Attentato a Parigi, la lezione di Marine Le Pen: "Chiudere la frontiere di Schengen, niente soldi pubblici alle moschee"
La Francia è in guerra con l'Isis e l'Islam radicale. Parla chiaro, Marine Le Pen. E la ricetta della candidata del Front National alle elezioni presidenziali di domenica è brutale, come richiedono questi tempi drammatici. "Quando andrò all'Eliseo - è l'annuncio all'indomani dell'attentato di Parigi in cui è morto un poliziotto - la prima cosa che farò sarà reintrodurre le frontiere nello spazio Schengen", con tanti saluti all'Unione europea. "Questa guerra ci viene fatta senza pietà" e "la Francia è presa di mira non per ciò che fa ma per ciò che è", ha detto Le Pen in un discorso dal suo quartier generale.
"La risposta deve essere globale, totale, quella dell'intero Paese", ha affermato la candidata, chiedendo al governo di "ordinare la restaurazione immediata delle nostre frontiere nazionali" e l'espulsione di "tutti gli schedati S" (i sospettati di radicalizzazione, ndr). La Francia e l'Europa, ha sottolineato la Le Pen, devono rinunciare "all'ingenuità, all'innocenza, al lassismo". Anche per questo, ha concluso, "il finanziamento delle moschee non potrà essere in alcun caso pubblico o di provenienza straniera".
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