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martedì 4 marzo 2014

Governo Renzi, è crisi: Gentile si dimette da sottosegretario

Governo Renzi, è crisi: Gentile si dimette da sottosegretario 


Antonio Gentile
Ex Sottosegretario Infrastrutture (NCD)
Antonio Gentile si è dimesso da sottosegretario ai Trasporti. "Torno a fare politica nelle istituzioni, come segretario di Presidenza, e nella mia regione". E' quanto ha scritto Gentile, annunciando di rinunciare all'incarico di sottosegretario. "Le mie dimissioni sono un gesto di generosità verso un Paese che non può attardarsi su una vicenda inesistente". L'esponente politico vicino ad Alfano (Nuovo Centro Destra) è accusato di aver fatto pressioni perchè il quotidiano "L'Ora della Calabria" non pubblicasse la notizia di un'indagine sul figlio, accusato di abuso d'ufficio. Il presidente del Consiglio, Renzi, alle prese dopo soli 7 giorni dal suo insediamento, con la tegole Gentile, pare avrebbe detto, a quanto si apprende, di essere favorevole alle dimissioni di Gentile. Insomma, oltre a Gentile, all'interno del nuovo esecutivo targato "Matteo Renzi" vi sono altri 4 indagati. Renzi non pare preoccupato più di tanto. Il nuovo che avanza tollera gli indagati in Politica. La continuità cambia nome: da D'Alema a Renzi un solo calderone. 

lunedì 3 marzo 2014

"La Grande Bellezza" si aggiudica l'Oscar

"La Grande Bellezza" si aggiudica l'Oscar 


"La Grande Bellezza" di Sorrentino si aggiudica l'Oscar come miglior film straniero. L'Oscar torna in Italia dopo 15 anni. L'ultimo ad aver conquistato l'ambita statuetta era stato Roberto Benigni con "La Vita è Bella" nel 1999. Ad annunciare la vittoria della "Grande Bellezza" sono stati Ewan McGregor e Viola Dacis. Sorrentino ha ricevuto il premio insieme a un entusiasta Toni Servillo e a il produttore Nicola Giuliano. 

L'Avvocato Risponde

L'Avvocato Risponde 

Spazio settimanale dedicato all'Avvocato risponde 



La parola all'Avvocato Mario Setola
Foro di Napoli per "il Notiziario sul Web"
Egregio avvocato, mi chiamo Pierluigi e scrivo da Afragola. Vorrei avere delle delucidazioni sulla separazione consensuale. Sono sposato da 13 anni e ho una figlia, un'attività propria e anche la mia attuale moglie ha una propria attività. Abbiamo la separazione dei beni, ma in comunione abbiamo acquistato una casa dove c'è ancora un mutuo da estinguere. Sapendo che per comodità ci siamo trasferiti dove ha l'attività mia moglie, vorrei sapere se a questo punto in caso di separazione potrei usufruire della casa visto che io non saprei dove andare. Ed in più se io personalmente coprissi tutti i debiti della casa, avrei più possibilità di appropriarmi dell'immobile? E avendo anche un terreno edificabile intestato a me, potrebbe impugnarne metà del valore?

Gentile Pierluigi, la circostanza del trasferimento, al fine di permettere con maggiore comodità, a tua moglie, di svolgere la sua attività imprenditoriale, ti permette di partire avvantaggiato, in sede di separazione legale dei coniugi, per quanto riguarda l’attribuzione dell’abitazione familiare, tuttavia non ti garantisce nulla, in quanto le incognite processuali sono davvero numerose e complicate. 
La scelta dell’attribuzione dell’abitazione familiare è discrezionale, nel senso che il tribunale deciderà, secondo equità, in base ai seguenti elementi:

1) affidamento della figlia minorenne (si tratta dell’aspetto più importante); se tua figlia dovesse essere affidata esclusivamente a tua moglie, puoi iniziare a fare le valigie, perché quasi sicuramente l’uso dell’abitazione familiare sarà attribuito al coniuge ed a tua figlia. In caso di affidamento condiviso della ragazza ovvero di affidamento esclusivo al padre, hai ottime possibilità di ottenere l’uso dell’abitazione familiare. Deciderà il giudice, in base alle esigenze di tua figlia, sentito il parere della stessa.

2) Reddito dichiarato (attenzione: reddito indicato nella dichiarazione annuale dei redditi non percepito in nero !!!): se il tuo reddito dichiarato è superiore a quello di tua moglie, anche in questo caso, hai poche possibilità di ottenere l’uso dell’abitazione familiare.

3) Addebito di colpa della separazione: se la separazione dovesse essere attribuita al comportamento colposo di un coniuge che è venuto meno agli obblighi coniugali (obbligo di fedeltà, abbandono dei figli …), l’abitazione familiare sarà attribuita al coniuge che si è comportato correttamente (anche la ragazza sarà affidata al coniuge che si è comportato correttamente).

4) Infine, si terrà conto della circostanza del trasferimento, per maggiore comodità di tua moglie.
Indipendentemente dall’attribuzione dell’uso dell’abitazione familiare, con sentenza del Tribunale, la proprietà dell’immobile, oltre all’obbligo di pagare il mutuo, resterà a carico di entrambi i coniugi. Pagare la quota del mutuo di tua moglie, non ti permetterà di ottenere l’intera proprietà dell’immobile; se tua moglie non ha intenzione di pagare il mutuo, dovrà venderti, con atto pubblico di vendita, la sua quota del 50% dell’appartamento.

Ripeto: non confondiamo il diritto di usare l’immobile, attribuito dal giudice con sentenza, in sede di separazione, con il diritto di proprietà della casa, che resterà al 50% tra i due coniugi (il coniuge che lascerà l’abitazione dovrà continuare a pagare il 50% delle rate del mutuo, salvo cedere la sua quota di proprietà all’altro coniuge; deciderai insieme a tua moglie, dopo aver preso atto della decisione del giudice, in merito all’attribuzione dell’uso dell’abitazione familiare).  Vi consiglio, nell’interresse di entrambi, di trovare un accordo. Se il terreno edificabile è intestato soltanto a te, tua moglie non potrà avanzare nessun diritto sull’immobile stesso; tuttavia, la circostanza per cui possiedi tale bene immobile, potrebbe far lievitare l’importo dell’assegno di mantenimento, da versare mensilmente, a favore di tua moglie.

Avv. Mario Setola Per contatti: 3382011387
Studio C.so Cesare Battisti n. 145 – Cardito (NA) 
 avvocato.mariosetola@libero.it

domenica 2 marzo 2014

Berlusconi: Governo con maggioranza vera, "cambiare sistema della giustizia" no "a un'Europa della sinistra"

Berlusconi: Governo con maggioranza vera, "cambiare sistema della giustizia" no "a un'Europa della sinistra"


"Dobbiamo dare al Paese un governo vero sostenuto da una maggioranza vera in Parlamento". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi al telefono con Trecate (Novara) per l'inaugurazione di un club di Forza Italia. "Solo una vera maggioranza e con un vero governo - rimarca Berlusconi - avremmo la possibilità di fare le riforme per cambiare quell'assetto istituzionale che oggi non consente di governare". Necessario "cambiare la giustizia". "Sono stato condannato con una sentenza mostruosa". Poi attacca la Consulta: non è un organo di garanzia, non è sopra le parti ma è un organismo della sinistra, perchè gli ultimi 3 Presidenti della Repubblica hanno eletto amici di sinistra. E sull'Europa nota: "La nostra idea di Europa non è quella della sinistra europea, arroccata ai vecchi privilegi". "La nostra Europa è liberale e cristiana. Solo in una società liberale è possibile creare risorse per sostenere chi è in difficoltà. La sinistra invece -  precisa Berlusconi - confonde la solidarietà con l'assistenzialismo e trasforma gli individui in sudditi". "L'Europa non deve essere lasciata agli eredi di quei partiti e ideologie che l'hanno lacerata", conclude. 

sabato 1 marzo 2014

Ospedale Capilupi e distretto 24: L'ex Sindaco di Caivano, Pippo Papaccioli, nominato nuovo Direttore Sanitario, Irollo trasferito

Ospedale Capilupi e distretto 24: L'ex Sindaco di Caivano, Pippo Papaccioli, nominato nuovo Direttore Sanitario, Irollo trasferito 

La redazione de "Il Notiziario" augura "Buon lavoro" al nuovo direttore Sanitario 


L'ex Sindaco di Caivano
dott. Giuseppe Papaccioli
Nuovo Direttore dell'Ospedale Capilupi
nella foto con Peppino Di Capri 
La sanità caprese ha un nuovo vertice. Pippo Papaccioli è ufficialmente il nuovo direttore sanitario sia dell’ospedale Capilupi sia del distretto 24 (Capri-Anacapri). Sostituisce Alfredo Irollo, a Capri dal 2008. Irollo da domani mattina lascerà il Capilupi per essere trasferito ad altro incarico, alla direzione aziendale del Dipartimento Assistenza Ospedaliera (Dao) dell’Asl Napoli 1 Centro diretto da Rosario Lanzetta. Papaccioli proviene dal distretto 33 di Napoli, Piazza Nazionale, di cui è stato direttore sanitario. Il neo-direttore si troverà ad affrontare sicuramente le non poche problematiche che insistono sul Capilupi, a cominciare da quelle strutturali e infrastrutturali interne come la tac fuori uso da mesi e l’ascensore che in continuazione si ferma per assenza di manutenzione. Non secondaria la questione dei lavori di ampliamento dell’ospedale e di ristrutturazione della vecchia ala: i soldi c’erano, due milioni di euro erogati da un’anziana benefattrice. La donatrice, stufa di lungaggini e problemi burocratici, ha ritirato la somma inizialmente stanziata e tutto si è inesorabilmente interrotto. Il nodo più intricato da sciogliere sarà quello strettamente collegato ai tagli imposti da Regione e Asl: la spending review della sanità rischia di ridurre al minimo le ore di straordinario erogate al personale in servizio al Capilupi. Un “benvenuto” al nuovo direttore sanitario arriva dalle organizzazioni sindacali. A intervenire è, in particolare, la struttura aziendale della Cisl Fp che afferma in una nota: “Che questo cambio era nell'aria lo si era intuito dalla staticità nella quale erano cadute le due direzioni, sia sanitaria che amministrativa. Noi ci auguriamo che l'avvicendamento risponda a questioni di merito, nel senso che il nuovo direttore sanitario sia il portatore di un progetto che sia intriso di pianificazione e programmazione. Che la nuova progettualità - continua la Cisl Fp - dia la giusta dimensione al presidio ospedaliero e che vada ad integrarsi con il distretto sanitario, facendo cosi nascere quella necessaria integrazione territorio-ospedale, che dia vita a quella interdisciplinarietà tra attività specialistiche e valorizzazione e coinvolgimento di tutti gli attori a partire dai medici di famiglia, che si sviluppi ancora e di più la collaborazione con il terzo settore necessario se si vuol far nascere di nuovo e finalmente l'assistenza domiciliare integrata. La necessita di modulare/rimodulare alcuni servizi è fondamentale se si vuole evitare che ogni giorno decine di cittadini capresi si rechino in terraferma per effettuare indagini strumentali. Sia ridato al territorio caprese un servizio tac già da molto tempo dismesso”. “Se la logica dell'avvicendamento è questa, il nuovo direttore troverà nella nostra organizzazione un valido interlocutore; se invece - e ci auguriamo di no - questo avvicendamento deve solo rispondere a logiche che con la ‘salute’ niente hanno a che fare, allora no, la Cisl non ci sarà”, conclude la struttura aziendale della Cisl Fp.

A difesa dell'appartenenza dei Comuni di Casoria, Casavatore e Arzano al Tribunale di Napoli

A difesa dell'appartenenza dei Comuni di Casoria, Casavatore e Arzano al Tribunale di Napoli

di Mario Setola

Convocato a Casoria un Consiglio Comunale Straordinario il 28.02.2014, per il problema del trasferimento della città di Casoria al Tribunale di Aversa

La battaglia dei cittadini per far rimanere Casoria, Casavatore e Arzano nel Tribunale di Napoli, ha trovato, ancora una volta, pieno sostegno da parte dei nostri cittadini. Sabato 15/02 e Domenica 16/02, nel gazebo posizionato davanti l’ingresso della Villa Comunale di Casoria, è continuata la raccolta delle firme di protesta da inviare al Ministero della Giustizia. 

Numerosissimi i cittadini che hanno sottoscritto i moduli predisposti dal comitato

E forte è stata l’indignazione per i disagi causati dallo spostamento dei nostri comuni, dal Tribunale di Napoli, al Tribunale di Aversa (nella provincia di Caserta).

Anche la politica casoriana si è mossa, per tutelare gli interessi ed i diritti della cittadinanza

Su iniziativa del consigliere Comunale, il capogruppo, Salvatore Iodice, e altri 8 consiglieri, Pugliese, Orsini, Monaco, Galluccio, Cortese, Colurcio,Mileto, Bene è stato sottoscritta una richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale Straordinario, per affrontare la delicata questione del trasferimento della città nel Tribunale di Aversa. Il Presidente Stefano Ferrara, ha fissato un’apposita riunione dei capigruppo che si è tenuta lunedì 17.02.2014. Ebbene, in tale riunione, tutti i gruppi politici, all’unanimità, hanno aderito alla richiesta di indire in tempi strettissimi, la riunione dell’assise comunale cittadina. Il Consiglio Comunale Straordinario è stato fissato per venerdì 28 Febbraio 2014 alle ore 10,00, dove saranno affrontate le problematiche relative all’illogico e dannoso trasferimento dei nostri comuni nel circondario del Tribunale di Aversa, e saranno valutate le iniziative politiche da intraprendere, per chiedere al governo, nell’ambito dei poteri conferiti dall’art. 1, comma 5, della legge 14.09.2011 N°148, quei provvedimenti necessari, quegli aggiustamenti alle incongruenze create dalla assurda riforma della geografia giudiziaria. I nostri cittadini devono far sentire, con forza, la loro voce, perché la politica non può rimanere immobile dinanzi a provvedimenti iniqui ed ingiusti, per cui sono tutti invitati a partecipare al Consiglio comunale del 28.02.2014 


La Vis Juvenes realtà del territorio Frattese

La Vis Juvenes realtà del territorio Frattese

di Mario Setola


La Vis Juvenes è storicamente una delle realtà più importanti del panorama calcistico frattese. Nata infatti nel  1964, dopo 50 anni di attività, è ancora impegnata nella valorizzazione di giovani calciatori e nell’attività educativa e sociale prima che sportiva. Lo storico presidente Carminantonio Rossi, una figura nota e apprezzata da tempo nell’ambiente calcistico, da anni alleva giovani calciatori e piccoli uomini che nel corso degli anni restano legati al suo carisma e alla sua competenza rimanendo fedeli supporters delle squadre che la società imbastisce. Dopo una vita divisa tra il calcio e il comune di Frattaminore si è dedicato in pianta stabile ai giovani e così nel corso degli anni la sua attività, e la stessa scuola calcio, hanno potuto vantare esordi prestigiosi in campionati professionistici di propri allievi come ad esempio le ultime “stelline” Mirco Giacobbe, primo gol in serie B del Portogruaro, e l’under 17 Pasqualino Russo che ben sta figurando con la maglia del Pescara calcio nella categoria Allievi. Il lavoro del “ragioniere” Rossi è coadiuvato dall’aiuto costante di figure storiche della società come Mario Del Prete, Presidente onorario, sempre vicino alle squadre e primo tifoso ogni fine settimana, quando nonostante i tanti impegni non perde una gara delle proprie squadre. Naturalmente l’oliata struttura societaria ha basi solide in dirigenti presenti e solleciti nel risolvere le problematiche che via via possono nascere, tra questi la presenza costante di Alessio Direttore, una delle colonne del progetto voluto dal ragionier Rossi. Proprio lo zelo e la voglia di migliorarsi continuamente nonostante 50 anni di storia ha spinto la dirigenza della Vis Juvenes all’affiliazione al Pescara calcio. Questo infatti è il primo anno che i piccoli calciatori frattesi giocano con lo stemma del Pescara sul petto e con i colori biancoazzurri che si uniscono ai colori sociali storici. È un’opportunità ulteriore che si è voluto dare ai ragazzi per consentirne oltre che il normale processo di crescita anche qualche sbocco importante nel mondo professionistico.

Quest’anno la Vis Juvenes è impegnata in diversi campionati nella speranza che il lavoro costante di dirigenti, tecnici e collaboratori porti a sbocciare nuovi fiori da mettere all’occhiello di una società florida e consolidata. Si parte dalle categorie più piccole, che si dividono tra Frattamaggiore e Casapozzano e sono affidate ai mister Modestino Del Prete e Arturo, coadiuvati dal responsabile per le attività di piccoli amici e pulcini Giuseppe Lavino, la cui collaborazione è fondamentale per tutte le categorie. Salendo la categoria 2002/2003 è affidata a Giuseppe Landolfi, conosciuto come Pino, ex calciatore molto conosciuto sul territorio campano che già da qualche anno mette la sua esperienza al servizio dei giovani calciatori delle Juvenes. La categoria 2000/2001 partecipa a due campionati, quello provinciale con il mister Franco Del Prete, ex allenatore dell’Ortese in Eccellenza, e quella regionale con il mister Dino Pezzella, conosciuto negli ambienti calcistici come mister di giovani calciatori e preparatore atletico di squadre dilettantistiche, con l’aiuto dei dirigenti Mimmo Varavallo e Antonio Barbato entrambe le formazioni stanno ben figurando proponendosi all’attenzione di tutto il panorama regionale grazie agli ottimi risultati che stanno conseguendo. Già molti osservatori, e il Pescara stesso, hanno messo gli occhi su alcuni gioiellini del Ragionier Rossi, pronti a spiccare il volo verso altre categorie se confermeranno i progressi fin qui ottenuti. La categoria dei 1998/99 è anch’essa impegnata in due campionati, sotto la guida di Sandro Del Prete, tecnico che ha vinto con l’Ortese il campionato di promozione appena qualche anno fa, sta ben figurando in entrambi i campionati coadiuvato dall’aiuto costante del dirigente Gianni Caruso sempre disponibile nella risoluzione di ogni tipo di problematica.

Gli obiettivi che si perseguono saranno così la crescita costante di questi ragazzi sia come atleti sia nel loro percorso umano, cercando di poter cogliere ogni opportunità che il mondo calcistico gli mette a disposizione, dalle possibilità di mettersi in mostra per realtà professionistiche a quella del semplice stare insieme, costruire solidi legami d’amicizia e crescere con tranquillità lasciando il giusto spazio al divertimento ed ad una disciplina bella e coinvolgente come il calcio.