Arriva il nuovo partito di Salvini. Occhio: segnatevi questa data sul calendario
Sono sempre più lontani Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. In un retroscena sul Tempo un dirigente leghista spiega che nonostante Lega e Forza Italia abbiano ancora molti punti in comune, soprattutto sulle politiche economiche europee, la "rottura di Roma" non è solo un "problema locale". Nonostante l'accerchiamento messo in atto nei confronti dei due "lepenisti", la Lega non è preoccupata, anzi: "Ci sono ampie fette di Forza Italia e anche ex già usciti che la vedono come noi anche sulla questione europea. La partita è convincere sia porzioni di quel partito sia gli elettori".
Si potrebbe quindi pensare a un progetto politico, un contenitore "con cui noi possiamo interloquire". Non si sa ancora se sarà un partito o una federazione ma "che ci sia la volontà che possa nascere qualcosa che si possa alleare con la Lega e che abbia un'opinione diversa sull'Europa c'è".
E già circola il nome di Giovanni Toti, che ha difeso l'alleanza con Meloni fino alla fine, e del cosiddetto "asse del Nord" e anche di Raffaele Fitto. Insomma, "c'è un'ala che la pensa come noi sulle battaglie europee, magari questi preferiscono mettere la cravatta ma hanno capito da che parte stare". Se ne parlerà meglio dopo i risultati delle amministrative a Roma. Di fatto il mancato appoggio a Giorgia Meloni "è stato il risultato di una scelta tra la volontà di cambiamento, ossia stare con noi, e la volontà di difendere lo status quo europeo e nazionale che è stato fatto scegliendo Marchini". Da via Bellerio si sarebbero aspettati «quell' impulso rivoluzionario che sarebbe stato fondamentale e che purtroppo potrebbe costargli il partito».
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