Campi Flegrei: "Vulcano più vicino all'eruzione di quanto si pensi"
Già dal 2012 il livello di allerta è stato alzato dalla Protezione civile da "verde" a "giallo". Ma è possibile che a breve passi ad "arancio". Perchè, come rivela uno studio pubblicato su "Nature" dallo University College di Londra e riportato dal quotidiano La Stampa, "la caldera dei campi flegrei è più vicina all'eruzione di quanto si pensi". E "le autorità devono essere preparate a una eventuale eruzione".
Il monito dei ricercatori giunge al termine di uno studio in cui sono state osservate le deformazioni del suolo e sono state comparate al tasso di sismicità dell' area. Obiettivo: prevedere le eruzioni dei vulcani da lungo tempo quiescenti. L' eruzione, secondo questo nuovo approccio, "diventa più probabile quando il terreno viene allungato fino al punto di rottura, dal quale il magma può fuoriuscire".
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Un processo che non ha però tempi standard, dato che "il magma può anche ristagnare prima di raggiungere la superficie". Il suolo dei Campi Flegrei ha iniziato a sprofondare lentamente per secoli e il processo si è interrotto intorno al 1950, quando l' area ha ripreso a sollevarsi. Il fenomeno ha manifestato tutta la sua violenza tra il 1982 e il 1985, periodo in cui il suolo si è sollevato di quasi 2 metri, con terremoti e l' evacuazione di migliaia di abitanti di Pozzuoli. Negli ultimi dieci anni, il terreno si è sollevato di 30 centimetri. Segno della probabile comparsa di un "sill", ovvero un laghetto di magma formatosi a bassa profondità.
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