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domenica 18 marzo 2012

Caivano: Il Consigliere P. PDL Monopoli manifesta il suo Sconcerto ed il suo disappunto verso i vertici del suo Partito

Caivano: Monopoli punta il dito contro gli organizzatori dell'ultimo Congresso PDL. 

Al Segretario Nazionale del PDL On. Angelino Alfano
Al Commissario Regionale del PDL On. Nitto Francesco Palma



Ho deciso di scriverVi questa mia per manifestarVi lo sconcerto e il disappunto del sottoscritto per come è stato "im-preparato" e "disorganizzato" il Congresso Provinciale del Partito a Napoli. Sicuramente non sarà questo mio modesto scritto a modificare alcunchè, ma confido nel fatto che abbiate almeno la bontà di accettare queste poche righe come sfogo personale e come testimonianza. Innanzitutto Comincio col dire di non essere stato assolutamente coinvolto in alcun modo nè nella fase organizzativa, nè tantomeno (figurarsi!) in quella decisionale... se non fosse stato per un sms trasmessomi Venerdì 9 Marzo sera, non avrei mai saputo (se non dai Giornali) che si era organizzato un Congresso Provinciale del Pdl. ! E' chiaro, vista la pecca della Comunicazione che non credo abbia riguardato solo me, che sabato, come riportato dai giornali, la sala della mostra d'Oltremare, non solo non era gremita ma non riusciva a coprire neppure i trecento posti a sedere previsti dai "dis-organizzatori". Salvo poi che Domenica, dopo il flop del giorno prima, ci si è mobilitati e si è assistito alla lunga teoria di autobus che in perfetto stile "transumanza" o se preferite "gita-fuori pista", ha scodellato migliaia di tesserati per farli votare .... ma votare che cosa? una soluzione precostituita, una lista bloccata, concordata dai capoccia del partito senza che si potesse assistere e partecipare ad una discussione aperta al contributo, non dico di tutti (come sarebbe forse normale) ma almeno di chi ha un ruolo Istituzionale all'interno del Partito. E' la prerogativa anatomica? Quante poltrone per pochi eletti! e' pur vero che ormai viviamo nel mondo della quantità e non della qualità, ma questa gestione oligarchica del partito è così mortificante che proprio non mi va giù... e non credo di essere il solo a provare questo sentimento. Ho sempre pensato che il "come" si agisce sia più determinante dell'azione in se. E' infatti di estrema rilevanza se si comincia , si conduce e si porta a termine un'azione il modo delicato o brusco, cauto o malaccorto, appropriato o sconveniente, deciso o titubante. Il "Come", però, diventa ancora più significativo nell'ambito di un organizzazione umana come quella di un grande partito popolare come il nostro. Ma lo "Stile" dimostrato finora, almeno in questa occasione, non mi sembra in sintonia con quei principi programmatici che, con entusiasmo ho sottoscritto quando ho aderito al Popolo delle Libertà! "Stile" e " destino" sono due facce della stessa medaglia, e sono convinto che se lo stile di questo partito continuerà ad andare nella direzione di un monopolio di pochi capi che credono di essere i padroni dei molti che militano, piuttosto che verso l'organizzazione di una struttura pluralista e democratica, allora il destino dell'intero partito sarà quello di dare sempre più spazio a fenomeni come quello a cui ha dato vita De Magistris in occasione delle ultime elezioni comunali di Napoli. Sicuro di non aver distratto troppo del vostro prezioso tempo, attendo un vostro cortese riscontro e colgo l'occasione per pogerVi i miei più sinceri saluti.

Dott. Simone Monopoli
Consigliere Provinciale PDL di Napoli

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