Renzi indietro di sedici punti. Il sondaggio che lo condanna
A due mesi dal referendum costituzionale lo scenario per Matteo Renzi non è dei migliori. Secondo un sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, infatti, il No è in vantaggio con il 52 per cento. Detto questo è vero anche che un elettore su due non ha ancora deciso cosa votare. Tra quelli sicuri, nel Pd il 19% voterebbe No, mentre in Forza Italia il 40% è per il Sì.
Ma i cittadini italiani quanto ne sanno in tema di Costituzione e riforma della Costituzione? Solo uno su dieci dice di conoscere i contenuti della riforma costituzionale, il 44% la conosce a grandi linee, il 38% ne ha sentito vagamente parlare e l'8% non sa nemmeno che ci sarà un referendum. Dati inquietanti forse dovuti al fatto che più che della riforma si parla delle liti sulla riforma.
Tant'è. Il fronte del Sì, rispetto a luglio perde due punti (da 25% a 23), stabile il No (25%), mentre aumentano gli indecisi (da 7% a 8) e gli astenuti (da 42 a 44). Tra gli elettori quelli che sembrano più motivati ad andare a votare sono quelli del Pd (3 su 4), quelli di M5S, Lega, Forza Italia si fermano a due su tre. Nel Pd, nonostante le liti prevale largamente il Sì (81% a 19%). E il Sì è intesta anche tra gli elettori centristi (59%). Tra gli elettori dei partiti d'opposizione prevale il No ma uno su cinque tra i grillini (19%) e i leghisti (21%) e il 40% tra i sostenitori di Forza Italia voterebbe Sì.
Non solo. L'orientamento di voto è molto diversificato a seconda delle regioni: in quelle del Nord ovest e in quelle del Centro Nord prevale il Sì, nel Nordest prevale di poco il No mentre nelle regioni del Centro Sud e nelle Isole il No ha un vantaggio di sedici punti.
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