Sulla
nascita della nuova realtà, intervista all’avvocato Francesco
Stilo, il presidente del Comitato a Difesa dell’Appartenenza dei
Comuni di Casoria – Casavatore e Arzano al Tribunale di Napoli
di Mario Setola
per "il Notiziario sul web"
Perché nasce il Comitato del cittadino a difesa dell’appartenenza
al Tribunale di Napoli?
Siamo un gruppo di cittadini che ha
costituito il comitato per difendere i legittimi diritti dei
cittadini di Casoria – Casavatore e Arzano, che sono stati
trasferiti dal Tribunale di Napoli al Tribunale di Napoli
Nord-Aversa.
Ci spieghi meglio
Veda dal dopoguerra, le nostre tre
cittadinanze, hanno sempre fatto parte del Tribunale di Napoli.
All’epoca e, fino alla loro soppressione, gli uffici giudiziari
periferici erano le Preture. La Pretura di Casoria, il mandamento,
comprendeva Casoria, Casavatore e Arzano L’appartenenza con il
Tribunale di Napoli è sempre stata diretta conseguenza dell’estrema
vicinanza dei nostri territori con Napoli. Con la soppressione delle
Preture, sono state istituite, diciamo in loro sostituzione, le
sezioni distaccate del Tribunale di Napoli, fra cui quella di Casoria
Ora con la riforma Severino-Cancellieri, le sezioni distaccate sono
state soppresse. Già questo costituisce un enorme danno, perché i
territori vengono privati, dei presidi giudiziari, che, in un ambito,
come quello napoletano, costituiscono un punto di riferimento, per il
rispetto della legalità. Ma al danno si è aggiunta la beffa!
Perché, i nostri tre comuni, invece di rimanere nel nostro Tribunale
di riferimento, quello di Napoli, sono stati “trasferiti” nel
circondario del Tribunale di Napoli Nord-Aversa.
Ciò che comporta?
Comporta un danno ed un disagio per i nostri cittadini enorme! Pensi
che Aversa, dove è allocato il nuovo Tribunale, dista circa 20 Km
dai nostri territori. Così per recarsi e poi ritornare, bisogna
percorrere circa 40 Km. Ogni cittadino, per presentare un’istanza,
presenziare in una causa, per essere escusso come testimone, per una
denuncia di successione, per ottenere un’informazione, deve
percorrere 40 Km! Impiegando ore e ore! Veda, prendiamo le procedure
che devono essere effettuate per i disabili, le tutele per i minori,
per gli amministratori di sostegno, come fanno queste persone a
percorrere ogni volta 40 km? E con quali mezzi? La cosa grave è che
non vi sono collegamenti adeguati!
Con quali mezzi di trasporto si
può raggiungere il Tribunale di Napoli Nord-Aversa? Chi è anziano, è disabile, chi non ha l’auto, come fa? Ma perché le nostre cittadine sono state trasferite nel Tribunale di Napoli Nord-Aversa?
Pensi che i nostri tre comuni confinano direttamente con Napoli.
Casoria per il 40%, Arzano per il 45% e Casavatore per il 60%.
Inoltre ci sono diversi assi viari che ci collegano con Napoli
(raccordi autostradali, tangenziali, vie ordinarie), poi ci sono i
treni e i pullman. Ora, ragionevolezza e buon senso, avrebbero dovuto
far si, che i nostri territori rientrassero nel Tribunale di Napoli.
Invece, da noi, i provvedimenti, si fanno sulla carta, analizzando
solo i freddi numeri, senza rendersi conto delle realtà
territoriali, dei danni e dei disagi, che comportano certe misure
comportano!
E il risparmio delle spese, la spending review?
In uno
stato civile, non si tagliano le spese per un comparto, quello della
giustizia, che già non funziona. Anzi vanno impiegate più risorse.
Con l’accorpamento delle sezioni distaccate ai Tribunali, si è
avuto un risparmio di poche decine di milioni, a fronte di disagi
enormi. Ma la spending review, non deve essere e non può essere
fatta tutta in danno dei cittadini, che vedono aumentare i loro
costi, i loro disagi, insomma che vedono negarsi il diritto ad una
giustizia che deve essere accessibile a tutti. Non una giustizia per
le persone agiate.
Come si risolve il problema?
La Legge con la quale
è stata ridisegnata la mappa delle circoscrizioni giudiziarie,
concede al Ministero della Giustizia due anni, per emettere quei
provvedimenti, quegli aggiustamenti, diciamo, che si rendono
necessari. Ciò senza il passaggio parlamentare, per la Camera ed il
Senato. I cittadini di Casoria, Casavatore ed Arzano, chiedono, con
forza al Ministero di emanare un provvedimento correttivo, e di
reinserire i nostri Comuni nel circondario (territorio) del Tribunale
di Napoli.
Quali iniziative sono state intraprese?
Abbiamo messo in
campo una raccolta di firme, con gazebo informativi, nei tre Comuni.
Abbiamo sollecitato l’intervento delle tre Amministrazioni
Comunali, per ottenere dei deliberati da inviare al Ministero della
Giustizia. A breve saranno tenuti del consigli Comunali Straordinari
a Casoria e Casavatore, solo su questa problematica, dopo anche ad
Arzano. Abbiamo un punto info al 081.7577390 – una Pagina Facebook
– Comitato Difesa dei Cittadini. Invitiamo tutti i cittadini a
partecipare, perché restare nel tribunale di Napoli è un nostro
diritto!