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sabato 21 gennaio 2017

Draghi, l'ultima sberla alla Merkel: mossa salva-Italia, la rabbia di Berlino

Draghi, l'ultima sberla contro la Merkel. Così Supermario fa irritare Berlino



È ancora troppo presto per ridurre il quantitative easing: è il giudizio, in contrasto con quello dei tedeschi, del presidente della Bce, Mario Draghi (nella foto LaPresse), al termine del direttivo dell' Eurotower. L' inflazione in Europa non mostra ancora «un trend convincente al rialzo» e per questo il direttivo dell' istituto lascia i tassi invariati, e va avanti con le misure straordinarie decise lo scorso 8 dicembre. Ma è in Germania che l' inflazione inizia a tirare su la testa: a dicembre il costo della vita è salito a sorpresa all' 1,7%. Un dato che immediatamente ha scatenato dalle parti di Berlino un invito collettivo alla Bce affinché abbandoni la politica dei tassi zero (o addirittura negativi). Draghi però è riuscito a mantenere la rotta della Banca centrale.

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