Un colpo al cuore di Berlusconi. Scissione Forza Italia: chi esce
Forza Italia sembra essere arrivata al punto di non ritorno, e per questo oggi, martedì 19 aprile, Silvio Berlusconi partirà alla volta di Roma: dopo quattro giorni, il ritorno nella Capitale, dove il centrodestra continua a dilaniarsi nella corsa al Campidoglio. Il Cav scende a Roma con un solo obiettivo: trovare una soluzione al rebus Bertolaso, Meloni e, volendo, anche Marchini. Così non si può andare avanti, tanto che lo stesso partito sarebbe in rivolta. E la minaccia è delle peggiori: la scissione, un big bang azzurro subito dopo le amministrative. La minaccia è arrivata, chiara e tonda, dal partito romano.
Gli argomenti usati dagli "scissionisti" romani sono semplici: poiché Giorgia Meloni surclassa Guido Bertolaso nei sondaggi, Berlusconi dovrebbe farsene una ragione, spingere l'ex capo della Protezione civile a ritirarsi e dunque convergere sulla leader di FdI-An. Da parte del leader azzurro, sulla Meloni, resta il gelo: non ha mai digerito il primigenio "no" ad Alfio Marchini e, soprattutto, la scelta di candidarsi dopo Bertolaso, spinta e incoraggiata da Matteo Salvini. Ma da parte della Forza Italia romana, al Cav, è stato spiegato che in caso di tracollo alle urne "cavalcando" Bertolaso, per loro, l'esperienza sarà finita: poiché risalire la china sarebbe impossibile, direbbero immediatamente addio al partito.
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