima della sessione di bilancio».

«Da liberale, dopo il successo della riforma di Equitalia (impignorabilità della prima casa e dei beni dell'azienda) e dopo l’importante delega fiscale che abbiamo consegnato al Governo (tuttora in attesa di attuazione, nelle sue parti più liberali e pro-contribuenti), si tratta di un terzo successo della Commissione Finanze a favore dei cittadini e di un nuovo rapporto tra fisco e contribuenti» ha osservato Capezzone.

Il bollo auto assicura 5,9 miliardi di euro ed è la terza imposta «patrimoniale» più «ricca» per le casse dello Stato. Il gettito mpiù alto è garantito dal tributo sugli immobili, che a fine 2014 potrebbe superare i 30 miliardi . Le imposte di bollo valgono, poi, altri 6,6 miliardi di euro, mentre l’imposta di registro si ferma a quota 4,3 miliardi.

La speranza è che in prospettiva il bollo auto sia spazzato via. Frattanto, il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, ha parlato di una revisione del sistema della tassazione sugli immobili in modo da superare il tandem Imu-Tasi. Sistema che, secondo gli ultimi calcoli di Adusbef e Federconsumatori, che hanno conteggiato anche il balzello sui rifiuti, porterà a fine anno a una vera e propria stangata per i cittadini. Tra Imu-Tasi e Tari le famiglie dovranno sborsare mediamente 142 euro per la Tari (una rata) e 231 per la Tasi, per un totale di 373 euro.Va decisamente peggio nelle città capoluogo di Regione, osservano, dove per la Tari (una rata) l’esborso medio sarà di 180 euro e per la Tasi 409, per un totale di 589 euro. A pagare il conto più salato, le famiglie a basso reddito.

Spararsi in vena il sangue infetto d'Ebola e diffondere il virus nelle nostre capitali: il piano di morte dei tagliagole islamici

Il piano dei terroristi islamici: iniettarsi sangue infetto d'Ebola e contagiare le capitali europee




Virus Ebola e il terrorismo islamicodell'Isis: le due minacce globali che in questi mesi stanno terrorizzando l'Occidente pronte a unirsi nei prossimi mesi in un'unica e terribile strategia del terrore. Sarebbe infatti pronta la nuova campagna mediatica dei miliziani islamici: mostrarsi in video mentre si iniettano sangue infetto e farsi quindi riprendere in luoghi europei ad alta concentrazione di persone, come stadi, centri commerciali o musei delle principali capitali, Italia compresa. La strategia sarebbe stata elaborata in Sierra Leone, il Paese africano dove l'incidenza del virus è maggiore, circa un mese fa: è stato attaccato un presidio sanitario, e i medici tenuti in ostaggio sono stati interrogati sul virus, sulle modalità di contagio e sulle possibilità di utilizzare sangue infetto per una sorta di "guerra batteriologica".

Strategia studiata da tempo - E' comunque da nove mesi che i terroristi islamici starebbero studiando questa nuova strategia per la loro guerra contro l'Occidente. A gennaio, in un covo tra Siria e Turchia, è stato ritrovato un computer che conteneva, tra le migliaia di file, anche numerosi testi relativi alla fabbricazione di bombe e armi biologiche. Ad agosto invece, durante un raid, è stato ritrovato un altro computer contenente file e studi sulla peste bubbonica. Intanto i governi europei stanno già correndo ai ripari, e stanno diffondendo una circolare operativa sulle procedure da attivare per contrastare la diffusione della malattia. In Italia è stato presentato un documento di ventuno pagine: "Malattia da virus Ebola, Protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale". 

“Serve una legge nazionale per la fecondazione assistita”

“Serve una legge nazionale per la fecondazione assistita” 

di Lara Luciano 


Una delle priorità, in questa fase delicata di cambiamento, è proprio quella di ‘uniformare’. I dati relativi al 2012 dell’ultima Relazione al Parlamento del Ministero della Salute in tema di PMA hanno infatti evidenziato un aumento del numero dei cicli effettuati in tutti i centri, privati, pubblici e privati convenzionati, sebbene oltre la metà dei centri attivi italiani si registri in sole quattro regioni: Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. Sono ancora molti i centri che svolgono un numero ridotto di procedure nell’arco dell’anno: il 77,4% dei centri di I livello non ha superato quota 50 coppie di pazienti trattate in un anno, mentre quasi la metà dei centri di II e III livello (48,4%) ha svolto meno di 200 cicli in un anno; i centri di grandi dimensioni, ovvero con più di 500 cicli all’attivo in un anno, nel 2012 erano 37. Sulle tematiche più calde della Medicina della Riproduzione, dalla stimolazione ovarica controllata alla preservazione della fertilità, si sono confrontati esperti dall’Italia e dall’estero riuniti all’XI International Biennial Meeting - 1° Joint Meeting SEGI (Società Italiana di Endoscopia Ginecologica), SIFES (Società Italiana di Fertilità e Sterilità) e SIOS (Società Italiana Ospedaliera di Sterilità), dal 2 al 4 ottobre a Maratea, la cittadina lucana che ospita da 22 anni questo importante appuntamento internazionale.

“Negli ultimi anni in Italia le tecniche di procreazione medicalmente assistita si sono sempre più affinate – afferma Sergio Schettini, Direttore del Centro PMA dell’A.O. San Carlo di Potenza e Presidente della Società Italiana di Endoscopia Ginecologica (SEGI) - registrando standard di efficacia e sicurezza molto elevati – L’approccio alla sterilità di coppia è ormai sempre più orientato a una diagnosi precisa e a una terapia personalizzata, attraverso stimolazioni ormonali che non seguono protocolli predefiniti ma che tengono conto delle caratteristiche della paziente. Ciò consente la minimizzazione delle complicanze legate ai trattamenti“. In questo scenario, il Centro di PMA dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, diretto da Schettini, rappresenta il centro pubblico di riferimento in Basilicata per le tecniche di PMA di I e II livello. Con 590 cicli effettuati nell’ultimo anno e 10.000 prestazioni annuali tra visite, consulenze e trattamenti, richiama pazienti anche dal resto d’Italia; il 52% dei pazienti del Centro San Carlo proviene infatti da fuori Regione. Il Centro è inoltre costantemente impegnato in attività di ricerca, per trovare nuove soluzioni terapeutiche che rispondano alle esigenze dei pazienti in maniera personalizzata, attraverso trattamenti sempre più ‘su misura’. 

Vettel alla Ferrari, ora è ufficiale: guadagnerà 25 milioni l'anno per 5 anni

Vettel alla Ferrari, c'è l'ufficialità: 25 milioni l'anno per 5 anni




Mancava solo l'ufficialità, ora c'è pure quella: "Alle volte bisogna seguire il cuore" dice Sebastian Vettel, che sarà un pilota della Ferrari per le prossime cinque stagioni. Il tedesco ha firmato con la casa automobilistica di Maranello un contratto di tre anni, con opzione per altri due e andrà a guadagnare circa 25 milioni di euro a stagione. 

La trattativa - Vettel, classe 1987, è stato per 4 volte consecutive campione del mondo di Formula 1 (2010, 2011, 2012 e 2013). A quanto dice, ha deciso di rescindere il contratto con la Red Bull la settimana scorsa: "Non è stata una decisione semplice: ci ho riflettuto tanto. Ho pensato che fosse arrivato il momento giusto per una nuova sfida, per qualcosa di nuovo, di diverso". E ancora: "Alle volte bisogna seguire il cuore. Dalla Red Bull non me ne vado perché non abbiamo ottenuto risultati quest'anno o perché non sto bene nel team". Vettel attualmente è quarto nella classifica piloti a 139 punti e a quanto riporta il quotidiano tedesco Bild avrebbe concordato l’ingaggio direttamente con Sergio Marchionne, neo presidente di Ferrari Spa, dopo mesi di corteggiamento.

De Magistris fu stroncato dai capi: ecco la pagella segreta di Giggino ex pm

De Magistris e la pagella segreta dei magistrati




"Il dottor De Magistris è del tutto inadeguato, sul piano professionale e sul piano dell'equilibrio e dei diritti delle persone solo sospettate di reato, a svolgere la funzione di pm...". E' questa la "pagella" sull'attuale sindaco "sospeso" di Napoli, risalente al 2008 e rivelata oggi da "Il Giornale", che i vertici degli uffici giudiziari calabresi inviarono al Csm. Come si può vedere, il giudizio è ampiamente negativo: quanto scritto sei anni fa è ancora consultabile su siti e blog, nonostante "Giggino" abbia sempre mantenuto una certa dose di autostima: "Prima che toccassi certi nervi scoperti, ero considerato un magistrato bravissimo". 

La pagella insufficiente - Il giudizio del Consiglio del tribunale di Catanzaro, infatti, troncava De Magistris. "Le sue tesi di accusa sono cadute spesso per errori evitabili ed evidenziati dall'organo giudicante. Sono emersi rilievi negativi per l'anomalia di molti provvedimenti adottati, mentre i procedimenti di rilevante impatto sociale hanno trovato smentite clamorose". Insomma, una figuraccia dietro l'altra: "In alcuni provvedimenti si notano e configurano violazioni manifesti di legge, e si radicano prassi senza alcun fondamento normativo". Anche il giudizio sulla preparazione è assolutamente insufficiente: "Ci sono gravi lacune, tecniche di indagine discutibili, procedimenti fondati su ipotesi accusatorie mai confermate, poca attività di approfondimento". 

La difesa di De Magistris - "Ho sempre fatto il mio dovere in piena coscienza", la risposta di Giggino: il complotto ordito ai suoi danni dagli stessi capi calabresi, quando nel 2011 - da parte del tribunale di Salerno - fu assolto dall'accusa di abuso d'ufficio. "Si trattava di un’accusa per me ingiusta e infamante – aveva commentato all'epoca De Magistris sulla sua pagina Facebook – ho dedicato, infatti, alla giustizia e alla legalità quindici anni della mia vita, giorno e notte, sempre e solo per mantenere vivo il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alle legge. Per questo, ho pagato sulla mia pelle la ferocia di pezzi deviati dello Stato, a cui non piace la magistratura autonoma e indipendente, non piegata e suddita al potere politico”. Parole di attaccamento e di preparazione che contrastano decisamente con la pagella del 2008.

PASCALE CONTRO ALFANO "Subdolo perdente di successo. Sfrutta la religione contro i gay"

Francesca Pascale contro Angelino Alfano: "Un perdente di successo. Sfrutta la religione subdolamente contro i gay"




La politica s'infiamma per la circolare del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che si schiera contro la trascrizione delle nozze gay. I sindaci sono in rivolta, ma il tema spacca anche la maggioranza di governo, con il Pd che si schiera contro il leader di Ncd. Nel frattempo, Silvio Berlusconi ha ufficializzato la nascita del Dipartimento sui diritti civili di Forza Italia (a cui capo ci sarà Mara Carfagna). Una mossa precisa, che dimostra come sul tema, il partito, ultimamente sia ben più sensibile. Una campagna alla quale si interessa da vicino anche Francesca Pascale, in prima fila per la tutela dei diritti degli omosessuali. E così la fidanzata del Cavaliere coglie l'occasione per criticare aspramente il segretario del Nuovo centrodestra: "Anche oggi - dice all'Adnkronos - Alfano ha dimostrato di essere un perdente di successo". Una frase con cui la Pascale si schiera contro la decisione del ministro di chiedere lo stop alla registrazione delle unioni omosessuali. "Alfano - rincara Pascale - non riesce ad essere il leader neppure dentro Ncd, un partitino con il valore di una lista civica, nato nel peccato del tradimento. E poi parla pure di diritti, sfruttando la religione cristiana subdolamente". Un attacco durissimo, dunque, quella della fidanzata di Berlusconi. La replica è arrivata dall'account twitter de l'Occidentale, il giornale di Ncd: "Per attaccare Alfano, Francesca Pascale utilizza la stesa espressione già impiegata da Nicola Cosentino. La signora si conferma una ripetente, e neanche di successo".