Aleppo est, evacuazione iniziata sotto i bombardamenti
L'annuncio del via libera alle operazioni di evacuazione, arrivato giovedì mattina, è durato solo poche ore: mentre la prima ambulanza con i feriti, approfittando della tregua, stava lasciando la zona orientale della città, in direzione delle campagne ad Ovest, sono partiti dei colpi, probabilmente dalle milizie filo-iraniane, che hanno costretto tutti i mezzi di soccorso a tornare indietro. Il bilancio di quest'ultimo attacco, secondo l'Ansa, è di quattro feriti e quattro morti. Il piano infatti prevedeva l'evacuazione tempestiva dei feriti, seguiti a ruota dai civili e dai ribelli. Il centro di pianificazione russo in Siria, secondo quanto riporta il Corriere, aveva infatti comunicato: "L’evacuazione si farà a bordo di 20 pullman e 10 ambulanze che percorreranno un corridoio speciale in direzione di Idlib. Le autorità siriane garantiscono la sicurezza a tutti i membri dei gruppi armati che hanno deciso di abbandonare i quartieri orientali di Aleppo".
A tal proposito, l'osservatorio siriano per i diritti umani aveva stimato a circa 15 mila, la cifra complessiva di persone che doveva seguire il piano di evacuazione. L'accordo per consentire il tutto era avvenuto dopo che i negoziatori sembravano aver superato le opposizioni dell'Iran. Secondo i ribelli siriani è stata la Turchia a ricoprire un ruolo decisivo, spingendo la Russia di Putin a esercitare pressione su Damasco, con l'obiettivo di rispettare l'intesa raggiunta dalla stessa Russia e dalla Turchia di Erdogan, rimandata poi a mercoledì. Sempre secondi i ribelli e fonti dell'Onu, l'Iran avrebbe seguito posto nuove condizioni, esigendo la contemporanea evacuazione dei feriti da due villaggi assediati.
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