Primarie Pd a Milano, decine di cinesi in coda: non sanno l'italiano ma votano per Sala
C'era un cinese in coda. Anzi cento e più. Le primarie del Pd a Milano riservano una sorpresa a mandorla: nel primo giorno di urne aperte, in sole 9 sezioni, sono state 7.750 le persone che hanno scelto un candidato sindaco tra Giuseppe Sala, Francesca Balzani, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta. Di quelle 7.750 persone, il 4% sono stati stranieri e la maggior parte di loro sono cinesi.
I cinesi tutti per Sala - Hanno votato quasi tutti in blocco per l'ex mister Expo Sala, con tanto di appello in mandarino sul sito huarenjie.com a scegliere l'ex manager per cui tifa Renzi. Lui, al seggio, ha sdrammatizzato ("Qui ne vedo solo due") ma in quasi tutti i circoli aperti l'affluenza orientale è stata decisamente maggiore del previsto. Arrivano in gruppo, qualcuno parla italiano ma molti hanno bisogno anche del traduttore, però vogliono votare e sanno perfettamente per chi. "Molti volevano entrare in cabina in tre o in quattro alla volta. Li ho dovuti fermare e li ho obbligati a entrare uno per uno. Va bene la scusa della lingua, ma così no", si è lamentato all'HuffingtonPost il presidente del seggio di viale Monza Carlo Bonaconsa. Qualche cinese di seconda generazione argomenta un po' la propria scelta: "Sala va bene per il nostro popolo, mia figlia lo ha incontrato e ha detto che è la persona giusta".
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