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venerdì 26 febbraio 2016

Ecco come non pagare il canone Rai L'avvocato rivela la mossa vincente

Ecco come non pagare il canone Rai: l'avvocato rivela la mossa vincente



Nel 2016, tra pochi mesi, l'annunciata rivoluzione del canone Rai, che come è arcinoto, pur tra mille polemiche, è stato inserito nella bolletta dell'elettricità (a partire dal mese di luglio, forse, perché ad oggi ci sono parecchie incertezze sull'effettiva possibilità di riscossione). La più odiata delle tasse cambia pelle, e promette di farsi pagare da tutti quanti, o quasi. Peccato però che come spiega Panorama, in edicola con un lungo approfondimento sulla gabella, ci siano gli estremi per opporsi alla tassa.

Già, perché in primis il canone è un'imposta espropriativa (in pochi anni di pagamento l'ammontare dell'imposta pagata supera il valore dell'oggetto tassato). Inoltre, secondo più fonti ed esperti, non è legittima la pretesa di un pagamento inserito in una bolletta destinata ad altri servizi (nel caso specifico, l'elettricità). Vi sono poi altre, ed eterne, questioni tutte italiane. Per esempio la Rai è la sola tv pubblica sovvenzionata da una tassa a fare affidamento sulla pubblicità per una percentuale pari al 43% dei suoi ricavi. In Gran Bretagna, alla Bbc, è addirittura vietato fare pubblicità. 

Ed è in questo - avvelenato - contesto che si inserisce l'avvocato tributarista Luigi Piccarozzi, che annuncia di avere già pronti nel suo ufficio un centinaio di ricorsi contro il canone in bolletta. Un faldone pronto a trasformarsi in una vera e propria class action contro il pagamento dei 100 euro che scatterà, nei programmi del governo e di Viale Mazzini, nel mese di luglio. Insomma, ci sono gli estremi per una causa collettiva contro Viale Mazzini, e c'è da scommettere che saranno in molti a voler aderire all'iniziativa. Un'iniziativa che, assicura l'avvocato Piccarozzi, ha ottime possibilità di successo.

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