Riforma della giustizia: ecco cosa cambia Ma è ancora scontro sulle intercettazioni Forza Italia: "Siamo molto scettici..."
Il governo alla prova della Giustizia. Giro di consultazioni in via Arenula sulla riforma della Giustizia, attesa in consiglio dei ministri per il 29 agosto. Data, questa, confermata anche dal premier Renzi che, smentendo “progetti segreti” del governo, martedì ha sottolineato: "Iniziamo dalla Giustizia, a cominciare da quella civile che oggi civile non è". Il guardasigilli Andrea Orlando ha visto i rappresentanti della maggioranza. Giovedì tocca all'opposizione tra cui Cinque Stelle e soprattutto Forza Italia. Dal vertice di maggioranza pare che il dado sia tratto.
Il vertice - “È stata una riunione molto costruttiva, che ha rafforzato, cementato la maggioranza, delineando nel metodo e nel merito passaggi importanti”, ha commentato il viceministro della Giustizia, Enrico Costa (Ncd), al termine della riunione. “C'è stata una convergenza – ha aggiunto – ad agire a Costituzione invariata e questo è un elemento molto importante perché delimita le modifiche da apportare con la riforma della Giustizia nell'ambito della maggioranza" rispetto al quorum di voti da raggiungere in Parlamento. Alcune delle ipotesi di riforma, infatti, avrebbero necessitato delle modifiche costituzionali.
Cosa cambia - Tra i temi trattati le modifiche al Csm - Al centro del confronto, le modifiche su responsabilità civile dei magistrati e Csm. A luglio l'organo di autogoverno dei magistrati ha rinnovato la propria compagine, eleggendo i nuovi membri togati. Mancano però all'appello i laici, perché il Parlamento non ha trovato un'intesa sui nomi, e il vecchio Csm è stato prorogato fino a settembre. “Nella riunione c'è stata una discussione generale anche sul tema del Csm e delle modifiche del sistema elettorale e disciplinare – ha detto Costa –. Ma prima di passare a calare le modifiche in testi di legge si ritiene di attendere, anche per garbo istituzionale oltre che per un ulteriore approfondimento, l'insediamento del nuovo Csm".
Forza Italia scettica - Incassato l’ok della maggioranza, quindi, il ministro Orlando dovrà ora provare a convincere l’opposizione. “La nostra attesa è forte. Non abbiamo prevenzioni", ha scritto nei giorni scorsi Il Mattinale, giornale del partito di Berlusconi. E Renato Brunetta ha ribadito: “Aspettiamo con forza la riforma della giustizia”. Il capogruppo di Forza Italia ha aggiunto che c'è “attesa anche per il Cdm” del 29. “Il governo finora non ha prodotto nulla – dice Brunetta – solo linee guida, troppo generico: c’è attesa ma con scetticismo".