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sabato 31 dicembre 2016

Di Pietro, il fine anno da incubo: i rom in villa, la rapina, le urla e gli spari

Di Pietro, fine anno da incubo: i rom in villa, le urla e gli spari



Scena da serie tv americana l'altro ieri a Curno, in provincia di Bergamo. Due banditi incappucciati hanno cercato di entrare nella casa di Antonio Di Pietro, nel quartiere Marigolda di Curno. I fatti risalgono al primo pomeriggio di giovedì. Sono circa le 13.30 quando i due si avvicinano alla casa di Di Pietro, ma vengono notati da una vicina di casa dopo aver sfondato un muretto con un’auto. La donna ha immediatamente chiamato le forze dell’ordine. I carabinieri sono arrivati sul posto prima che i ladri riuscissero a entrare nella casa dell’ex ministro e attuale presidente di Pedemontana. I due malviventi, allora, si sono barricati all’interno dell’area della villa. Dal canto loro le forze dell’ordine si sono subito messe in contatto con Di Pietro e, una volta appurato che l’ex parlamentare non era nella villa e non correva pericoli, hanno fatto irruzione arrestando uno dei due malviventi, un 18enne italiano di etnia rom, residente a Dalmine.

Il complice, invece, è riuscito a raggiungere la macchina e scappare, dando vita a un rocambolesco inseguimento. Il fuggiasco nel tentativo di scappare ha prima speronato una pattuglia a bordo di una Golf bianca che risulterebbe rubata nel milanese, poi ha tentato di investire un carabiniere. Per cercare di fermarlo, uno degli agenti ha anche esploso alcuni colpi in aria. Inutilmente. Il malvivente prima è riuscito ad abbandonare l’auto e poi si è lanciato nel fiume in modo da riuscire a fare perdere le proprie tracce.

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