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sabato 1 aprile 2017

TRATTAMENTI ANTI-ACNE La tecnologia biofotonica è da oggi disponibile anche nel nostro paese

La tecnologia biofotonica è da oggi  disponibile anche nel nostro paese


di Matilde Scuderi



L'acne non è tutta uguale: questa comunissima condizione della pelle - si stima che almeno 8 persone su 10 ne siano interessate lungo il corso della propria vita, con un picco durante l'età adolescienziale anche se non mancano manifestazioni in soggetti adulti - si presenta in diverse forme, alcune lievi altre invece molto severe come l'acne nodulocistica. Circa il 15-20 per cento dei casi di acne appartengono alle forme da moderata a severa, che tendono a lasciare cicatrici nelle zone interessate, questo comporta un impatto molto forte a livello estetico - anche dopo il miglioramento globale della pelle - e anche a livello emotivo, poiché talvoltà l'immagine che rimanda lo specchio è talmente deturpata agli occhi di chi soffre di questo tipo di condizione da provocare un forte stress, ansia sociale e persino depressione.

Attualmente i trattamenti anti-acne possono porre una serie di problemi, che vanno dall'inefficacia all'irritazione della pelle, ma ci sono novità in arrivo sul mercato italiano: la tecnologia biofotonica, che utilizza un sistema di conversione della luce progettato per stimolare la pelle e migliorarne l'aspetto: grazie a una luce led di lunghezza d'onda multipla e ad un gel fotoconvertitore, questa tecnologia consente a uno spettro di lunghezze d'onda di penetrare nella pelle, riuscendo così a trattare l'acne e a stimolare la produzione di collagene, in grado di favorire la riparazione delle cicatrici. Uno studio clinico ha rilevato che 9 persone su 10 affette da acne moderata a severa hanno constatato un miglioramento significatico e addirittura una persona su tre ha ottenuto una pelle libera o quasi libera da acne. Un punto a favore di questo trattamento è la sua efficacia prolungata nel tempo: il 92 per cento dei pazienti ha infatti mantenuto gli stessi risultati per almeno sei mesi dopo la terapia. Nel corso dello studio si è visto che il miglioramento in pazienti che si sono sottoposti al trattamento due volte a settimana per sei settimane è proseguito anche dopo la conclusione del trattamento stesso, man mano che gli strati profondi della pelle reagivano producendo collagene.

"La convivenza con l'acne può incidere profondamente sul benessere delle persone intaccandone la fiducia - afferma Andrea Paradisi, medico dermatologo specialista in dermatologia e venereologia presso il centro Skin laser di Roma - molti pazienti sono frustrati e convivono con un'esigenza insoddisfatta, dunque cercano trattamenti nuovi, alternativi per migliorare la propria pelle. Nuove tecnologie come quella biofotonica rappresentano un significativo passo in avanti come nuova opzione di trattamento che costituisca un'alternativa rassicurante ai trattamenti tradizionali". La tecnologia fotonica è presentata in Italia da Leo pharma ed è adatta - ovviamente calibrata in modo diverso rispetto a quanto avviene con l'acne - anche al trattamento di linee d'espressione e di rughe. I dati clinici sulla sua efficacia sono stati recentemente pubblicati sul International journal of Dermatology.

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