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domenica 29 gennaio 2017

Gorbaciov, profezia agghiacciante: Apocalisse, "mondo pronto per la guerra"

Gorbaciov, parole agghiaccianti: "Il mondo si sta preparando a una guerra"



"I leader politici sembrano confusi, senza una guida. Ma nessun problema è più urgente della loro militarizzazione e della nuova corsa agli armamenti. Fermare questo disastro deve essere la nostra priorità perché la situazione attuale è troppo pericolosa". A lanciare l'allarme, attraverso il prestigioso settimanale americano Time, è Michail Gorbaciov, l'ultimo segretario della storia del Pcus e l'uomo che, di fatto, ha guidato per mano l'Unione Sovietica alla sua dissoluzione.

Il riferimento, ovvio, è allo smistamento di truppe Nato in Europa orientale, sul confine russo, che ha riportato le lancette degli equilibri mondiali ai tempi della Guerra Fredda, una tensione latente che Gorbaciov ha conosciuto sulla propria pelle. Dai politici ai commentatori, spiega, "è come se il mondo si stesse preparando per la guerra". Quant'è lontano il biennio 1985-86, quando con il presidente americano Ronald Reagan firmò il patto di non proliferazione nucleare decretando di fatto la fine degli armamenti e il tramonto, anche solo parziale, dell'Apocalisse atomica.

"Oggi invece la minaccia sembra ancora reale. Le relazioni tra le grandi potenze nucleare sono peggiorate con gli anni, i fabbricanti di armi e i loro sostenitori si stanno fregando le mani". Un patto anti-terrorismo, continua Gorby, è importante ma non basta. Serve, spiega, "una intesa sugli armamenti nucleari ma anche sulla difesa missilistica e sulle strategie militari". Nel mondo moderno, è il suo auspicio, le guerre dovrebbero essere dichiarate fuorilegge perché "nessuno dei problemi globali può essere risolto con una guerra. Non la povertà, non l'inquinamento, non le migrazioni né la crescita della popolazione o la fine delle risorse naturali". Il compito di dire basta ai conflitti bellici, conclude Gorbaciov, spetta al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e l'iniziativa deve patire da Donald Trump e Vladimir Putin, che hanno la responsabilità di gestire l'80% degli arsenali atomici mondiali. Difficile che accada. Sicuramente non accadrà ora.

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