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domenica 7 febbraio 2016

UN GIALLO NEL PD Guardate chi va a votare alle primarie dem / Foto

Primarie Pd a Milano, decine di cinesi in coda: non sanno l'italiano ma votano per Sala




C'era un cinese in coda. Anzi cento e più. Le primarie del Pd a Milano riservano una sorpresa a mandorla: nel primo giorno di urne aperte, in sole 9 sezioni, sono state 7.750 le persone che hanno scelto un candidato sindaco tra Giuseppe Sala, Francesca Balzani, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta. Di quelle 7.750 persone, il 4% sono stati stranieri e la maggior parte di loro sono cinesi. 

I cinesi tutti per Sala - Hanno votato quasi tutti in blocco per l'ex mister Expo Sala, con tanto di appello in mandarino sul sito huarenjie.com a scegliere l'ex manager per cui tifa Renzi. Lui, al seggio, ha sdrammatizzato ("Qui ne vedo solo due") ma in quasi tutti i circoli aperti l'affluenza orientale è stata decisamente maggiore del previsto. Arrivano in gruppo, qualcuno parla italiano ma molti hanno bisogno anche del traduttore, però vogliono votare e sanno perfettamente per chi. "Molti volevano entrare in cabina in tre o in quattro alla volta. Li ho dovuti fermare e li ho obbligati a entrare uno per uno. Va bene la scusa della lingua, ma così no", si è lamentato all'HuffingtonPost il presidente del seggio di viale Monza Carlo Bonaconsa. Qualche cinese di seconda generazione argomenta un po' la propria scelta: "Sala va bene per il nostro popolo, mia figlia lo ha incontrato e ha detto che è la persona giusta".

Caivano (Na): Intervista all'Amministratore del blog Gaetano Daniele

Caivano (Na): Intervista all'Amministratore del blog il Notiziario sul web Gaetano Daniele


di Angela Bechis


Gaetano Daniele
Amministratore il Notiziario sul web

Assessori che sbattono la porta, consiglieri comunali che passano da una lista all'altra, consiglio comunale deserto per mancanza di numero legale, cosa sta succedendo a Caivano?

Il Sindaco Monopoli, sta raccogliendo i frutti di quello che ha seminato. Nonostante abbia aggregato alla sua squadra un CapoStaff, che pesa alle casse comunali circa 50 mila euro per l'intero mandato. 

Secondo lei perchè?

Il Sindaco Monopoli, si sta affidando, almeno credo, conoscendolo bene, a personaggi che di politica non ne capiscono nulla. Netti incompetenti. Lo dimostra il fatto che, mentre non si fa assolutamente politica, e mentre si cerca disperatamente di formare la nuova Giunta, la cosiddetta Fase 2, quindi palesi le incomprensioni all'interno della maggioranza, ma soprattutto all'interno del suo stesso partito, Forza Italia, con le ultimissime dichiarazioni del consigliere comunale Lorenzo Frezza, che in un certo senso critica la sua stessa maggioranza, e come appunto ricordava lei nella prima domanda, assessori che sbattono la porta, dimissioni del vicesindaco Bellastella, dimissioni dell'ex. assessore de La Svolta Sorrentino, dimissioni tra l'altro volute dalla lista per dare spazio a nuovi rappresentanti, mentre accade tutto ciò, sulla pagina facebook del sindaco, gestita da altri, almeno credo, cosa compare? questo: "Mi hanno sorpreso per la disponibilità e per il senso di responsabilità dimostrato verso la città. Lo dico con orgoglio: non tutti i sindaci possono vantare una squadra composta da persone pronte a garantire al primo cittadino la facoltà di sentirsi libero di attuare le decisioni che ritiene migliori al fine di garantire un governo locale sempre più efficiente. E' una questione di mentalità. E le parole che ho ascoltato ieri sera dai miei consiglieri rappresentano un segnale importante. Sta cambiando la mentalità dove i consiglieri ragionano valutando ogni ipotesi anteponendo gli interessi collettivi a quelli del singolo orticello. E per Caivano è una novità. Prenderemo insieme la decisione migliore per aprire la "fase 2" lasciando i "gufi" sul marciapiede mentre noi continueremo, ancora con maggiore efficienza e determinazione, a lavorare per la nostra collettività. Garantendo legalità e sviluppo. Ho recepito le indicazioni e la prossima settimana scioglierò la riserva". ‪#‎tuttaunaltrastoria‬. Insomma, tutto il contrario di quanto sta accadendo nella vita reale. 

Quindi un totale controsenso....

Si. C'è poco da interpretare, i fatti dicono questo. E nonostante ciò, come ricordavo in un mio ultimo Post, sui vari blog, e sui vari social network collegati al Sindaco Monopoli, viene riportato l'esatto contrario. Se aggregare un Capo di Staff dove costa all'Ente circa 50 mila euro a quinquennio, significa riportare l'esatto contrario di quanto accade all'interno della vita politica corrente, faccio una battuta, questo lavoro poteva farlo chiunque, e a gratis. 

Ci sembra che anche lei ha avuto un disguido con l'attuale Sindaco Monopoli....

Assolutamente mai avuto disguidi con il Sindaco Monopoli. E' un caro amico, una persona perbene, e, come ricordavo poc'anzi, è stato solo manipolato da certi personaggi che lasciano il tempo che trovano. Se si riferisce al messaggio strettamente privato che pubblicò sulla sua pagina facebook, conoscendo bene Monopoli, posso assicurarle che quella mossa bassissima, non è assolutamente opera sua. Quel gesto, almeno credo, fu un colpo basso usato da chi gli gestisce la sua pagina facebook, un colpo basso per fare terra bruciata intorno a Monopoli e primeggiare, dalle mie parti si dice: fare il gallo sulla spazzatura, approfittando, a mio avviso, anche dell'incompetenza e dell'inesperienza del sindaco Monopoli, e ci è riuscito. 

E se si sbaglia? E se fu proprio Monopoli?

Non credo. L'amico Monopoli ha una morale e dei principi, non può essere caduto cosi in basso. Però, siamo sotto al cielo, tutto può essere. Dopo queste mie dichiarazioni, se dovessi leggere di conferme firmate di suo pugno, allora mi dovrò ricredere. 

Cosa si sente di dire all'attuale Sindaco Monopoli?

Che deve fare politica, quella che lui vuole per il Paese, e non fossilizzarsi su strane strategie dettategli da incompetenti. Monopoli di idee per il Pese ne ha, le metta in campo, e sciolga questo nodo. In politica se si vuole governare, bisogna anche qualche volta cedere alle logiche partitiche. La politica non è una sfida personale. Ovviamente, quando parlo di logiche politiche intendo quelle non "ad personam" e che mettono in primo piano le esigenze dei caivanesi.  

sabato 6 febbraio 2016

Diocesi di Aversa Sabato 13 febbraio corso di Formazione organizzato dall'OdG Campania e l'Associazione giornalisti Terra di Lavoro

Diocesi di Aversa Sabato 13 febbraio corso di Formazione organizzato dall'OdG Campania e l'Associazione giornalisti Terra di Lavoro


di Gaetano Daniele



Sabato 13 febbraio, la diocesi di Aversa ospita un Corso di Formazione organizzato con l’OdG Campania e l’Associazione Giornalisti Terra di Lavoro. Tra gli interventi: Mons. Spinillo, il Prof. Giustiniani e i giornalisti Luigi Ferraiuolo e Ottavio Lucarelli


L’Ordine dei Giornalisti della Campania, in collaborazione con l’Associazione Giornalisti Terra di Lavoro e l’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Aversa, ha organizzato il Corso di Formazione per Giornalisti “Comunicazione e Misericordia per promuovere la cultura dell’incontro”. Il corso di aggiornamento professionale si terrà sabato 13 febbraio 2016, dalle 9:00 alle 13:00, nel Salone della Curia Vescovile di Aversa (Via Santa Maria a Piazza n. 49). La partecipazione all’evento garantirà l’acquisizione di 4 crediti formativi.

L’incontro di riflessione e confronto vedrà la partecipazione di Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa; del Prof. Pasquale Giustiniani, Ordinario di Filosofia teoretica e di Bioetica nella Facoltà di teologia dell’Italia Meridionale; di Luigi Ferraiuolo, Giornalista di Tv2000. A moderare l’evento saranno Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine del Giornalisti della Campania; Domenico Falco, Consigliere dell’Ordine del Giornalisti della Campania; Riccardo Stravino, Consigliere Nazionale dell’Ordine del Giornalisti.

Con la Celebrazione del Giubileo Straordinario della Misericordia, Papa Francesco ha inteso centrare il tema della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sulle sinergie profonde tra comunicazione e misericordia (“un incontro fecondo”). La comunicazione, dunque, è da inquadrare come un momento costitutivo nella promozione della cultura dell’incontro e “può aprire uno spazio per il dialogo, per la comprensione reciproca e la riconciliazione”, permettendo che in tal modo “fioriscano incontri umani fecondi”.  In un momento in cui la nostra attenzione è spesso rivolta alla natura giudicante dei commenti sui social network, il tema si concentra sul potere di parole e gesti per superare le incomprensioni, per guarire le memorie, per costruire la pace e l’armonia. Creare ponti, afferma il Santo Padre, favorisce l’incontro e l’inclusione: ecco perché bisogna essere coraggiosi ed essere "per", comunicare in positivo, evitare il sensazionalismo e saper ascoltare, aspetto non scontato per chi è abituato a parlare.

Il Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali viene tradizionalmente pubblicato in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti (24 gennaio), mentre la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, l’unica giornata mondiale stabilita dal Concilio Vaticano II (“ Inter Mirifica ”, 1963), viene celebrata in molti paesi, su raccomandazione dei vescovi del mondo, la Domenica che precede la Pentecoste (nel 2016, l’8 maggio). 

Multe, Equitalia sempre più spietata Nuovo metodo crudele di riscossione

Equitalia usa le maniere forti: niente raccomandata, ecco il nuovo trucchetto




Equitalia torna cattiva e dichiara guerra ai "furbetti" della raccomandata. L'ente di riscossione, stanco di veder rimbalzare le proprie cartelle tra raccomandate rifiutate e avvisi ignorati, che ritardano i tempi di recupero del credito, ha messo in campo una nuova implacabile strategia: l'affissione della cartella all'albo pretorio della casa comunale.

Come spiega Il Giorno Equitalia, pressata dal governo, che cerca di fare cassa, ha deciso per le maniere forti. Visto che la ripresa economica non si vede, è ripartita la caccia al recupero del credito. Senza nessuna violazione da parte dell' agenzia, ma semplicemente "forzando" il sistema legislativo esistente. Mentre prima Equitalia mandava la cartella esattoriale con raccomandata via posta ordinaria (nonostante debba essere recapitata da un ufficiale giudiziario, che però costa molto di più all' ente), ora spedisce sempre una raccomandata, ma con dentro un avviso. «Caro contribuente, siccome l' ufficiale giudiziario non ti ha trovato a casa e non ti ha potuto recapitare la cartella, l' abbiamo affissa nell'albo pretorio del Comune».

In pratica, mentre prima si poteva "prendere tempo" rifiutando la raccomandata, adesso la medesima cartella si considera notificata. 

L'intervista - Capuozzo e l'omicidio di Giulio Il sospetto e una richiesta all'Italia

Capuozzo, la verità sull'omicidio di Giulio: "Vi dico io chi può averlo ucciso"


intervista a cura di Adriano Scianca



Non è stato un omicidio di Stato, il colpevole va cercato negli ambienti fondamentalisti. Sull' omicidio di Giulio Regeni, il giornalista Toni Capuozzo ha una tesi ben precisa. «La mia», spiega, «è una conclusione logica: il regime non aveva interesse a compiere questa uccisione. Sapremo mai la verità? Dipende da quanto la cercheremo. Ma siamo pur sempre il Paese che lascia due soldati all' India per quattro anni...». La morte di Giulio Regeni è ricca di lati oscuri.

Quante possibilità ci sono di arrivare alla verità, secondo lei?

«Io credo che al-Sisi abbia tutto l' interesse a collaborare. L' Egitto ha bisogno del sostegno occidentale, è lo Stato che riceve maggiori armamenti dagli americani. Se Regeni è stato attenzionato da ambienti dissidenti, il regime avrà tutto l' interesse a far luce sulla vicenda. Ovviamente il fatto che la verità venga a galla dipende molto da quanto la si cerca».

Insomma, dipende più dall' Italia che dall' Egitto?

«Sì, dipende da quanto l' Italia investirà in questa ricerca della verità. In fin dei conti abbiamo scoperto chi c' era dietro alcuni rapimenti avvenuti in Siria, che è un teatro di guerra, possiamo scoprire la verità anche su questo omicidio, se vogliamo. Certo, l' Italia è lo Stato che ha lasciato per quattro anni due suoi soldati nelle mani della giustizia indiana...».

Perché è convinto che gli autori dell' omicidio vadano cercati negli ambienti fondamentalisti?

«La mia è una conclusione logica, ovviamente non ho alcuna informazione supplementare su questo caso. Penso solo che i più imbarazzati di tutti, per questo omicidio, siano i funzionari del regime. Mi sembra improbabile che sia stato un omicidio di Stato».

In base a cosa lo dice?

«Vede, qualche giorno fa le autorità egiziane hanno arrestato un vignettista molto noto, nel Paese. Evidentemente le autorità avevano un conto da regolare con questa persona. Dopo qualche giorno, tuttavia, è stato rilasciato. Perché uno studente di 28 anni doveva rappresentare una minaccia maggiore?».

Forse per il suo impegno giornalistico, politico e sindacale.

«Sono problemi che l' Egitto poteva risolvere con un visto negato o un' espulsione. Francamente il regime mi sembra abbastanza solido da non essere messo in discussione da Giulio Regeni. No, credo che i colpevoli vadano ricercati altrove».

Dove?

«I dettagli dell' omicidio raccontano di un interrogatorio condotto con odio e volontà punitiva. Mi pare più probabile che alcuni gruppi organici ai Fratelli musulmani o comunque all' opposizione fondamentalista ad al-Sisi lo abbiano scambiato per una spia. Giulio era un occidentale, frequentava l' università americana, faceva domande in giro: evidentemente qualcuno lo ha scambiato per ciò che non era e lo ha interrogato, torturandolo, affinché confessasse cose che in realtà non sapeva. Poi l' ha lasciato in condizioni tali da imbarazzare il regime. Viceversa, anche il peggiore squadrone della morte al servizio di al-Sisi lo avrebbe fatto sparire senza lasciare tracce».

Anche qualche organo di stampa italiano ha ipotizzato rapporti fra il ragazzo e l' intelligence, tant' è che i nostri servizi hanno dovuto smentire ogni legame. Lei che ne pensa di queste teorie del complotto?

«Francamente troverei preoccupante se la nostra intelligence dovesse affidarsi a uno studente di 28 anni. Mi sembrano ipotesi del tutto campate in aria».

Altri hanno mosso l' obiezione opposta: si tratterebbe del solito italiano ingenuo che va in giro per il mondo senza valutare i rischi. È d' accordo?

«Io penso che l' ingenuità non sia una colpa. Intanto spesso l' ingenuità si accompagna all' innocenza. E poi anche certi giornalisti che cadono nelle mani di bande terroristiche sono stati "ingenui" nel valutare questo o quel contatto, questa o quella situazione. E parliamo di persone forse più avvertite ed esperte di Regeni. Il quale, peraltro, aveva espresso perplessità e timori sulla propria incolumità, sia pur senza entrare nel dettaglio di quale fosse il pericolo che più temeva. Lui era uno studioso, purtroppo ci sono luoghi in cui anche la curiosità scientifica può essere mal vista. C' è stata ingenuità? Probabilmente sì, ma come ce n' è stata nei casi dei rapimenti in teatri di guerra dei giornalisti Mastrogiacomo o Quirico».

CANONE E ARRETRATI La trappola di Renzi sulla Rai: la bolletta sale di 2mila euro

La trappola di Renzi sul canone Rai: così la bolletta schizza di 2mila euro




C'è una minaccia che incombe sui portafogli del 27% degli italiani, quelli cioè che secondo le stime dell'Agenzia delle Entrate non ha mai pagato il Canone Rai. Secondo quanto ha scritto sul Giornale Arturo Diaconale, membro del Consiglio di amministrazione di viale Mazzini, il Fisco sarebbe pronto a presentare il conto a tutti gli evasori totali forte della modifica alla legge voluta da Matteo Renzi che permette alla Tv di Stato di raccogliere la tassa inserendola nella bolletta elettrica.

La stima - Una recente circolare dell'Agenzia delle entrate ha chiarito di fatto che quel 27% di evasori del Canone non pagherà maggiorazioni nella bolletta elettrica di luglio, quando ci sarà da pagare la prima rata da 70 euro del canone. Ma la circolare non chiarisce un dettaglio non da poco: cosa potrà accadere nelle bollette successive? Il Fisco non esclude quindi che possa bussare alla porta di quel 27% e pretendere circa 2mila euro in più nella bolletta elettrica, cioè l'ammontare del canone non pagato negli ultimi dieci anni. Per questo, scrive Diaconale, al governo non resta che intervenire con un condono o una amnistia fiscale. Altrimenti la beffarda pretesa degli arretrati del canone Rai nella bolletta elettrica sarà inevitabile, avallando di fatto una "follia".

CONTO ALLA ROVESCIA? In Borsa l'incubo spread Renzi firma la sua fine

Lo spread schizza ai massimi da agosto 2015




Altro giro, altro regalo. Al contrario, ovviamente. Oggi la Borsa milanese di Piazza Affari ha chiuso con una nuova flessione: -2,13%. Contrastate le banche: Banca Mediolanum ha guadagnato il 3,67% a 6,075 euro, Montepaschi il 3,51% a 0,59 euro, Ubi Banca il 2,01% a 3,856 euro. In deciso ribasso invece Banco Popolare (-5,67% a 7,65 euro) e Bpm (-5,75% a 0,6635 euro). Nel giorno dei conti Intesa Sanpaolo perde il 3,87% a 2,384 euro, pagando la debolezza del listino nonostante la maxi-cedola per il 2015 da 2,4 miliardi di euro.

La novità di giornata (non che se ne sentisse la mancanza, ovviamente) è il rialzo dello spread tra i titoli di Stato italiani e gli ormai famigerati Bund tedeschi, che è volato ai massimi da agosto 2015. Il differenziale di rendimento archivia la settimana in rialzo a 126 punti base, col tasso sul decennale del Tesoro all'1,55%. A pesare sono i timori degli investitori sul piano della bad-bank del governo, spiegano gli analisti.

Il virus della zanzara killer in Italia: Zika, dove e quanti sono i contagiati

Virus Zika, caso a Roma: italiano tornato dal Brasile. Quattro contagiati in Veneto




È stato appena diagnosticato a Roma un caso di infezione da Zika virus in una persona italiana che ha soggiornato in Brasile nella seconda metà del mese di gennaio. Al rientro la persona ha manifestato insorgenza di rash cutaneo, senza febbre o altri sintomi. Dopo 2 giorni si è presentata all'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani dove è stata visitata. Gli esami virologici specifici per arbovirosi effettuati hanno messo in evidenza la presenza di infezione da Zika virus, di cui per il momento non ci sono né vaccino né cure e che rappresenta un rischio soprattutto per le donne in gravidanza. In Brasile si sono registrati quasi 3.000 casi sospetti di microcefalia nei neonati. 

Quarto caso in Veneto - Sempre oggi è stato confermato in Veneto un quarto caso di positività al virus. Si tratta di una persona italiana, di ritorno da un viaggio nella Repubblica Dominicana, curata all'Ospedale civile di Venezia. Le sue condizioni sono buone. "La comparsa di qualche caso - fa notare Coletto - non deve destare alcuna preoccupazione, sia perché sinora si tratta di persone tutte appena rientrate da zone a rischio, sia perché abbiamo la dimostrazione che la macchina dei controlli e delle cure funziona". Con quello di oggi sono quattro i casi in Veneto nel 2016, a cui si aggiungono i quattro riscontrati lo scorso anno, portando così a otto il numero dei casi di contagio da virus Zika nel nostro Paese, tutti riguardanti persone che tornavano da viaggi nei paesi colpiti.

Caos nel Pd, il sondaggio-ribaltone che Raitre non ha mandato in onda

Il sondaggio che spacca il Pd: il risultato che Raitre non manda in onda




Il sondaggio Ixé per Agorà sta creando un piccolo terremoto nella sinistra milanese. Succede questo: la rilevazione settimanale, diventata un appuntamento fisso per la trasmissione di Rai 3 , non è andata in onda per mancanza di tempo. Il sondaggio però è stato pubblicato sulla pagina Facebook della tramissione. Il dato più eclatante è che Majorino supera Balzani. Giuseppe Sala è dato al 45,5-48,5%, Majorino al 25-28%, Francesca Balzani al 24,5%.27,5% e Antonio Iannetta allo 0-1%. Un vero e proprio ribaltone. Majorino a sollecitare la la pubblicazione del sondaggio durante  durante il microfono aperto di Radio Popolare perché "ne abbiamo sentite di ogni, e ci sono già due sondaggi positivi per me e non ne è stato pubblicato manco uno, visto che non mi sento il figlio di un dio minore, se c'è pari opportunità nelle informazioni facciamo una cosa bella".

La polemica - Ma ieri l'esponente di Sinistra Italiana Daniele Farina si era detto sorpreso perché si intendeva diffonfere questo sondaggio. Aveva dichiarato: "Siamo di fronte un evidente e disperato tentativo di influenzare il voto che inizia a poche ore di distanza. Manifesto tutta la mia sorpresa per il fatto che il servizio pubblico si presti alle necessità di uno dei candidati". Ma Majorino  ha insistito: "Non ho mai corso guardando i numeri, ma se quel sondaggio è stato pagato con i soldi dei cittadini allora è dei cittadini, lo caccino fuori. Io mi sono candidato prima di lei, ma il problema non è temporale, non c'era un biglietto con il numero da prendere. La questione è politica: io non sono andato da Renzi a chiedere il permesso di candidarmi. E' una questione di autonomia. Quando da luglio mi sono battuto per ottenere le primarie l'ho fatto per garantire continuità al centrosinitra milanese di questi anni".

venerdì 5 febbraio 2016

Spogliarello all'esame di Stato: giovani giornaliste senza reggiseno

"Scusi, che marca di reggiseno ha?". Devono spogliarsi all'Esame di Stato




Scusi, che marca di intimo indossa?". La domanda imbarazzante è stata fatta alle giornaliste praticanti sottoposte ai controlli di sicurezza della centoventiduesima sessione della prova scritta per l'Esame di Stato del 2 febbraio scorso. Per entrare nella sala dell'Hotel Ergife di Roma, tutti i 180 candidati non solo dovevano consegnare all'ingresso cellulari e strumenti utili per navigare su internet, ma doveva anche passare attraverso un metal detector per motivi di sicurezza. Nessun problema per gli uomini, più di uno invece per le donne. In particolare quelle che indossavano una particolare marca di reggiseno sono state costrette a sfilarselo, alcune per fare prima lo hanno fatto sul posto, togliendolo da sotto il maglione, davanti ai responsabili della sicurezza - tutti uomini - con grande imbarazzo per entrambi: i gancetti di metallo facevano scattare l'allarme sonoro. Il problema si sarebbe presentato anche in passate sessioni, tanto da costringere l'Ordine dei giornalisti ad avvertire per email tutti i candidati. Lo ha ribadito anche il presidente dell'Ordine, Enzo Iacopino, come sempre presente alla sessione di esame: "Vi avevo avvisate - ha detto, secondo quanto riporta Repubblica - questa marca non va bene. Sapevamo che avrebbe suonato".

Caivano (Na): Tra proclami e il nulla il Paese affossa sempre di più

Caivano (Na): Tra proclami e il nulla il Paese affossa sempre di più Il malcontento tra la gente cresce a dismisura

di Gaetano Daniele



Assessori che sbattono la porta, rifiuti che sommergono la città, mentre la gara rifiuti viene prorogata e quindi si lascia ancora raccogliere la spazzatura alla ditta Buttol, che fino a qualche mese fa non riusciva nemmeno a garantire il regolare servizio, sanzionata più volte. E un sindaco ancora una volta solo, schiacciato tanto dalle logiche del suo stesso partito, Forza Italia, quanto dalla sua autonomia decisionale, che in una fase delicata come questa, dove appunto, si dimettono assessori e dove non si riesce nemmeno a garantire il numero legale in consiglio comunale, da virtù si trasforma in problema. Ma chi consiglia Monopoli? Chi gli sta facendo terra bruciata intorno per poi saltare sui fallimenti prodotti in questi pochi mesi di amministrazione, addirittura facendo credere che il fallimento delle scelte prese dall'attuale Sindaco non solo siano strategie politiche, in più, che la colpa sia di chi resta a guardare dal balcone. Simone Monopoli è al bivio, non servono più chiacchiere, come dal suo social network Facebook si evince, dove appunto, proclama  di essersi sorpreso da una visita recente da parte di suoi consiglieri dove lo invitano a scegliere anche per loro i nomi tecnici. E, in più, decanta che nessun sindaco può vantare questo rispetto, come se le altre forze politiche o i cittadini possano realmente credere che tutti i nomi dei tecnici vengano esclusivamente dettati dal sindaco. Se cosi fosse, perchè lo scorso 29 gennaio il consiglio comunale è andato deserto? Se cosi fosse, perchè l'ex consigliere comunale Alfonso Castelli ha lasciato Forza Italia? Se cosi fosse, perchè l'ex vicesindaco Diana Bellastella, si è dimessa? Se così fosse, perchè l'ex assessore Mena Sorrentino de La Svolta, ha lasciato la lista? Se cosi fosse, perchè a distanza di tempo non si è ancora presentata la nuova Giunta tecnica? Se così fosse, perchè Nino Navas, ed altri esponenti del partito hanno lasciato Forza Italia? Se cosi fosse, e secondo noi non lo è, perchè è saltato l'incontro con gli industriali nella zona Asi di Caivano?. Insomma, Monopoli in meno di 7 mesi di consiliatura è riuscito a collezionare solo inadempienze e improduttività, l'importante però, che sui vari blog o sulle varie testate giornalistiche online, come da magia,  compare l'esatto contrario. 

In breve, tutte conferme, altro che tre per fare una prova, come affermava la grande Agatha Christie, qui siamo oltre, ben più oltre. Siamo al punto in cui ci sarebbe da augurarsi una fine anticipata dell'attuale amministrazione. Lo dimostra appunto il fatto che anche nell'ultimo consiglio comunale è mancato il raggiungimento del numero legale, e il malcontento tra la popolazione è grande. 

Le voci sulla "fusione" Rai-Mediaset Rivoluzione: il colosso delle antenne

Le voci sulla "fusione" Rai-Mediaset. Rivoluzione: il colosso delle antenne




Telecom ha messo in vendita la quota di controllo di Inwit, la società in cui sono state conferite le torri tlc, e la scelta apre scenari suggestivi. Si parla della possibilità di fusioni e riorganizzazioni nella telefonia italiana. Ma non solo. Si parla anche di televisioni: secondo Repubblica, che cita fonti finanziarie, sia Rai Way - controllata dalla Rai al 65% -, sia Ei Towers - la società di cui Mediaset possiede il 40% - avrebbero avuto contatti informali tra loro e anche con alcuni operatori istituzionali e di mercato. Si cercano intese, sinergie, proprio come auspicato dal sottosegretario Antonello Giacomelli.

La situazione, rispetto a un anno fa, si è capovolta: al tempo tra i due rivali era calato il gelo, dovuto all'offerta ostile di Ei Towers proprio su Rai Way. Ora le due società potrebbero invece trovare un punto comune: l'interesse nel dar vita al colosso italiano del broadcasting. Un dialogo che potrebbe essere agevolato anche da soggetti terzi, quali il fondo F2i che cita sempre Repubblica. Uno scenario in cui tutto è possibile: tutto dipende dall'esito della vendita di Inwit, le cui offerte vincolanti sono attese per metà marzo. Da par suo sarebbe in campo anche Ei Towers, che avrebbe offerto 5 euro per ogni azione per rilevare fino al 29,9% del capitale di Inwit (e avrebbe superato l'offerta della spagnola Cellnex, che ha messo sul piatto 4,5 euro per azione; l'offerta però non dovrebbe essere accettata).

Gli spagnoli, comunque, sarebbero intenzionati a ritoccare al rialzo l'offerta, ma non è chiaro se riusciranno a superare Ei Towers. Nel caso Cellnex vincesse la partita su Inwit, allora Ray Way, con un partner finanziario che potrebbe essere F2i, potrebbe muoversi verso Ei Tower, che resta dunque al centro delle operazioni. Se al contrario fosse Ei Towers a vincere la partita diventando il secondo socio con il 29% del capitale di Inwit, il gruppo potrebbe successivamente dividere le sue attività in due, facendo confluire le torri televisive dentro Ray Way e concentrando risorse ed energie sullo sviluppo di quelle telefoniche, magari insieme a Telecom. Resta solida, insomma, la pista che porterebbe alla nascita di un polo nazionale per le torri delle tlc, dove si concretizzerebbe una fusione parziale tra Rai e Mediaset.

La soffiata: Mattarella e i due indizi Che cosa accadrà in Italia nel 2017

La soffiata: i due indizi di Mattarella. Che cosa accadrà in Italia nel 2017




Di elezioni, da qualche tempo a questa parte, se ne parla meno. Eppure sarebbero sui radar sia di Matteo Renzi sia del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Possibile che questo governo arrivi alla scadenza naturale nel 2018. Altrettanto probabile, però, che si vada alle urne già il prossimo anno, nel 2017. Già, ché l'anno in corso, tra mareggiate economiche, terrorismi, referendum e il caso-Libia si preannuncia burrascoso. E insomma, Renzi, dopo tutto ciò, riuscirà a resistere alla tentazione di andare al voto? Il punto è che di "tentazione" si tratta, come spiega Claudio Cerasa su Il Foglio, e questa tentazione, in primis, sta nella possibilità di cavalcare il - possibile - successo del referendum sulla riforma costituzionale.

E sempre il direttore de Il Foglio ci dà conto di una voce molto insistente tra i palazzi del potere. Una voce che riguarda niente meno che Mattarella, l'inquilino del Colle che avrebbe maturato una sua personalissima convinzione, la seguente: in caso di vittoria al referendum, Renzi troverà qualunque pretesto pur di far cadere in fretta e furia il suo governo per prepararsi al voto anticipato. Due le ragioni politiche che, sfruttando il referenudm, potrebbero portare il premier ad auto-staccarsi la spina. La prima: nel 2017 entrerà in vigore il Fiscal compact, e in mancanza della flessibilità necessaria, Renzi potrebbe impostare una campagna elettorale fieramente anti-Ue (e l'atteggiamento di queste ultime settimane pare un prologo all'ipotesi). La seconda, nel 2017 Renzi avrebbe già a disposizione la macchina-elettorale composta dai comitati referendari usati per la consultazione sulla riforma costituzionale: una struttura che renderebbe ben più appetibile l'ipotesi del voto anticipato.

Uno scenario nitido, lucido e più che credibile, quello che avrebbe ipotizzato Mattarella. Uno scenario al quale, da par suo, fonti governative si oppongono spiegando che nel 2017 non si può votare poiché l'Italia ospiterà il G7 e perché l'attuale maggioranza, sostenuta da micro-partitini destinati a sparire, è paradossalmente molto solida (a tenerla unita, questo il sottotesto, è il terrore di evaporare). Eppure la versione ufficiale potrebbe essere ben presto tradita dai fatti, in particolare se in questo 2016 la ripresa economica annaspasse, o peggio non ci fosse affatto. Se l'Italia non avesse alcun tipo di slancio, a Renzi resterebbe solo una possibilità: il voto, appunto, al quale arrivare in scia a un ipotizzabile successo referendario. Proprio come fece in Grecia Alexis Tsipras, sottolinea Cerasa, che si spinge a coniare un neologismo politico: "Effetto Renzakis".

"VENDONO", È PANICO Allarme rosso sulle Borse Chi ci sta per rovinare

L'allarme rosso sulle Borse mondiali: "I fondi sovrani stanno vendendo"



La parola d'ordine in Borsa: vendere. Non stiamo parlando degli azionisti della domenica ma degli investitori forse più importanti dal 2008 a questa parte, da quando cioè è esplosa la crisi. I fondi sovrani dei Paesi produttori di petrolio hanno dimezzato il loro potere d'acquisto. Colpa del prezzo del greggio colato a picco negli ultimi mesi (-70%), toccando i minimi degli ultimi 12 anni. Come spiega il Sole 24 Ore, oggi quegli stessi fondi, che a pieno regime e con le casse piene quando il petrolio era alle stelle pompavano sui mercati i loro 700-800 miliardi di dollari di surplus, possono investire "appena" 200-300 miliardi l'anno. Come dire: il "doping" delle Borse è finito e i mercati azionari e obbligazionari hanno sempre meno liquidità.

Dismissioni a catena - Per far fronte al prolungato debito di liquidità, i fondi hanno iniziato a dismettere il loro patrimonio finanziario, 4.000 miliardi di dollari: l'erosione anche di una minima parte di questo tesoro rischia di creare un'onda stile tsunami sull'economia globale. Secondo l'asset manager Lyxor negli ultimi mesi i fondi sovrani dei Paesi del Golfo, da soli, negli ultimi mesi hanno venduto circa 300 miliardi di dollari di azioni) e secondo molti analisti l'inquietante volatilità dei mercati potrebbe essere dovuta proprio alla smobilitazione selvaggia dei fondi sovrani.

Il caso Arabia - Lo specchio perfetto di quanto sta accadendo è l'Arabia Saudita, che ha già annunciato un deficit di 87 miliardi e conseguente massiccia opera di risanamento: più debito (prima emissione obbligazionaria in dollari dal 2007), privatizzazioni (in testa quella del colosso del settore idrocarburi Saudi Aramco) e dismissioni di asset, che nel 2015 si sono già ridotti di 73 miliardi di dollari.

giovedì 4 febbraio 2016

DRAMMA SCHUMACHER Ora parla Montezemolo: "Ho delle notizie". Pessime

Dramma Schumacher, parla Montezemolo: "Ho delle notizie". E sono pessime




Delle condizioni di salute di Michael Schumacher parla Luca Cordero di Montezemolo. E ciò che dice non fa altro che preoccupare ulteriormente i fan del pilota tedesco, che rimangono ora quasi senza speranza: "Ho notizie purtroppo non buone", ha commentato l'ex presidente Ferrari, che proprio con Schumacher al volante del Cavallino ha ottenuto un indimenticabile filotto di successi. Montezemolo, in occasione della giornata dedicata ai 60 anni della rivista Quattroruote, ha aggiunto: "Schumacher è stato un grandissimo pilota, con lui abbiamo condiviso un lungo tratto di vita umana e professionale, ma la vita è davvero strana". E ancora: "È stato il pilota più vincente della Ferrari e ha avuto un solo incidente in carriera, nel 1999. Purtroppo una caduta sugli sci accidentale lo ha rovinato", ha concluso. Notizie "non buone", dunque, ma Montez non si sbottona ulteriormente.

Ucciso in Egitto, il nuovo mistero: ecco cosa faceva sotto anonimato

Giulio ucciso in Egitto, nuovo mistero: ecco cosa faceva sotto anonimato




Giulio Regeni, il ragazzo trovato morto al Cairo, in Egitto, scriveva articoli con uno pseudonimo, su il Manifesto. Secondo quanto riporta l'Huffingtonpost, il giovane dottorando alla Cambridge University con una laurea conseguita a Oxford, aveva una forte passione per il Medio Oriente e sul quotidiano, da qualche mese, scriveva articoli sul mondo del lavoro e sui sindacati egiziani. Proprio la scelta di redigere articoli senza usare il suo vero nome era stata dettata "da motivi di incolumità e sicurezza, probabilmente anche per proteggere le sue fonti". 

Intanto la procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio, a carico di ignoti e il premier Matteo Renzi ha sentito il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per chiedere il corpo di Giulio e il pieno accesso ai nostri rappresentanti per seguire da vicino, nel quadro dei rapporti di amicizia che legano Italia ed Egitto, tutti gli sviluppi delle indagini per trovare i responsabili di questo orribile crimine ed assicurarli alla giustizia. 

Caivano (Na): Video Esclusiva / Mancata assistenza agli anziani La denuncia della Cooperativa Orchidea Selvaggia

Caivano (Na): Mancata assistenza agli anziani La denuncia della Cooperativa Orchidea Selvaggia 


servizio a cura di Gaetano Daniele
Riprese: Giuseppe Tartaglione


La Presidente mostra la lista dei 50 o più anziani
che necessitano di continua assistenza

Caivano - Ancora grattacapi per l'amministrazione a guida Simone Monopoli, dopo le dimissioni del vicesindaco Diana Bellastella, e dell'ex. assessore Mena Sorrentino, e alla fuoriuscita di diversi esponenti di Forza Italia, come Alfonso Castelli, Nino Navas ed altri candidati e simpatizzanti della lista, e dopo il consiglio comunale andato deserto a causa del mancato raggiungimento del numero legale, stamattina, 4 Febbraio, la Cooperativa Orchidea Selvaggia, rappresentata dalla signora Silvestro Anna, ci contatta per segnalarci un caso di mancata assistenza agli anziani. 

UN ADDIO CLAMOROSO L'annuncio in Parlamento: la donna che se ne va dal Pd

Un addio clamoroso, l'annuncio in Parlamento: la donna che se ne va dal Pd




Il passo indietro di Anna Finocchiaro. Nel corso del suo intervento sulla legge di riforma costituzionale, "cavallo di battaglia" del tandem Renzi-Boschi, la senatrice democratica ha annunciato che questa sarà la sua ultima legislatura. La reazione dell'aula? Freddina, e in certi casi, almeno secondo Il Giornale, entusiasta, tanto che il commento più diffuso tra i colleghi di Palazzo Madama - compresi quelli del Pd - sarebbe stato: "Era ora".

Un grande rientro in Formula 1 In pista una storica scuderia

La Renault torna in Formula 1



Dopo 5 anni di assenza al Renault torna ufficialmente in Formula 1 presentando in grande stile, presso il Techno Center a Guyancourt, la squadra che debutterà al mondiale del 2016, dal 20 marzo con il Gp d’Australia a Melbourne. La Renault tornerà a correre in Formula 1 con il pilota danese Kevin Magnussen ed il debuttante inglese Jolyon Palmer, figlio dell’ex pilota Jonathan Palmer. L’ex della McLaren sostituisce il venezuelano Astor Maldonado che aveva guidato fino allo scorso anno la Lotus, scuderia acquisita proprio da Renault per tornare in prima persona nel circus.

Internet mentre si vola: quanto costa (ma c'è un compagnia col wi-fi gratis)

Internet mentre si è in volo: quanto si spende ogni ora




Guardare le e-mail, connettersi ai social network, ma anche fare acquisti dal negozio di bordo e persino prenotare alberghi o ristoranti nella città di destinazione. Il servizi wifi a bordo degli aerei sono ancora agli albori. Ma il potenziale è enorme, considerato che ogni anno miliardi di passeggeri passano ore e ore fermi in spazi costretti con non molto da fare oltre a leggere un libro, mangiare qualcosa e guardarsi un film. Per il momento, la connettività ad alta quota è disponibile solo su un numero limitato di compagnie aeree e quasi esclusivamente sulle rotte a lungo raggio, quelle per intendersi al di sopra delle sei ore.

Viaggiando con Alitalia, la tariffa di un'ora è 9,6 euro con accesso a un massimo di 24 Megabytes, mentre quella di tre ore è 21 euro. Aeroflot (Russia) fa differenza a seconda che il passeggero si connetta da smartphone o da tablet: per un'ora si spendono 4,5 euro nel primo caso e 9 nel secondo. Volando con l'olandese Aer Lingus, il wi-fi è gratuito per i passeggeri di business class, mentre costa 10,95 euro per un'ora e 19.95 per 24 ore. Sempre in Europa, Air France fa pagare 10,95 euro l'ora o 19,95 per l'intero volo. Lufthansa fa pagare 9 euro per un'ora e 17 per 24 ore. Con l'americana United il pass da un'ora costa 4 euro e mezzo, mentre per l'intero volo viene 15 euro e mezzo. Prezzi piuttosto salati, a dire il vero. Ma non con Emirates: sugli A380 della compagnia (quelli a due piani) la connessione è gratuita e illimitata in tutte le classi, mentre costa un dollaro (poco meno di un euro) per ogni 500 Mb scaricati sugli altri velivoli della compagnia di Dubai sui quali ol servizio è disponibile.

Adozioni per i gay, l'allarme dei pediatri: "Ecco tutti i rischi per i bambini"

Adozioni per i gay, l'allarme dei pediatri: "Ecco tutti i rischi per i bambini"




Nel pieno del dibattito per le votazioni al Senato sul Ddl Cirinnà sulle unioni gay, arriva la dura posizione dei pediatri italiani contro l'ipotesi di adozione nelle coppie tra persone dello stesso sesso, la cosiddetta stepchild adoption, prevista dal disegno di legge della senatrice del Pd. "Non si può escludere - si legge in una nota della Sip, l'associazione di categoria dei pediatri italiani - che convivere con due genitori dello stesso sesso abbia ricadute negative sui processi di sviluppo psichico e relazionale nell’età evolutiva. Il dibattito di queste settimane si è mantenuto su una sfera prevalentemente politica e ideologica - osserva il presidente della Società italiana di pediatria, Giovanni Corsello - Come pediatri riteniamo invece che la discussione dovrebbe comprendere anche i profili clinici e psicologici del bambino e dell’adolescente". L’invito del medico è a "non considerare solo i diritti della coppia, ma anche l’interesse superiore del bambino". Per l’esperto è infatti "difficile giudicare prescindendo da ogni singola situazione - precisa Corsello - Ogni caso andrebbe esaminato tenendo conto dell’individualità biologica e psicologica» del minore, in modo da «gestire singole situazioni al meglio. Questa tematica si presta poco a un inquadramento legislativo di carattere solo ideologico e politico», ribadisce lo specialista. Se legge deve essere, per il pediatra "bisognerebbe che la normativa prevedesse in modo chiaro la necessità di tener conto delle peculiarità di ogni singolo caso".

La crescita - Secondo il pediatra: "La maturazione psicologica di un bambino si svolge lungo un percorso correlato con la qualità dei legami affettivi all’interno della famiglia e con i coetanei. La qualità delle relazioni umane e interpersonali, nonché il livello di stabilità emotiva e la sicurezza sociale di un bambino, sono conseguenze di una maturazione psicoaffettiva armonica. Studi e ricerche cliniche hanno messo in evidenza che questi processi possono rivelarsi incerti e indeboliti da una convivenza all’interno di una famiglia conflittuale, ma anche da una famiglia in cui il nucleo genitoriale non ha il padre e la madre come modelli di riferimento. Quando si fanno scelte su temi di così grande rilievo sociale, che incidono sui diritti dei bambini a crescere in sistemi protetti e sicuri - conclude Corsello - non possono essere considerati solo i diritti della coppia o dei partner, ma va valutato l’interesse superiore del bambino"

Ricordate Follini? Torna e fa a Meloni una proposta indecente (c'entra Fini)

Marco Follini: "Giorgia meloni spenda parole buone per Gianfranco Fini"




Tra i commenti successivi all'annuncio della maternità da parte di Giorgia Meloni in occasione del Family Day di sabato scorso, ce n'è uno che ai più è passato inosservato. Ma non al quotidiano "Italia Oggi", che l'ha scorto sull'Huffington Post. L'ex segretario dell'Udc e vicepresidente del Consiglio in un governo Berlusconi (poi nel Pd e ora non si sa...) Marco Follini, dopo aver fatto gli auguri alla leader dei Fratelli d'Italia le tira le orecchie: "Se non vuole più essere insolentita, Giorgia meloni dovrebbe spendere una parola di solidarietà personale " nei confronti di Gianfranco Fini, che di Follini fu collega alla vicepresidenza del Consiglio e che tanto male è poi stato trattato dai suoi ex colonnelli e dalle sue ex colonnelle.

Arriva una tragica notizia dall'Egitto: cos'è successo allo studente italiano

La tragica notizia dall'Egitto: cos'è successo allo studente italiano sparito




Il Governo italiano ha appreso del probabile tragico epilogo della vicenda del nostro connazionale Giulio Regeni al Cairo. In attesa di conferme ufficiali da parte delle  autorità egiziane, il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni esprime il profondo cordoglio personale e del Governo ai familiari che si trovano al Cairo e che sono stati informati di questa notizia  ancora priva di conferme ufficiali, si legge in una nota della  Farnesina. In questo momento, assistiti dal nostro Ambasciatore, stanno per  essere raggiunti dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, che ha sospeso la sua visita in corso nella capitale egiziana. Il Governo italiano - conclude la nota - ha richiesto alle autorità  egiziane il massimo impegno per l’accertamento della verità e dello  svolgimento dei fatti, anche con l’avvio immediato di un’indagine  congiunta con la partecipazione di esperti italiani.

Banche mangia-soldi, la classifica Si salvano solo in due: quali sono

Monte dei Paschi, Carige e Banco Popolare le peggiori in Borsa negli ultimi 10 anni




L'ultima mazzata è arrivata giusto oggi, con l'ennesima picchiata di Piazza Affari che è tornata ai minimi del 2014. Monte dei Paschi di Siena ha lasciato sul terreno un altro 6,67%, Carige il 7,27% e Banco Popolare addirittura il 10,02. Le tre banche sono tra le più in crisi in queste ultime settimane di quotazioni in Borsa. E un articolo del "Fatto Quotidiano" mostra come negli ultimi dieci anni siano quelle che in Italia hanno perso di più del loro valore in Borsa a Piazza Affari.

A gennaio 2007, scrive il giornale di Travaglio, MPS capitalizzava in Borsa 74 miliardi di euro. Dieci anni più tardi la banca capitalizza 21 miliardi di euro, ma solo dopo ben tre aumenti di capitale lanciati tra il 2008 e il 2012, che hanno richiesto mezzi freschi per 14,5 miliardi. La tabella riportata dal "Fatto" è spaventosa, perchè evidenzia come negli ultimi dieci anni le principali banche italiane siano state degli autentici "buchi neri" per il loro azionariato, coi titoli che hanno perso in più di un caso oltre il 90% del loro valore. Da questo punto di vista la peggiore è Mps, il cui titolo è passato dagli 85,6 euro del gennaio 2007 agli attuali 0,54 euro, con un calo del valore del 99,32%. La seconda peggiore è Carige, il cui titolo da 43,8 euro è sceso a 0,61. Sul podio anche Banco Popolare, passato da 115,8 euro ad azione a 7,99 (quotazione di oggi a Piazza Affari) con un calo del 92,3%. Seguono in questa classifica dell'orrore Credito Valtellinese (-89%), Unicredit (-86,4%), Banca Popolare di Milano (-81,2%), Ubi (-77,6%), Banco Desio (-71,7%), Banca Popolare dell'Emilia Romagna (-70,4%9), per chiudere la top ten al contrario con la Banca Popolare di Sondrio (-63,5%). In questa classifica dei "buchi neri" si salvano in pochi: il Fatto indica Banca Ifis, il cui titolo da gennaio 2007 è passato da 7,6 euro a 28,1, con un aumento di valore del 267,9%, e Banca Generali, che è passata da 9,7 euro ad azione a 24,2 (+150,3%).

mercoledì 3 febbraio 2016

Un allarme rosso (tra poche ore) Meteo, come verrà colpita l'Italia

Un allarme rosso (tra poche ore). Meteo, come verrà colpita l'Italia




Come previsto, ma forse più in fretta del previsto, arrivano pioggia e neve. L'anticiclone che ha dominato gli ultimi giorni a cavallo tra gennaio e febbraio ha definitivamente ceduto al maltempo. Nella mattinata di oggi, mercoledì 3 febbraio, è arrivata sullo Stivale la prima perturbazione in ingresso dal Nord Europa, che porterà giù la colonnina di mercurio e scatenerà perturbazioni, pioggia e neve, da Nord a Sud del Paese. Già nelle prossime ore è previsto un netto peggioramento delle condizioni atmosferiche.

Questo, però, sarà soltanto l'inizio. Occhi puntati sul weekend incombente, quello del 6 e 7 febbraio, dove il maltempo sarà ancora più intenso a causa della perturbazione ribattezzata Golia: in questa seconda "tranche" di perturbazioni verranno colpite in particolare le Alpi e la dorsale appenninica al di sopra dei mille metri. Attesi gravi nubifragi anche su Liguria e Toscana. Dunque le nevicate, attese fino a 150 centimetri sopra i 1.500-1.600 metri; fortissimi venti di Libeccio accompagneranno piogge e neve.

Per tutto il mese di febbraio, insomma, il tempo sarà più variabile rispetto alle settimane di dicembre e di gennaio, anche se le temperature risulteranno sempre al di sopra delle medie stagionali. Con discreta probabilità il meteo durerà ancora per le settimane successive: alcuni sistemi nuvolosi atlantici, infatti, porteranno instabilità e precipitazioni in abbondanza, nonostante, come detto, le temperature miti.

Hai capito, Di Maio? Mora, bella, sexy: le prime foto della sua ragazza / Guarda

Hai capito, Di Maio? Mora, bella, super-sexy: per la prima volta, compare la sua ragazza / Guarda




Hai capito, la morettona? Al fianco di Luigi Di Maio, leader in pectore del M5s, ecco comparire la sua "fiammeggiante" ragazza: si tratta di Silvia Virgulti, tv coach del Movimento 5 Stelle, che Di Maio ha conosciuto dopo aver aderito al Movimento di Beppe Grillo. E dunque eccola, la coppia, in platea al teatro Linear Ciak di Milano per assistere allo spettacolo di Grillo, appunto, dal titolo Grillo vs Grillo, durante il quale, tra il serio e il faceto, il leader del M5s ha affermato: "Io politico? Scherzavo".

Diocesi di Aversa - Video / Pastorale Giovanile Primo Incontro verso la GMG

Diocesi di Aversa -  Pastorale Giovanile Primo Incontro verso la GMG


a cura di Gaetano Daniele



A sei mesi dall’appuntamento di Cracovia, il percorso tracciato dalla Pastorale Giovanile della diocesi di Aversa entra finalmente nel vivo. Venerdì 29 gennaio, infatti, il Seminario Vescovile ha ospitato l’incontro di riflessione “Tra Memoria e Speranza”, prima di una serie di tappe di avvicinamento alla Giornata Mondiale della Gioventù. Prendendo spunto dalla Giornata della Memoria, le nuove generazioni sono state invitate a sedere ai Tavoli di Testimonianza per ascoltare e conoscere storie che rendono la memoria fonte di speranza.


Ddl Cirinnà, la minaccia di Area popolare al Pd: "Se votate sì, frattura insanabile"

Ddl Cirinnà, la minaccia di Area popolare al Pd: "Se votate sì, frattura insanabile"




Nel giorno in cui il ddl Cirinnà inizia il suo iter al Senato (bocciate le pregiudiziali), resta il nodo politico, cioè la lontananza sempre più evidente tra una parte del Pd e i moderati della maggioranza. "Avviso ai naviganti - annuncia il deputato di Area popolare Raffaele Calabrò -. Un testo di legge intitolato Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, logica vuole che si occupi di riconoscere i diritti individuali e patrimoniali delle unioni di fatto. Su quest'argomento, l'Italia è rimasta dietro ed è giusto che si intervenga. Ma prevedere l'adozione per questo tipo di unioni o equipararle alla famiglia equivarrebbe utilizzando un gergo scolastico ad andare fuoritema". La conclusione di Calabrò è tranchant: "Qualora sul ddl Cirinnà si costruisse una maggioranza parlamentare diversa da quella che sostiene il governo, si giungerebbe ad una frattura inevitabile e difficile da sanare nella finora rodata unione di fatto tra Area Popolare e Pd".

"La Rai deve bloccare la Leosini" Procura all'attacco, caos Raitre

Franca Leosini intervista il fidanzato della Annibali sfregiata con l'acido. Rivolta della Procura: "La Rai la blocchi"




"Non può intervistare quell'imputato". La Procura della Repubblica di Pesaro ha chiesto alla Rai di bloccare la prossima puntata di Storie maledette: giovedì 4 febbraio su Raitre Franca Leosini dovrebbe intervistare Luca Varani, l'ex fidanzato del'avvocatessa Lucia Annibali sfregiata con l'acido. Varani è stato condannato in Appello a 20 anni di reclusione e dovrà ora affrontare l'ultimo grado in Cassazione. L'obiezione della Procura è netta: "La tv di Stato offre le sue telecamere ad un imputato che non ha mai risposto alle domande nei due gradi di giudizio, ed anzi ha più volte tentato di inquinare le prove - si lamenta il procuratore Manfredi Palumbo in un'intervista al Resto del Carlino -. Mi chiedo come il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria possa aver autorizzato questa intervista senza chiedere pareri, per quanto so, alla procura competente, ovvero alla Procura generale o alla stessa Corte di Cassazione". 

Bechis e gli sprechi del premier: "Quanto ci costano i suoi tweet"

Bechis smaschera l'ultimo spreco di Renzi: "Ecco quanto ci costano i suoi tweet"


di Franco Bechis
@FrancoBechis



I conti sono venuti fuori solo a nove mesi dai fatti. Ricordate il 25 aprile 2015? Il governo di Matteo Renzi cavalcò come mai era avvenuto negli anni precedenti l'appuntamento con i 70 anni dalla Liberazione. Quel giorno su Twitter e sui social network tutta la comunicazione sulle manifestazioni passò attraverso un hashtag, #ilcoraggiodi, che divenne subito virale. Un'operazione di comunicazione riuscita, e tutti lodarono per questo la genialità di palazzo Chigi, pensando fosse dovuta alla squadra di comunicatori di Renzi. Non a caso nella sua squadra il premier aveva voluto Roberta Maggio, definita "la regina di Twitter" e nota per avere promosso proprio l'hashtag di successo. Invece dall'amministrazione di palazzo Chigi viene fuori ora che quel successo fu poco spontaneo e molto spintaneo: per fare diventare virale quello slogan governativo palazzo Chigi stabilì con una grottesca determina sul successo comunicativo, che bisognava pagare qualcuno. E fu pagato 17 mila euro proprio Twitter, che naturalmente sapeva come fare diventare virale quella comunicazione. E' solo una piccola parte dei soldi spesi quel 25 aprile. Che in parte sono andati a finanziare quattro spot, di cui uno con lo stesso premier al centro a sbaciucchiare nonnini e accarezzare commosso vecchine. La direzione artistica è stata affidata a Simona Ercolani, e la produzione alla Indiana production...

Ufficiale: Renzi ha l'Europa contro "Basta flessibilità". E Brunetta sfotte

Matteo Renzi ha l'Europa contro: "Niente lezioncine", "Basta flessibilità per l'Italia"




"E adesso pure Moscovici. Due botte europee al giorno ci tolgono Matteo Renzi di torno". Usa l'arma dello sfottò, il capogruppo forzista alla Camera Renato Brunetta, per sottolineare il momento difficile nelle relazioni tra l'Italia e l'Unione europea. La realtà è che c'è poco da ridere, perché dopo settimane di tensione oggi si registra un nuovo capitolo. Al premier che ribadisce il concetto del "non venite a fare le maestrine", Bruxelles risponde secca: sono finiti i tempi della flessibilità. Di fatto, dopo le parole del presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, un'autostrada spianata per la Troika: se Renzi non riuscirà a ridurre debito e spesa pubblica (impresa quasi impossibile), finiremo nuovamente sotto il torchio di Ue e Fmi. L'incubo è reale: che la Grecia dell'estate 2016 possiamo essere noi.

"Niente lezioncine" - Da Accra, dove si trova nel corso del suo terzo tour africano, il presidente del Consiglio riaccende le polemiche contro l'Unione, scandendo al momento di lasciare il parlamento ghanese un inequivocabile: "Non prendiamo lezioncine da nessuno dei nostri amici europei. Noi siamo l'Italia e ogni anno mettiamo 20 miliardi sul piatto di Bruxelles, avendo indietro, molto meno, 11 miliardi", ha aggiunto. Quindi "pronti ad imparare ma il tempo delle lezioni è finita, abbiamo fatto le riforme e siamo pronti a dare il nostro contributo al'Europa". L'Ue soffre di mancanza di progetti, mancanza di strategie: la critica di Renzi parte anche dalla mancanza di lungimiranza dimostrata dal Vecchio Continente nei confronti dell'Africa. Dove invece "l'Italia è fortemente impegnata a supportare la pace e la stabilità in Africa". 

Doppia mazzata - Passano poche ore e arriva la risposta piccata da Bruxelles. L'Italia ha usufruito del massimo della flessibilità possibile, e ora deve attenersi ai suoi obblighi, avverte il presidente del gruppo Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber. Certo, "dobbiamo essere coscienti della situazione generale, e la situazione è che la flessibilità prevista dal patto di stabilità viene applicata al massimo possibile". In questo contesto, ha sottolineato, "i socialisti, guidati da Pierre Moscovici (il commissario francese agli Affari economici e finanziari, ndr), hanno ammesso che si sta facendo il massimo e che non c'è più flessibilità". Dunque, ha concluso, "sarebbe utile che tutti lo riconoscano".

FUORI DALL'EUROPA Trionfo dell'Inghilterra: così ha vinto la sua guerra

L'Inghilterra fuori dall'Europa: così Londra ha vinto la sua guerra




Bruxelles dà schiaffi all'Italia e contemporaneamente si inginocchia alla Gran Bretagna per scongiurare l'incubo della Brexit. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha mandato ai capi di Stato e di governo dei 28 la sua proposta per un accordo con Londra rispondendo alle richieste presentate dal premier David Cameron con una concessione parziale sul welfare. "Mantenere l'unità dell'Unione europea è la più grande sfida per tutti noi e l'obiettivo chiave del mio mandato", premette Tusk, che sottolinea di aver concesso quanto possibile senza però andare al di là dei principi fondatori dell'Unione. In particolare, la proposta concede a Londra la possibilità di frenare sulla concessione dei benefici sociali agli immigrati solo quando ci sono situazioni di emergenza a causa di numeri eccezionalmente alti che possono creare problemi al sistema di welfare. Di fatto, Londra potrà chiedere una frenata sui benefici previdenziali ai lavoratori Ue nei primi 4 anni di permanenza nel Paese, chiedendo però il permesso agli altri Stati membri.

Cameron: "Reali progressi" - L'Unione europea è dunque pronta a venire incontro alla richieste di sospensione dei servizi di welfare per gli immigrati, una delle condizioni poste dal premier britannico per rimanere al'interno dell'Ue. La misura, contenuta nelle proposte che saranno all'attenzione dei capi di Stato e di governo il 18 e 19 febbraio, propone su questo "un chiarimento nell'interpretazione delle regole correnti". Fonti Ue spiegano che su questo punto la Commissione europea proporrà un meccanismo di salvaguardia che permetta restrizioni in situazioni eccezionali, e lo stesso esecutivo comunitario proporrà un emendamento alle regole comunitarie per permettere agli Stati membri, sempre in casi eccezionali, l'introduzione di un diverso regime di benefici sociali per le famiglie. Cameron ha accolto la posizione dell'Ue favorevolmente: "Il documento sulla rinegoziazione Ue mostra un reale progresso in tutte le quattro aree in cui il Regno Unito ha proposto modifiche, ma c'è ancora lavoro da fare".