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giovedì 13 febbraio 2014

Napoli: Intervista all'Avvocato Francesco Stilo

Sulla nascita della nuova realtà, intervista all’avvocato Francesco Stilo, il presidente del Comitato a Difesa dell’Appartenenza dei Comuni di Casoria – Casavatore e Arzano al Tribunale di Napoli 

di Mario Setola
per "il Notiziario sul web"

Perché nasce il Comitato del cittadino a difesa dell’appartenenza al Tribunale di Napoli? 

Siamo un gruppo di cittadini che ha costituito il comitato per difendere i legittimi diritti dei cittadini di Casoria – Casavatore e Arzano, che sono stati trasferiti dal Tribunale di Napoli al Tribunale di Napoli Nord-Aversa. 

Ci spieghi meglio 

Veda dal dopoguerra, le nostre tre cittadinanze, hanno sempre fatto parte del Tribunale di Napoli. All’epoca e, fino alla loro soppressione, gli uffici giudiziari periferici erano le Preture. La Pretura di Casoria, il mandamento, comprendeva Casoria, Casavatore e Arzano L’appartenenza con il Tribunale di Napoli è sempre stata diretta conseguenza dell’estrema vicinanza dei nostri territori con Napoli. Con la soppressione delle Preture, sono state istituite, diciamo in loro sostituzione, le sezioni distaccate del Tribunale di Napoli, fra cui quella di Casoria Ora con la riforma Severino-Cancellieri, le sezioni distaccate sono state soppresse. Già questo costituisce un enorme danno, perché i territori vengono privati, dei presidi giudiziari, che, in un ambito, come quello napoletano, costituiscono un punto di riferimento, per il rispetto della legalità. Ma al danno si è aggiunta la beffa! Perché, i nostri tre comuni, invece di rimanere nel nostro Tribunale di riferimento, quello di Napoli, sono stati “trasferiti” nel circondario del Tribunale di Napoli Nord-Aversa. 

Ciò che comporta? 

Comporta un danno ed un disagio per i nostri cittadini enorme! Pensi che Aversa, dove è allocato il nuovo Tribunale, dista circa 20 Km dai nostri territori. Così per recarsi e poi ritornare, bisogna percorrere circa 40 Km. Ogni cittadino, per presentare un’istanza, presenziare in una causa, per essere escusso come testimone, per una denuncia di successione, per ottenere un’informazione, deve percorrere 40 Km! Impiegando ore e ore! Veda, prendiamo le procedure che devono essere effettuate per i disabili, le tutele per i minori, per gli amministratori di sostegno, come fanno queste persone a percorrere ogni volta 40 km? E con quali mezzi? La cosa grave è che non vi sono collegamenti adeguati! 

Con quali mezzi di trasporto si può raggiungere il Tribunale di Napoli Nord-Aversa? Chi è anziano, è disabile, chi non ha l’auto, come fa? Ma perché le nostre cittadine sono state trasferite nel Tribunale di Napoli Nord-Aversa?

Pensi che i nostri tre comuni confinano direttamente con Napoli. Casoria per il 40%, Arzano per il 45% e Casavatore per il 60%. Inoltre ci sono diversi assi viari che ci collegano con Napoli (raccordi autostradali, tangenziali, vie ordinarie), poi ci sono i treni e i pullman. Ora, ragionevolezza e buon senso, avrebbero dovuto far si, che i nostri territori rientrassero nel Tribunale di Napoli. Invece, da noi, i provvedimenti, si fanno sulla carta, analizzando solo i freddi numeri, senza rendersi conto delle realtà territoriali, dei danni e dei disagi, che comportano certe misure comportano! 

E il risparmio delle spese, la spending review? 

In uno stato civile, non si tagliano le spese per un comparto, quello della giustizia, che già non funziona. Anzi vanno impiegate più risorse. Con l’accorpamento delle sezioni distaccate ai Tribunali, si è avuto un risparmio di poche decine di milioni, a fronte di disagi enormi. Ma la spending review, non deve essere e non può essere fatta tutta in danno dei cittadini, che vedono aumentare i loro costi, i loro disagi, insomma che vedono negarsi il diritto ad una giustizia che deve essere accessibile a tutti. Non una giustizia per le persone agiate. 

Come si risolve il problema? 

La Legge con la quale è stata ridisegnata la mappa delle circoscrizioni giudiziarie, concede al Ministero della Giustizia due anni, per emettere quei provvedimenti, quegli aggiustamenti, diciamo, che si rendono necessari. Ciò senza il passaggio parlamentare, per la Camera ed il Senato. I cittadini di Casoria, Casavatore ed Arzano, chiedono, con forza al Ministero di emanare un provvedimento correttivo, e di reinserire i nostri Comuni nel circondario (territorio) del Tribunale di Napoli. 

Quali iniziative sono state intraprese? 

Abbiamo messo in campo una raccolta di firme, con gazebo informativi, nei tre Comuni. Abbiamo sollecitato l’intervento delle tre Amministrazioni Comunali, per ottenere dei deliberati da inviare al Ministero della Giustizia. A breve saranno tenuti del consigli Comunali Straordinari a Casoria e Casavatore, solo su questa problematica, dopo anche ad Arzano. Abbiamo un punto info al 081.7577390 – una Pagina Facebook – Comitato Difesa dei Cittadini. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare, perché restare nel tribunale di Napoli è un nostro diritto! 

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