I soldati italiani in Libia. Ora spunta un documento segreto
Per la prima volta il governo Renzi ha ammesso ufficialmente che un commando di soldati italiani delle forze speciali è stato dislocato in Iraq e Libia. In un documento classificato come "segreto" al Comitato di controllo sui servizi segreti (Copasir), il Comando interforze per le operazioni delle forze speciali ha chiarito la natura delle operazioni in corso. Dopo una prima fuga di notizie nei giorni scorsi, dal governo erano arrivate solo vaghe smentite ai sospetti dell'opposizione di aver scavalcato il via libera del Parlamento. Come descritto nel documento, diffuso per primo dall'Huffingtonpost, le operazioni in corso delle forze speciali si stanno svolgendo in applicazione della normativa approvata a novembre scorso proprio dal Parlamento, grazie alla quale il Presidente del Consiglio può autorizzare missioni all'estero di militari dei corpi d'elite, facendoli rispondere direttamente ai servizi segreti, con tutte le garanzie che ne conseguono, compresa l'immunità.
In Libia sono impegnati gli uomini del 9° Reggimento Col Moschin del Gruppo Operativo Incursori del Comsubin, del 17° Stormo Incursori dell'Aeronautica Militare e del Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri. Questi gruppi rispondono direttamente al governo, per questo solo formalmente non sarebbe corretto dire che l'Italia è in guerra in Libia. Che cosa stiano facendo su quel fronte i nostri militari è descritto con precisione nel documento trasmesso al Copasir, sul quale però è stato apposto il segreto che il governo potrebbe elevare a Segreto di Stato.
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