Juventus, tutte le carte del caso 'ndrangheta: i documenti dell'Antimafia
Biglietti rivenduti dagli ultrà anche a 620 euro l’uno e rapporti così stretti tra tifosi in odore di ’Ndrangheta e la Juventus che - scrive il procuratore federale Giuseppe Pecoraro - i clan avevano insistito col direttore generale Beppe Marotta affinché ci fosse un provino per il rampollo di una famiglia malavitosa. Si tratta di Mario Bellocco, figlio di Umberto: quest’ultimo orbita intorno alla cosca Bellocco-Pesce. Gli inquirenti hanno rilevato «la forte pressione esercitata da personaggi legati alla criminalità organizzata» sul club torinese, anche se l’aspirante calciatore bianconero non è mai stato tesserato.
Andò diversamente - sempre secondo la ricostruzione di Pecoraro, inviata ai Campioni d’Italia e alla Sezione disciplinare del Tribunale federale - in occasione del match di Champions contro il Real Madrid. Siamo nell’ottobre 2013 e, stando all’opinione degli inquirenti, è l’ex dirigente della Samp a cedere i preziosi biglietti agli ultrà, biglietti «destinati al bagarinaggio» e che Marotta avrebbe allungato alla curva raccomandandosi «massima riservatezza».
Andò diversamente - sempre secondo la ricostruzione di Pecoraro, inviata ai Campioni d’Italia e alla Sezione disciplinare del Tribunale federale - in occasione del match di Champions contro il Real Madrid. Siamo nell’ottobre 2013 e, stando all’opinione degli inquirenti, è l’ex dirigente della Samp a cedere i preziosi biglietti agli ultrà, biglietti «destinati al bagarinaggio» e che Marotta avrebbe allungato alla curva raccomandandosi «massima riservatezza».
Nessun commento:
Posta un commento