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martedì 6 agosto 2013

Politica. Marcianise (Ce). Biagino Tartaglione (PDL): Ambito C5, altra occasione da non sciupare

Politica. Marcianise (Ce). Biagino Tartaglione (PDL): Ambito C5, altre occasione da non sciupare 


Biagino Tartaglione
Consigliere Comunale (PDL)
Marcianise (Ce) 

Per metà settembre il nostro comune potrebbe assumere un ruolo di primaria importanza, quello di capo fila nella realizzazione di "Ambito C5". Esso costituisce un importante volano di crescita nel settore dei servizi sociali grazie agli stanziamenti deliberati dalla Regione Campania. Capodrise, Portico di Caserta, Recale, Macerata Campania e San Marco Evangelista, già si sono "amministrativamente" attrezzati, con il loro programma, riconoscendo da subito il ruolo principale della nostra città. Il programma elettorale della nostra coalizione - continua Biagino Tartaglione - era ed è al riguardo quello di prestare la massima attenzione alle classi più deboli ed in modo particolare agli anziani non autosufficienti e alle famiglie con particolari carichi di cure. Oggi noi grazie all'Ambito avremo una possibilità concreta di operare a favore di queste fasce di popolazione meno fortunate e di dare risposte concrete grazie ai fondi disponibili. Si tratta solo di essere operativi. Non si può e non si deve - conclude Biagino Tartaglione - giocare sulla pelle della gente. Si deve quindi intavolare subito un tavolo con gli altri comuni interessati alla realizzazione di tale ambito territoriale per programmare le linee di intervento da seguire per noi ed utilizzare i finanziamenti disponibili. Quindi un'importante occasione di crescita nel settore socio sanitario. Il Pdl, lancia quindi, un fortissimo messaggio ai propri alleati affinchè ognuno faccia la propria parte per non sciupare tale occasione. Al più presto bisogna predisporre un piano di zona, discutere con gli altri comuni appartenenti all'Ambito C5 e partire con tutti gli atti dovuti. Se necessario il Comune di Marcianise si attivi subito anche presso la Regione Campania per una proroga dei termini previsti dalla delibera al riguardo, dando modo anche a questa amministrazione di potersi ricomporre secondo il mandato ricevuto dalla cittadinanza. 

lunedì 5 agosto 2013

Politica: Schifani e Brunetta dal Capo dello Stato

Politica: Schifani e Brunetta dal Capo dello Stato. Berlusconi: Sono innocente "Non mollo"


I Capigruppo del Popolo della Libertà, al Senato e alla Camera, Schifani e Brunetta, sono arrivati al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Tema del colloquio cercare con il Capo dello Stato una soluzione al probabile allontanamento di Berlusconi dalla politica attiva dopo la condanna definitiva. Condanna, per detta di gran parte della politica italiana di parte. Intanto, rimbombano come tuoni d'autunno, le pesanti e dure parole del Leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi: "Non mollo, sono innocente". E in piazza a milioni e milioni di sostenitori aggiunge: "Vi devo dire, guardandovi negli occhi come ho fatto con i giudici, che io sono innocente". "La sentenza mi punisce indebitamente". E ancora: "Nessuno ci può dire che siamo degli irresponsabili, perchè abbiamo detto chiaro e tondo che il governo deve andare avanti e approvare i provvedimenti economici". "Io sono qui, io resto qui, io non mollo". Negli anni che mi restano - conclude il Leader del Popolo della Libertà, Berlusconi - continuerò a combattere la nostra battaglia per la democrazia e la libertà". 

venerdì 2 agosto 2013

Politica: Processo Mediaset - Esclusiva - l'On.Le Lara Comi interviene sul nostro Portale

Politica: Processo Mediaset - Esclusiva - l'On.Le Lara Comi interviene sul nostro Portale


a cura di Gaetano Daniele


On.Le Comi, Processo Mediaset, il Leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi, Partito in cui milita, è stato condannato per frode fiscale, quale il suo punto di vista?

On.Le Lara Comi
Europarlamentare 

<<Una brutta pagina per l'Italia e per il Pdl, Berlusconi è stato eliminato attraverso un procedimento giudiziario visto che con il voto non si riusciva a batterlo. Ma reagiremo con forza, non staremo passivamente a subire gli eventi, la rinascita di Forza Italia è un primo, preciso segnale che la battaglia per la libertà continua. Sul caso specifico non c'era prova del reato, come nel caso Ruby. Ed è sconcertante che venga condannato un cittadino senza che sia provato il reato che avrebbe commesso. Del resto Berlusconi dal 1994 si dedica interamente alla politica e non si occupa più della gestione delle sue società. Berlusconi, da quando è "sceso in campo", ha subito un attacco giudiziario senza precedenti, 2700 udienze, 34 processi. Per il caso Mediaset si stima siano stati spesi 20 milioni di euro. La riforma della giustizia è ormai urgente, lo ha finalmente detto anche il Capo dello Stato. Ci sono almeno 4 milioni di processi civili pendenti, altri svariati milioni (i numeri oscillano tra 1,5 e oltre 3 milioni) costituiscono l'arretrato nell'ambito penale. Non c'è chiarezza del diritto a causa di decisioni dei giudici spesso contraddittorie. I tempi dei processi sono infiniti salvo diventare improvvisamente da guinness dei primati in determinati casi, come nel processo Mediaset. La capienza delle carceri nei 206 istituti penitenziari è di 66 mila posti per 47 mila disponibili, secondo i dati forniti dal ministero della Giustizia. Serve una "giustizia giusta" per tutelare i cittadini e non politicizzata, di certo non aiuta la divisione in correnti tra magistrati, anomalia tutta italiana. Ecco perchè firmerò i Referendum radicali in materia di giustizia, iniziativa su cui il Popolo della Libertà sta attivando una mobilitazione. A cominciare dai quesiti sulla responsabilità civile dei magistrati, separazione delle carriere, abuso della carcerazione preventiva, limitazione degli incarichi extragiudiziari dei magistrati. Punti che erano stati indicati nel programma elettorale del Pdl per le elezioni politiche dello scorso febbraio e dunque perfettamente coincidenti.>>. 

On.Le Comi, problema immigrazione, ancora morti dalle coste Libiche. Il Segretario del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, apre ad una collaborazione tra i due Paesi: Italia-Libia, Lei condivide? 

<<Dalla Libia c'è un flusso migratorio drammatico, pilotato da organizzazioni criminali, come ha affermato il ministro, Emma Bonino. C'è allora un duplice obiettivo: da una parte quello di contrastare l'immigrazione clandestina che in Italia è un reato penale e dall'altra garantire il rispetto dei diritti umani ed evitare le tragedie del mare. Credo che il proposito di rafforzare la collaborazione già in atto tra i due Paesi e la volontà di proseguire i rapporti bilaterali sia la strada giusta. Sul tema della clandestinità si fa spesso della demagogia. E' innegabile che il fenomeno incida dal punto di vista della sicurezza, in particolare nelle grandi città, tutte le statistiche dimostrano che chi è entrato irregolarmente nel nostro Paese tende a delinquere più dello straniero che invece vi è entrato regolarmente e ha un normale contratto di lavoro. Naturalmente ci sono delle eccezioni ed è sbagliato fare di tutta un'erba un fascio, ma le cronache ci raccontano spesso di clandestini (stimati in mezzo milione in Italia) che nascondono la propria identità dietro a molteplici alias e commettono reati predatori che destano allarme sociale>>. 

On.Le Comi, disoccupazione, l'Italia è in recessione, le percentuali fanno rabbrividire la pelle, quale la sua ricetta?

<<Non esiste la bacchetta magica per risolvere i problemi italiani. Ma è positivo che il governo abbia recepito alcune indicazioni della ricetta economica del Popolo della Libertà. A cominciare dall'avvio della prima tranche di pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese che ammontano a 90-100 miliardi di euro; lo stop al pagamento dell'Imu sulla prima casa e all'aumento di un punto dell'Iva; la detassazione del lavoro dei giovani e il piano di privatizzazioni annunciato per il prossimo autunno dal Premier Letta. A livello europeo l'Italia ha "strappato" un miliardo e mezzo per il fondo di garanzia per i giovani, un risultato positivo vista la situazione drammatica dell'occupazione. La Youth guarantee ha l'obiettivo che tutti i giovani di età inferiore a 25 anni riceveranno un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale. Si tratta di una misura di politica sociale, ma non è progettata per creare nuovi posti di lavoro. La disoccupazione giovanile, che costa ogni anno all'Europa 100 miliardi, va affrontata a livello europeo con strumenti che favoriscano le assunzioni come quelli individuati dai giovani del Partito Popolare Europeo che ha recentemente presentato un pacchetto di proposte in tre punti e che ho sottoscritto. Ovvero una riduzione delle imposte per le aziende che impieghino under 30; colmare il divario tra istruzione superiore e mercato del lavoro prevedendo apprendistati e tirocini come parte integrante del Curriculum di tutti gli studi e relativi corsi; spingere i giovani all'autoimprenditorialità garantendo il sostegno alle start-up con venture capital e attraverso incubatori di imprese sul modello americano>>

Sentenza Mediaset, Berlusconi scrive alla nostra redazione: "Sentenza di parte"

Sentenza Mediaset, Silvio Berlusconi scrive alla nostra redazione: "Sentenza ingiusta e di parte"


Senatore Silvio Berlusconi
Leader Politico (Popolo della Libertà)

Ringrazio innanzitutto i miei figli che in questa occasione mi hanno sempre circondato di cuore e di amore. Ringrazio i miei difensori che hanno illustrato le mie ragioni. Ringrazio di cuore tutti gli amici del Popolo della Libertà che mi sono sempre stati vicini manifestandomi stima e affetto. Ringrazio di cuore tutti gli italiani che mi hanno sostenuto e che mi hanno addirittura sommerso con migliaia di messaggi di apprezzamento e di auguri. La sentenza Mediaset mi conferma nell'opinione che una parte della Magistratura italiana, nel nostro Paese-Italia sia diventata un soggetto irresponsabile, una variabile incontrollabile ed incontrollata, che è assurta da "ordine dello Stato" (con magistrati non eletti dal Popolo ma selezionati attraverso un concorso come tutti i funzionari pubblici) a un vero e proprio "Potere dello Stato". Questo nuovo ed illimitato potere dello Stato ha condizionato permanentemente la vita politica italiana, dalle inchieste di tangentopoli fino ad oggi. 

Dal 92 al 93 il corso della vita politica è stato letteralmente condizionato dall'azione fuorviante di una parte della Magistratura che ha preteso di assurgere ad un ruolo di rinnovamento morale in nome di una presunta rivoluzione etica, mettendo fuori gioco con i loro leader, i 5 partiti democratici che avevano governato l'Italia per oltre mezzo secolo e che, nonostante alcune ombre, avevano comunque assicurato il benessere e difeso la libertà e la democrazia dalla minaccia del comunismo. Si credeva cosi di aver assicurato alla sinistra la presa e il mantenimento definitivo del potere. Ma uno sconosciuto signore, certo Silvio Berlusconi, scese in campo per contrastare il passo al partito comunista e in due mesi vinse le elezioni, ottenendo il governo del Paese. Da quel momento si scatenò contro di lui una azione ininterrotta della magistratura che nel 94 fece cadere il governo, tramite un'accusa di corruzione cui seguì una assoluzione con formula piena, una azione che si sviluppò con oltre 50 processi di cui 41 conclusi senza essere riusciti a raggiungere una condanna. 

Ma questo ormai lo sanno tutti. Invece per quanto riguarda ciò che è accaduto alla mia persona, e solo dopo la mia decisione di occuparmi della cosa pubblica, nessuno può comprenderlo. Nessuno può comprendere la carica di vera e propria violenza che mi è stata riservata in seguito a una serie incredibile di accuse e di processi che non hanno alcun fondamento nella realtà: un vero e proprio accanimento giudiziario che non ha eguali nel mondo civile. E anche negli ultimi giorni sono rimasto allibito nel leggere assolute falsità sui giornali che sostengono la sinistra. Io non sono mai stato socio occulto di alcuno, non ho ideato mia alcun sistema di frode fiscale, nella storia Mediaset non esiste alcuna falsa fattura, cosi come non esiste alcun fondo occulto all'estero che riguardi me e la mia famiglia. 

Viviamo davvero in un Paese in cui la maggior parte dei reati e dei crimini non vengono neppure perseguiti. Un Paese che non sa essere giusto, soprattutto verso i cittadini onesti e verso tutti coloro che, come me, hanno sempre compiuto il proprio dovere, nel lavoro così come nella vita pubblica. Io sono fiero di aver creato con le mie sole capacità un grande gruppo imprenditoriale, che ha dato lavoro a migliaia di collaboratori, avendo l'orgoglio di non aver mai, in decenni di attività, licenziato uno solo dei collaboratori delle mie aziende. Sono fiero di aver contribuito alla ricchezza dell'intero Paese, versando allo Stato miliardi e miliardi di euro, di imposte ed offrendo con le mie televisioni non solo uno strumento di crescita per le aziende italiane, ma anche una maggiore libertà e pluralità al mondo dell'informazione. 

Quando ho deciso di occuparmi della cosa pubblica, cercando di chiamare all'impegno pubblico le energie migliori della società civile, ho dato un contributo alla modernizzazione del nostro Paese e ho messo tutte le mie forze nel tentativo di realizzare una rivoluzione liberale che non si è completamente adempiuta per le insuperabili resistenze dei partiti alleati ed anche perchè tante sono in Italia le resistenze e gli ostacoli al cambiamento. Sono anche sicuro di aver rappresentato al meglio l'Italia nel mondo, facendo in modo che divenisse protagonista e non subalterna alle grandi potenze mondiali, tutelando sempre i nostri interessi e la nostra dignità. In cambio di tutto ciò, in cambio dell'impegno che ho profuso nel corso di questi vent'anni a favore del mio Paese, giunto ormai quasi al termine della mia vita attiva, ricevo in premio delle accuse e una sentenza fondata sul nulla assoluto, che mi toglie addirittura la mia libertà personale e i miei diritti politici. 

E' così che l'Italia riconosce i sacrifici e l'impegno dei suoi cittadini migliori? E' questa l'Italia che amiamo? E' questa l'Italia che vogliamo? No di certo. Per queste ragioni dobbiamo continuare la nostra battaglia di libertà restando in campo e chiamando con noi in campo, ad interessarsi del nostro comune destino, i giovani migliori e le energie migliori del mondo dell'imprenditoria, delle professioni e del lavoro. Insieme a loro rimetteremo in campo Forza Italia e chiederemo agli italiani di darci quella maggioranza che è indispensabile per modernizzare il Paese, per fare le riforme a partire dalla più indispensabile di tutte che è la riforma della giustizia per non essere più un Paese sottoposto ad un esercito assolutamente arbitrario del più terribile dei poteri: quello di privare un cittadino della sua libertà. 

Dal male dobbiamo saper far uscire un bene. Che i miei più di 50 processi e questa sentenza facciano aprire gli occhi a quegli italiani che sino ad ora non sono stati consapevoli della realtà del Paese, ed hanno sprecato il loro voto o addirittura non hanno votato. 

Tutti insieme se sapremo davvero stare insieme, recupereremo la vera libertà, per noi e per i nostri figli. Viva l'Italia! Viva Forza Italia!

Con affetto
Silvio Berlusconi 

giovedì 1 agosto 2013

Mediaset: Attesa per oggi la sentenza

Mediaset: Attesa per oggi la sentenza. Ghedini: Manca prova contro Berlusconi 


Avv. Niccolò Ghedini

E' attesa per oggi pomeriggio la sentenza della Cassazione sui diritti Tv Mediaset (Sia in primo grado e sia in Appello, Berlusconi è stato condannato per frode fiscale). Quanto lo si apprende da fonti della Cassazione. Accuse senza fondamento alcuno. Stamane, a partire dalle 12, il collegio giudicante tornerà a riunirsi in Camera di consiglio dopo aver tenuto una breve udienza, alle 10, per altre cause già fissate. Il Pg della Cassazione ha chiesto la conferma della condanna di Berlusconi a 4 anni e la riduzione dell'interdizione dai pubblici uffici da 5 a 3 anni. Ghedini, avvocato di Silvio Berlusconi, nega l'esistenza, appunto, di una prova della colpevolezza del suo assistito parlando in Cassazione sul Processo Mediaset. "Manca nel tessuto della sentenza un elemento probatorio che Berlusconi possa aver partecipato al reato proprio", e contesta fortemente le affermazioni del Pg Mura: "Ha detto che per Berlusconi ci sarebbero state attività ulteriori oltre la fatturazione". Si aspettava delle integrazioni rispetto all'Appello, ma "non ci sono state perchè non ci sono attività ulteriori oltre la fatturazione", e nota: "Ci sono sentenze della Cassazione che hanno detto che Berlusconi non gestiva le aziende". 

lunedì 29 luglio 2013

Nubifragio: "31 migranti annegati davanti a Coste Libia". Alfano: "Basta morti da Coste Libiche"

Nubifragio: "31 migranti annegati davanti a Coste Libiche". Alfano: "Basta morti da Coste Libiche"


Angelino Alfano
Ministro dell'Interno
(Segretario Popolo della Libertà)

Trentuno profughi, fra cui 9 donne, sono morti durante un nubifragio avvenuto lo scorso venerdì davanti alle Coste Libiche. Lo hanno riferito i 22 superstiti giunti nell'isola di Lampedusa. Provenienti da Nigeria, Gambia, Benin e Senegal, hanno raccontato che la tragedia è avvenuta a causa del rovesciamento del gommone su cui navigavano e che trasportava 53 persone. Oltre ai 22 superstiti al nubifragio, sono giunti a Lampedusa nelle ultime 24 ore più di 450 migranti. Sul caso è intervenuto il Ministro dell'Interno nonchè Segretario del Popolo della Libertà, Angelino Alfano:, che nota: "I morti al largo delle Coste Libiche e il terribile racconto dei superstiti rimarcano la necessità di una collaborazione reale tra i Paesi, per impedire il susseguirsi di questi tragici accadimenti". Bisogna "fermare i mercanti di morte". L'Italia anche in questa occasione - continua Alfano - si è distinta come Paese dell'accoglienza, intercettando la telefonata di richiesta d'aiuto e soccorrendo i superstiti".

Irpinia: Bus cade da viadotto, inevitabile la tragedia, 39 i morti

Irpinia: Bus cade da viadotto, inevitabile la tragedia, 39 i morti


Il mezzo è precipitato per 30 metri



Un Pullman della ditta Mondotravel è precipitato da un viadotto dell'Autostrada A16 Napoli-Canosa, da un'altezza di 30 metri, tra Monteforte Irpino e Baiano, nell'Avellinese. Il Pullman che viaggiava a velocità regolare avrebbe subito lo scoppio di un pneumatico o un guasto ai freni. Stando ad una prima stima, ci sarebbero almeno 39 morti. Tra le vittime anche l'autista. Estratte vive dalle lamiere una decina di persone. Sul posto stanno operando per i soccorsi Polizia Stradale e Vigili del Fuoco. La zona particolarmente impervia, riferiscono i Vigili del Fuoco, rende difficili le operazioni. L'autobus, prima di precipitare, ha travolto circa 15 vetture. A bordo del Pullman circa 50 passeggeri, che rientravano da una gita. Purtroppo, inevitabile la tragedia.