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martedì 19 agosto 2014

La mappa top secret del meteo: "Le temperature in Italia a - 20°" Ecco dove arriverà la "glaciazione"

La mappa top secret del meteo: "Le temperature in Italia a - 20°"




Non ci sono più le stagioni di una volta, lamentano molti. L'estate sembra autunno e il solleone fa fatica a riscaldare il nostro Paese. Ma questo è nulla se diventeranno realtà le previsioni per il prossimo inverno. Affari Italiani parla di una mappa definita 'top secret' da ilmeteo.it e disegnata dai centri meteo internazionali che prevede un un "gelo apocalittico", con temperature al Nord Italia che nel mese di gennaio scenderanno fino a meno 20 gradi.

Quarto segreto di Fatima esiste Socci ha la prova, ecco qual è

Fatima, il quarto segreto esiste: Socci ha la prova, ecco qual'è

di Antonio Socci 


C’è una novità nel giallo del «terzo segreto di Fatima», una profezia che attraversa tutto il Novecento e sembra proiettata alla sua realizzazione finale. La novità è contenuta in una pubblicazione ufficiale del Carmelo di Coimbra, quello dove è vissuta ed è morta (nel 2005) suor Lucia dos Santos, l’ultima veggente. S’intitola «Un caminho sob o olhar de Maria» ed è una biografia di suor Lucia, scritta dalle consorelle, con dei preziosi documenti inediti della stessa veggente.

Prima di vederli bisogna ricordare bene qual è la storia di Fatima. Nel divampare della Grande Guerra, il 13 maggio 1917 la Madonna appare, nel villaggio portoghese, a tre pastorelli. I giornali laici irridono i «creduloni» sfidando la Vergine a dare un segno pubblico della sua presenza. Lei preannuncia ai tre bimbi che darà il segno e nell’ultima apparizione, quella del 13 ottobre, 70 mila persona accorse alla Cova de Iria assistono terrorizzati al vorticare del sole nel cielo. Un fenomeno che l’indomani sarà riferito sui giornali (pure anticlericali).

Nell’apparizione del 13 luglio la Madonna aveva affidato ai bambini un messaggio per il mondo intero. Era la grande profezia sui decenni successivi se l’umanità non fosse tornata a Dio. In effetti si realizzò tutto: la rivoluzione bolscevica in Russia, la diffusione del comunismo nel mondo, le sanguinose persecuzioni contro la Chiesa e infine la seconda tragica guerra mondiale. C’era poi una terza parte di quel segreto che si doveva rivelare - disse la Madonna - nel 1960. Arrivata quella data Giovanni XXIII secretò tutto perché terribile era il suo contenuto.

Provocò così una ridda di ipotesi. Nel 2000 Giovanni Paolo II rese noto il testo del terzo segreto che contiene la famosa visione del «vescovo vestito di bianco», con il Papa che attraversa una città distrutta, i tanti cadaveri e poi il martirio del Santo Padre, di vescovi, preti e fedeli. Da molti elementi si poteva intuire che non era tutto. Anche io, come altri autori, nel 2006 pubblicai un libro, «Il quarto segreto di Fatima», dove mostravo che mancava la parte, scritta e inviata successivamente, con le parole della Madonna che spiegavano la visione medesima. Lo stesso segretario di Giovanni XXIII, monsignor Capovilla, che aveva vissuto tutto in prima persona, in una conversazione con Solideo Paolini accennò proprio all’esistenza di quel misterioso «allegato».

Da parte ecclesiastica si è ufficialmente smentito che esista e che vi siano profezie che riguardano i tempi odierni. Ma una clamorosa conferma implicita arrivò dallo stesso Benedetto XVI che durante un improvviso pellegrinaggio a Fatima, il 13 maggio 2010, affermò: «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa». Aggiunse: «sono indicate realtà del futuro della Chiesa che man mano si sviluppano e si mostrano… e quindi sono sofferenze della Chiesa che si annunciano». Ma quali profezie potrebbero trovarsi in quel testo? Fanno riflettere queste due frasi del Papa pronunciate in quel discorso a Fatima: «L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo». E poi: «La fede in ampie regioni della terra, rischia di spegnersi come una fiamma che non viene più alimentata». Dalle parole di papa Benedetto s’intuì dunque che c’è davvero dell’altro in quel Terzo Segreto ed è drammatico per il mondo e per la Chiesa. Proprio a quella visita del papa è forse dovuta l’uscita di questo libro che fa filtrare un altro pezzetto di verità.

Il volume infatti attinge alle lettere di suor Lucia e al Diario inedito intitolato «Il mio cammino». Impressionante, fra gli inediti, è il racconto di come suor Lucia superò il terrore che le impediva di scrivere il Terzo Segreto. Verso le 16 del 3 gennaio 1944, nella cappella del convento, davanti al tabernacolo, Lucia chiese a Gesù di farle conoscere la sua volontà: «sento allora che una mano amica, affettuosa e materna mi tocca la spalla». È «la Madre del Cielo» che le dice: «stai in pace e scrivi quello che ti comandano, non però quello che ti è stato dato di comprendere del suo significato», intendendo alludere al significato della visione che la Vergine stessa le aveva rivelato.

Subito dopo - dice suor Lucia - «ho sentito lo spirito inondato da un mistero di luce che è Dio e in Lui ho visto e udito: la punta della lancia come fiamma che si stacca, tocca l’asse della terra ed essa trema: montagne, città, paesi e villaggi con i loro abitanti sono sepolti. Il mare, i fiumi e le nubi escono dai limiti, traboccano, inondano e trascinano con sé in un turbine, case e persone in un numero che non si può contare, è la purificazione del mondo dal peccato nel quale sta immerso. L’odio, l’ambizione, provocano la guerra distruttrice. Dopo ho sentito nel palpitare accelerato del cuore e nel mio spirito una voce leggera che diceva: “nel tempo, una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell’eternità il Cielo!”. Questa parola “Cielo” riempì il mio cuore di pace e felicità, in tal modo che, quasi senza rendermi conto, continuai a ripetermi per molto tempo: il cielo, il cielo!».

Così le viene data la forza per scrivere il Terzo Segreto. L’inedito che ho appena citato è un documento molto interessante, dove gli addetti ai lavori trovano facilmente conferma alla ricostruzione storica per cui il Terzo segreto è composto di due parti: una, la visione, fu scritta e inviata prima, mentre l’altra - quella che nelle parole della Madonna è «il significato» della visione stessa - fu scritta e inviata successivamente. È il famoso e misterioso «allegato» a cui accennò Capovilla. È il testo, tuttora non pubblicato, dove presumibilmente sta la parte che più spaventava suor Lucia. La stessa parte che spaventò Giovanni XXIII (ma anche, prima di lui, Pio XII) e che Roncalli decise di non rendere nota perché - a suo avviso - poteva essere solo un pensiero di suor Lucia e non avere origine soprannaturale.

È una parte così esplosiva che si continua tuttora, ufficialmente a negarne l’esistenza. E l’apertura di Benedetto XVI nel 2010, che ha portato anche alla pubblicazione di questo volume, oggi si è richiusa. Lo dimostra quanto è accaduto a Solideo Paolini, il maggiore studioso italiano di Fatima che, viste le pagine di questo libro che gli ho inviato, ha scritto al Carmelo di Coimbra chiedendo di poter consultare le due opere inedite menzionate nel volume, ritenendo che lì vi siano ulteriori dettagli sulla parte secretata. La lettera è arrivata a destinazione (ne fa fede la ricevuta), ma non ha avuto risposta. Paolini allora ha scritto di nuovo entrando nel merito e chiedendo se suor Lucia ha mai messo nero su bianco quel «significato della visione» che dall’Alto le era stato dato di comprendere e che quel 3 gennaio evitò di annotare su suggerimento della Madonna: «nelle opere che vi avevo chiesto di consultare c’è nessun riferimento a “qualcosa di più” a riguardo del Segreto di Fatima, a tutt’oggi testualmente inedito?».

La lettera risulta pervenuta il 6 giugno. Ma anch’essa non ha avuto risposta. Eppure sarebbe stato semplice rispondere di no. Evidentemente la risposta era «sì», ma non si può dare, perché sarebbe esplosiva. Così tacciono. Tuttavia la visione che ho appena citato rimanda ai due elementi che presumibilmente sono contenuti nel testo inedito del Segreto: la profezia di un’immane sciagura per il mondo e una grande apostasia e crisi della Chiesa. Una prova apocalittica al termine della quale - disse la Madonna stessa a Fatima - «il mio Cuore Immacolato trionferà». 

A questo sperato «trionfo» fece riferimento nel 2010 Benedetto XVI: «Possano questi sette anni che ci separano dal centenario delle Apparizioni (2017) affrettare il preannunciato trionfo del Cuore Immacolato di Maria a gloria della Santissima Trinità».   Significa che oggi, 2014, siamo già entrati nella spaventosa prova? In effetti se si guarda la cronaca…

FAZIO NON LASCIA MA RADDOPPIA "Cosa farò in televisione, ecco il mio progetto" Poi sull'addio di Giovanni Floris...

Fabio Fazio: "Sogno di rifare Rischiatutto"




Fabio Fazio in una lunga intervista su “Sorrisi e Canzoni” in edicola martedì 19 agosto parla del suo futuro in televisione. “. "Che tempo che fa della domenica resterà pressoché immutato, mentre la puntata del sabato cambierà formula. S'intitolerà Che fuori tempo che fa e la condurrò a quattro mani con Massimo Gramellini. Analizzeremo i fatti della settimana mescolando informazione e intrattenimento, affrontando temi di cui poi la gente a casa può continuare a discutere quando va a tavola. Ci collegheremo con i corrispondenti delle sedi Rai all'estero e da Londra avremo anche Fabio Volo". Fazio conferma la presenza di Luciana Littizzetto: "Il nuovo impegno con Sky per Italia's got talent si sovrapporrà solo in primavera".

Il progetto - Ma la grande novità riguarda un suo progetto. Sul settimanale svela che il suo sogno sarebbe quello di rifare Rischiatutto in prima serata. “In fondo quel quiz era perfetto. Domande, risposte e via. L'ho già proposto alla Rai, aspetto una risposta. Il progetto iniziale era quello di un'unica puntata-evento in autunno per celebrare Mike. Ma io sono convinto che potrebbe funzionare come un vero quiz a puntate". Fazio interviene anche su Floris, parla di una “perdita gravissima”. E constata: “C'è tanta gente attenta alle questioni amministrative, ai soldi, e va bene, certo. Ma prima di tutto la tv pubblica deve avere attenzione al prodotto, che poi sono i programmi".

lunedì 18 agosto 2014

Incredibile - La "chiave bulgara": così svaligiano casa Ecco l'ultimo attrezzo dei topi d'appartamento / Foto

La "chiave bulgara": l'ultima novità dei ladri per entrare in casa senza troppi problemi 




E' la principale responsabile dell'escalation di scassi e furti in tutta Italia. E' la nuova sofisticata chiave utilizatta sopratutto dai rapinatori dell'est per introdursi nelle abitazioni. E deriva dal progetto dei servizi segreti bulgari che mirava a creare una sorta di passe-partout per poter scassinare ogni tipo di serratura. Questo quanto la leggenda si è incaricata di tramandare per più di mezzo secolo, dai primordi della Guerra Fredda.

La chiave bulgara - Sottile, unica nel suo genere e adatta a quasi tutti i tipi di serratura, la chiave bulgara sta spopolando tra le migliori bande di rapinatori, specialemente dell'est, da cui si presume proviene l'invenzione di questa chiave. In sostanza rappresenta fac simile di ogni chiave, e ciò permette di introdursi in casa indisturbati e abbandonarla conservando l'anonimato. Per di più: non tutte le assicurazioni rispondono ai danni in quanto in mancanza di tracce di scasso non si può comprovare la rapina. La chiave bulgara è di materiale "morbido" in grado di leggere i codici della serratura, da sovrapporre a un secondo attrezzo e ruotandola da destra a sinistra. Con questa tecnica si crea il modello per dare vita alla chiave-master, perfetta quasi al millimetro. Dotarsi di una serratura di ultima generazione con chiavi piatte e tracciate è l'unica soluzione.

PIU' BANANE PER TUTTI Tornano gli insulti e i cori allo stadio Tavecchio: vi spiego perché

Tavecchio cancella la norma che vieta i cori razzisti allo stadio




Torna l’insulto allo stadio. Si potrà urlare: “Napoli colera” e altre offese da stadio legati alla discriminazione territoriale. Il consiglio federale della Figc ha approvato la modifica della norma sulla discriminazione territoriale che andrà immediatamente in vigore. Si è intervenuti sui testi dell’art. 11 e 12 del Codice di giustizia sportiva. Non costituisce più un comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, quella condotta che era da considerarsi, direttamente o indirettamente, di “origine territoriale” (ex art. 11).

In più, l’offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale viene cancellata dall’art. 12 (prevenzione di fatti violenti) come causa di responsabilità oggettiva delle società. La modifica, ha spiegato il presidente Figc Carlo Taevecchio, è stata fatta “per evitare provvedimenti drastici come la chiusura delle curve” e cercare di intervenire “in modo più ponderato”.

LA SVOLTA CHOC DI MISS ITALIA Ecco chi potrà partecipare dal 2015...

Miss Italia, Patrizia Mirigliani apre a i trans per il 2015




Una novità che farà discutere. Nel 2015 il concorso di Miss Italia potrebbe accettare come concorrenti anche le persone transessuali. Una possibilità, che per potersi concretizzare, richiede la modifica dello stesso regolamento della competizione. In particolare dell'articolo 8, dove tra i requisiti per l'ammissione alla competizione compare la seguente clausola: "essere di sesso femminile sin dalla nascita". Una condizione che evidentemente esclude chi ha cambiato sesso.

Il caso - A far scoppiare il caso è stata Vladimir Luxuria, che ha rifiutato di partecipare come giurata al concorso trasmesso in diretta da Jesolo su La7 nei giorni 12, 13 e 14 settembre. Una decisione motivata propria dalla persistenza - senza alcuna modifica -dell'articolo 8, come ha spiegato la stessa Luxuria: "Ho chiesto se nel regolamento ci fosse ancora la clausola che vieta la partecipazione a chi ha cambiato sesso, diventando una donna a tutti gli effetto. Quando mi hanno risposto che quella clausola è ancora valida, ho chiesto alla Mirigliani di cambiarla, perché mi sembra discriminatoria". "Quando mi è stato detto - ha concluso - che non era possibile cambiare il regolamento, ho risposto che non avrei fatto parte della giuria perché credo in certi valori".

L'apertura - Ma a quanto pare Patrizia Mirigliani, organizzatrice di Miss Italia, avrebbe deciso di valutare l'eventualità - come racconta il Giornale - di aprire il concorso anche alle transessuali a partire dall'edizione del 2015. E con la Mirigliani sarebbe d'accordo la conduttrice Simona Ventura che appoggia la battaglia di Luxuria. 

"Armi ai curdi, camere riunite ad agosto" Ecco tutte le "scuse" dei politici per non mollare sdraio e ombrellone

"Armi ai curdi, camere riunite ad agosto" Ecco tutte le "scuse" dei politici per non mollare sdraio e ombrellone




Nessuno vuole mollare l'ombrellone. E anche se c'è in ballo una questione molto importante, il via libera alle armi ai curdi deciso dalla riunione dei ministri degli esteri Ue, i parlamentari delle Commissioni difesa e esteri di Camera e Senato che i presidenti hanno chiamato a raccolta il prossimo 20 agosto ora fanno i vaghi. Oppure respingono l'invito al mittente. Il Fatto Quotidiano ha provato a contattarli. Tra chi - come Antonio Razzi - ammette candidamente "non torno, ho il compleanno della suocera", chi dice di non saperne nulla e chi, come il deputato M5s Carlo Sibilia, garantisce: "ci sarò".

Le giustificazioni - Michaela Biancofiore ad esempio difficilmente tornerà a Roma: "Non ne sapevo nulla di questa adunata. Io ho prenotato, non posso mica smontare il viaggio. Quest'estate poi i lavori parlamentari sono finiti tardi. Sto per prendere un volo per l'America non è che ti possono dire le cose a un minuto dalla partenza. non potrei nemmeno rimborsare il biglietto". Pure Sandra Zampa del Pd sarà negli Stati Uniti: "Giusta la convocazione, ma sono a Washington e non ce la farò". Stessa storia per il dem Nico Stumpo: "Non so nulla, ho iniziato le ferie oggi, non leggo i giornali da due giorni. Sentirò i colleghi". Giuseppe Fioroni è vago: ""Non ne so niente, sono in montagna da due giorni. Quale sarebbe l'argomento? Ah. Vedremo, ci aggiorniamo". Infine Gasparri delega: "Sono appena riuscito a partire: si lavora incessantemente. Non lo so, qualcuno ci sarà..."