Tre ladri su quattro usano i social per razziare le case
di Gianluca Veneziani
Oggi anche il Kevin di "Mamma ho perso l'aereo", anziché manichini, trappole e voci di film registrati per scacciare via i ladri, prenderebbe le adeguate contromisure sui social network. I ladri non sono più quella coppia di scalcagnati malviventi che attentano a casa McCallister, ma si sono aggiornati a livello tecnologico e utilizzano Facebook, Twitter o Instagram per portare a termine i loro furti: rubano informazioni alle vittime per poi rubare oggetti nelle loro case.
Come rende noto Verisure, società leader in Europa nel mercato degli allarmi, addirittura il 75% dei ladri - vale a dire tre su quattro - si avvale dei social per identificare le potenziali vittime, capire cosa possiedono, dove vivono e quanto tempo trascorrono fuori casa. Se su Facebook il metodo privilegiato è la visita sul profilo e il reperimento di dati sensibili e foto utili a conoscere la localizzazione del malcapitato, su Instagram i ladri ricorrono ai "follow" per seguire le persone che intendono derubare o inseriscono tag come #natale2016 per scoprire chi, con quel tag, ha pubblicato le immagini delle proprie vacanze, comunicando così di non essere a casa.
Per scongiurare queste eventualità, Verisure ha messo a punto un prontuario a misura dell'utente social e del cittadino, in funzione scaccia-ladri. Ecco qua alcuni consigli utili. In primis, è bene non condividere sui social informazioni personali come la via di casa, il posto di lavoro e il proprio numero di telefono. In secondo luogo, è preferibile evitare di postare in tempo reale su Facebook, Twitter o Instagram le foto dei propri viaggi: il che non vuol dire autocensurare per paura ogni immagine di vacanza, ma pubblicarla in modo intelligente nel momento in cui si torna a casa (magari varrà qualche "like" in meno postarla l'8 gennaio, ma si guadagna in tranquillità). In terzo luogo, sarebbe bene disattivare sui social la geolocalizzazione, che spesso viene inserita automaticamente.
Così come impostare la privacy in modo che solo gli amici possano vedere quello che pubblichi, evitando l'opzione "amici di amici". Quindi - vecchio consiglio sempre utile - è opportuno non accettare (tanto più se si è fuori casa) richieste di amicizia di persone che non si conoscono. Da ultimo, non guasta utilizzare la tecnologia come strumento di sicurezza ricorrendo a varie applicazioni (da Nexho a Houseinhand knx) che consentono di verificare da remoto e in tempo reale cosa accade in casa, controllando le telecamere e i sistemi di allarme o scattando fotografie dell' abitazione.
Misure necessarie soprattutto in tempo natalizio, quando in tanti lasciano la propria casa per le vacanze o abbandonano temporaneamente la città in cui lavorano per tornare al paese d'origine. E quando i ladri hanno gioco facile per svaligiare le abitazioni (in un rovesciamento simbolico inquietante per cui sottraggono cose anziché portare doni, come fanno le persone perbene).
Altri dati Verisure relativi al 2015 dimostrano infatti che nel mese di dicembre i furti raddoppiano rispetto alla media dell' anno, con una percentuale del 14% sul totale annuo rispetto al 7-8% degli altri mesi. E questo in un contesto in cui la paura di essere derubati cresce insieme alla sensazione generale di pericolo. Un sondaggio condotto dall'istituto Sondea nel 2016 conferma che un italiano su due teme un'intrusione in casa e ben 8 italiani su 10 conoscono un amico o un familiare che ha subito un furto. Da cui un aumento significativo della percezione di insicurezza: 9 cittadini su 10 (esattamente l' 88,28%) ritengono che la sicurezza in Italia sia diminuita (nel 2015 la percentuale era più bassa di 2 punti e mezzo) e il 43,52% degli italiani (a fronte del 40,18% del 2015) pensa che la sicurezza diminuirà ulteriormente nei prossimi anni.
D'altronde, già i dati attuali parlano chiaro: un'indagine Censis fa sapere che in Italia si verificano 689 furti al giorno, cioè uno ogni due minuti. In tempo natalizio la percentuale duplica e diventa di uno al minuto. Per questo, prima di lasciar casa per le vacanze, oltre a chiudere bene la serratura, stavolta sarebbe il caso di blindare anche il proprio profilo social. Occhio: i ladri non usano più solo il piede di porco ma pure Facebook
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