Lutto nel cinema, è morto il mito Bud Spencer
È morto Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli: uno degli attori più famosi e amati del cinema popolare italiano, aveva 86 anni. Tra anni Settanta e Ottanta aveva formato una mitica coppia comica con Terence Hill. "Papà è volato via serenamente - ha annunciato il figlio Giuseppe -, aveva tutti accanto, la sua ultima parola è stata grazie".
Trent'anni da mito - Napoletano, ex campione di nuoto (nel 1950 è il primo a scendere sotto il minuto nei 100 stile libero) partecipa alle Olimpiadi di Helsinki 1952 e ai Giochi di Melbourne 1956. Dopo lo sport, arriva il cinema: con il regista Giuseppe Colizzi è il protagonista del western Dio perdona… io no!. Cambia nome combinando quello della sua birra preferita, la Budweiser, e quello del divo di Hollywood Spencer Tracy. Praticamente infinita la lista dei suoi titoli memorabili: Lo chiamavano Trinità, Quattro mosche di velluto grigio (puntata "seria", con un regista come Dario Argento), ...più forte ragazzi!, Anche gli angeli mangiano fagioli. Poi la serie di Piedone, I due superpiedi quasi piatti, Lo chiamavano Bulldozer, Banana Joe, Bomber. Dagli anni '90 aveva diradato le apparizioni, comparendo in Fuochi d'artificio dell'amico Terence e dedicandosi soprattutto alla tv, da Detective extralarge a i Delitti del cuoco nel 2010, ultimo suo ruolo.
La politica - Ha sempre dichiarato di aver votato a destra, tanto da candidarsi con Storace alle regionali 2005 del Lazio, senza venir eletto (ma con 4.000 preferenze). Nel 2013 aveva sostenuto la candidatura della figlia Cristiana nel Pdl, alle comunali della Capitale.
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