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domenica 29 gennaio 2017

Clamoroso regolamento di conti in aula: toga brutale in faccia al ministro / Foto

Clamoroso in tribunale a Milano: Davigo (Anm), attacco brutale al ministro



Clamoroso in un aula di tribunale a Milano. Si inaugura l'anno giudiziario 2017 e a rompere il clima di sobria festa e rispetto istituzionale ci pensa Piercamillo Davigo, il magistrato di Mani Pulite oggi presidente dell'Anm, il sindacato delle toghe. Il suo attacco al ministro della Giustizia Andrea Orlando, anche lui in aula, è violento: "Io certamente non voglio essere ricordato come colui che ha abdicato alla difesa dell'indipendenza della magistratura, signor ministro. Spero che lei non voglia essere ricordato come quello che ha provato a violarla".

La risposta di Orlando non si è fatta attendere ed è altrettanto dura, anche se più morbida nei toni: "Ho trovato singolare il fatto che si contesti l'utilizzo del decreto per modificare l'età pensionabile e poi si contesti contemporaneamente il fatto di non aver usato il decreto per correggere quel presunto sbaglio, ma questa è una questione di forma. Io non credo che si stia attentando all'autonomia della magistratura perché si modifica l'età pensionabile, perché allora non mi saprei spiegare perché l'Anm non ha protestato quando si decise a suo tempo di portare l'età pensionabile da 70 a 75 anni. Se modificare l'età pensionabile significa scegliersi i giudici, allora questo vale tanto quando si abbassa l'età pensionabile, quanto quando si alza". Davigo ha accusato il governo di voler scegliere "chi fa il giudice in Italia". Orlando ha precisato: "Francamente credo che si tratti di una questione che attiene alla dimensione organizzativa, quindi è fondata l'esigenza di far fronte alle scoperture di organico: questo rilievo lo colgo e lo affronto. Non mi pare che si possano chiamare in causa questioni di carattere costituzionale, o altrimenti vanno chiamate in causa sempre, anche quando magari la misura è più gradita all'insieme della categoria".

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