Giustizia civile, la Camera approva la riforma: divorzio breve e ferie tagliate ai magistrati, tutte le novità
Sì alla sforbiciata alle ferie dei magistrati. E' la parte più succosa, insieme a quella relativa al divorzio breve, della riforma del processo civile approvata giovedì alla Camera con 353 sì e 192 no. Nel pacchetto di norme rientrano anche l'aumento della mora per chi non paga i debiti e nuove modalità di pignoramento degli autoveicoli.
Ridotte le ferie ai magistrati - Nuovi termini di sospensione feriale dei procedimenti: il periodo feriale nei tribunali sarà dall'1 al 31 agosto (non più fino al 15 settembre). Rivista anche la disciplina della durata del periodo annuale di ferie di tutti i magistrati professionali e degli Avvocati e procuratori dello Stato: 30 giorni.
Chi non paga i debiti, paga di più - In coordinamento con la disciplina comunitaria sui ritardi nei pagamenti relativi alle operazioni commerciali (attuata con decreto legislativo n. 231 del 2002, recentemente modificato), è previsto uno specifico incremento del saggio di interesse moratorio dal momento della proposizione della domanda giudiziale. Il creditore, inoltre, deve poter conoscere tutti i beni del debitore. In materia di espropriazione presso terzi in generale si provvede, quale diretta conseguenza dell'introduzione delle nuove norme in materia di competenza territoriale, ad eliminare i casi in cui il terzo tenuto al pagamento di somme di denaro deve comparire in udienza per rendere la dichiarazione (crediti retributivi). Ne consegue che la dichiarazione sarà resa dal terzo in ogni caso a mezzo lettera raccomandata o posta elettronica certificata.
Autoveicoli, nuove modalità di pignoramento - E' stata inoltre riformata la disciplina del pignoramento dei veicoli terrestri, prevedendo una modalità di pignoramento mutuata dalla disciplina contenuta nel codice della navigazione relativa all'apprensione delle navi e degli aeromobili, così da superare le criticità dell’esecuzione di questi beni.
Trasparenza dei fallimenti - Con la finalità di consentire al giudice di esercitare un controllo efficace sullo stato delle procedure concorsuali, si prevede a carico del curatore, del liquidatore o del commissario giudiziale l'obbligo di elaborazione e di deposito del rapporto riepilogativo finale, da redigere in conformità a quanto già previsto dalla legge fallimentare. L'intervento eviterà le numerosissime condanne per violazione della ragionevole durata del
processo.
Uffici dei giudici di pace - In seguito alle attività di monitoraggio svolte presso il ministero della Giustizia, è emersa la necessità di un riequilibrio dei flussi delle sopravvenienze degli uffici di grandi dimensioni (Roma e Napoli). Per questo si è provveduto a ripristinare l'Ufficio del Giudice di Pace di Barra (Napoli) e a istituire l'ufficio del Giudice di Pace di Ostia (Roma).
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