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martedì 8 novembre 2016

"Di Matteo Renzi me ne frego" La Ue come il Duce, premier ko

Ue, Juncker contro Renzi: "Me ne frego degli attacchi dell'Italia"



Dall'Europa la più dura delle risposte. Un "me ne frego" di mussoliniana memoria, rivolto dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker al premier, Matteo Renzi. La risposta arriva dopo che quest'ultimo ha affermato che ogni intervento per la ricostruzione post-terremoto verrà effettuato senza tener conto del deficit, considerato come voce esterna. Una risposta che mette nel mirino anche la legge di Bilancio, contestatissima dalle autorità europee. "L'Italia non cessa di attaccarci a torto e ciò crea risultati diversi da quelli attesi", ha affermato Juncker parlando a una conferenza promossa dai sindacati europei e riferendosi alle polemiche sulla posizione dell'esecutivo europeo. Dunque ha precisato: "Saggezza vorrebbe che tenessimo conto del costo dei rifugiati e del terremoto in Italia, ma tali costi equivalgono allo 0,1% del Pil: l'Italia ci aveva promesso di arrivare a un deficit dell'1,7% nel 2017 e ora ci propone il 2,4% quando, appunto, questo costo si riduce a 0,1% del prodotto". Dunque il presidente aggiunge che "l'Italia può spendere 19 miliardi in più che non avrebbe se non avessimo riformato il patto di stabilità nel senso della flessibilità".

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