Caivano (Na): Continuano gli scarichi a Sant'Arcangelo. E nessuno fa nulla per fermarli...
di Sossio Barra (Per NapoliMetropoli)
Via Sant'Arcangelo - Caivano (Na) |
CAIVANO - Tutti parlano della “terra dei fuochi”. Partiti e politici inclusi. Proprio loro, soprattutto loro, colpevoli di aver devastato un territorio svendendolo sull’altare di interessi personali e dei business consumati. Il Cdr, lo Stir, le balle stoccate nella zona industriale che di ecologico non hanno nulla. Una classe dirigente appiattita sull’allora governatore Bassolino ha svenduto Caivano. In cmabio di cosa? Di incarichi’ Di prebende? E adesso di cosa vogliono parlare? L’allarme è stato lanciato da anni ma nessun partito o amministratore, tranne l’ex sindaco Pippo Papaccioli, ha mai fatto qualcosa seriamente per salvare la popolazione dalla morte e dai veleni. Adesso che il “caso” è diventato mediatico tutti a sostenere la causa di don Maurizio Patriciello. Il parrocco “anti veleni”. Ma siamo pur sempre sui giornali. Nel frattempo gli scarichi abusivi continuano. E Caivano, ancora oggi, è considerata una discarica di rifiuti a cielo aperto dove i delinquenti continuano a “lavorare” indisturbati, senza controlli e senza ilr ischio di essere “beccati”. Basta farsi un giro, ad esempio, in via Sant'Arcangelo, storica zona periferica caivanese caduta in un degrado senza precedenti. Un'amena zona verde distrutta dall’amianto e dalla spazzatura. La tragedia inizia già dalle prime traverse. Via Grazia Deledda su tutte. Apriti cielo. Senza pubblica illuminazione, senza manto stradale, senza segnaletica. Niente di niente. E purtroppo lì ci sono residenti che si lamentano continuamente a causa del totale abbandono della zona in questione. Gli amministratori fanno orecchie da mercante. Se ne fregano. Ma non è finita qui. Addirittura il servizio per la raccolta rifiuti non copre questa zona. E lo si può testimoniare guardando le pessime condizioni igienico sanitarie di tutta l’area. Sembra Kabul. Strade di fango e rifiuti. Ma uscendo da questa via c'imbocchiamo nel cuore di via Sant'Arcangelo. Uno sfascio incredibile. Sulla nostra destra, percorrendo il vialotto, troviamo montagne di immondizia. Water, pneumatici, amianto. Giacchè abbandonati da tempo i rifiuti producono una puzza irrespirabile. In avanti, sulla sinistra, troviamo un cane morto, abbandonato ai limiti della carreggiata. Tutto ad un tratto un passante, incuriosito dalla nostra attività, si ferma e ci saluta. Si presenta. Si chiama Marco. Gli poniamo alcune domande inerenti questa triste questione. E lui ci risponde così : “Noi a Caivano, oramai, siamo abituati a quest'emergenza ambientale. Don Maurizio Patriciello si sta battendo molto per la causa ma, lasciatemi dire, non basta. Lui è diventato un mediatico. Appare ovunque. Ma la protesta non serve più. L'amministrazione è assente fin da quando si è insediata. Falco, sotto quest'aspetto, è stato ultra fallimentare. Ci prendono in giro in tutta Italia. Via Sant'Arcangelo ne è un palese esempio. Tempo fa, insieme ad altri miei amici, siamo andati al Municipio per far presente questo problema. Ebbene, da allora sono passati 6-7 mesi. Risultato? Nisba. Anzi. La situazione è peggiorata ulteriormente. Non ne possiamo più. Spero che Patriciello non attacchi solo il governo e il presidente Napolitano, insomma le alte sfere, ma inizi dalla melma, dai veri colpevoli, dalle amministrazioni locali che hanno svenduto Caivano e la nostra terra sull’altare degli interessi di parte. Perché non lo si dice mai? Forse perché non fa notizia?”. Comprensibile lo sfogo del signor Marco. Ci saluta augurandoci buon lavoro. Proseguiamo in avanti. E troviamo, sulla destra, altra spazzatura abbandonata chissà da quali incivili. Ma, dietro di essa, la ciliegina sulla torta. I resti di un auto data in fiamme molto tempo fa e depositata tra le piante. Assurdo.
Per non parlare, proseguendo oltre, delle montagne di rifiuti sparsi dappertutto. Un giro lungo, in pieno giorno. Non abbiamo incontrato sulla nbostra strada né un vigile urbano e nemmeno le tanto decantate guardie ambientali che in passato l’amministrazione Falco ha fatto sfilare di domenica mattina sul corso principale del paese.
Sulla nostra sinistra, invece, troviamo alcune siringhe accantonate vicino alle buste di spazzatura. Ma, dulcis in fundo, ci accorgiamo che l'intera zona, riguardante l’aperta campagna, è sprovvista della pubblica illuminazione. E anche qui ci sono persone che abitano. Dunque, specialmente di sera, aumenta il tasso di furti e rapine. Come contorno agli scarichi abusivi di materiale di ogni genere, pure tossico e nocivo.
Le periferie caivanesi sono questo e molto peggio. Il degrado in cui giace via Sant'Arcangelo è sotto gli occhi di tutti. Tornando indietro si avverte, per l'ennesima volta, un tanfo irrespirabile. Ascoltiamo perfino un altro passante che si lamenta per l’onnipresenza dei rifiuti che costeggiano il viale. Tornati di nuovo all'inizio della strada, c'immettiamo in via Antonio De Curtis, altra traversa di via Sant'Arcangelo. Ma la situazione è la stessa. Mancanza di pubblica illuminazione. Mancanza di manutenzione stradale. Il suolo è dissestato. Le auto, per poterci circolare, devono procedere molto adagio affinchè non rechino danni ingenti alla meccanica. Da questo punto di vista l'amministrazione Falco dovrà rispondere a molti interrogativi. Il settore Ambiente, guidato dal vicesindaco Casaburo, in quota Pd, è nell'occhio del ciclone da diverso tempo. I cittadini non meritano tutta questa mortificazione. Il territorio ha già pianto abbastanza. Bisogna mobilitarsi. La spazzatura puzza troppo e i rifiuti nocivi avvelenano la terra, inquinano il suolo e rappresentano i principali colpevoli dei morti per tumore. Il Pds-Ds ha regalato con l’ex sindaco Mimmo Semplice le balle e il Cdr. Mentre, negli anni, la politica locale ha regalato a tutte le famiglie di Caivano un bel tumore. E voi, continuate a votarli come se nulla fosse successo. Meditate!
Nessun commento:
Posta un commento