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venerdì 26 febbraio 2016

La "festa gay" rovinata dai giudici Alfano indagato: il siluro e l'accusa

La "festa gay" rovinata dai giudici. Alfano indagato: il siluro e l'accusa



Nel giorno della vittoria de facto sulle unioni civili, a rovinare la festa di Angelino Alfano arriva un siluro da parte della magistratura: il ministro dell'Interno è indagato per abuso d'ufficio dalla procura di Roma. Un fulmine a ciel sereno che arriva a ora di cena. Il tempismo è perfetto: subito dopo la vittoria politica dei centristi, che hanno piegato e rimodellato il ddl Cirinnà, la stangata sul ministro. Nel mirino delle toghe ci finiscono anche il viceministro Filippo Bubbico, il suo segretario particolare Ugo Malagnino, l'ex senatore del Pd Vladimiro Crisafulli, il presidente dell'università di Kore di Enna, Cataldo Salremo. Il reato, secondo l'ipotesi degli inquirenti, sarebbe stato commesso lo scorso 23 dicembre, nel giorno in cui il Consiglio dei ministro approvò il trasferimento ad Isernia dell'allora prefetto di Enna, Fernando Guida.

Nell'avviso di garanzia si legge che Alfano e gli altri indagati risultano "sottoposti ad indagini per il reato di cui all'articolo 323 del codice penale, commesso in Roma il 23.12.2015". E ancora: "In data odierna questo ufficio ha trasmesso il procedimento sopra indicato al competente Collegio per i reati ministeriali, al quale i suddetti possono presentare memorie o chiedere di essere ascoltati". Il provvedimento è firmato dal sostituto procuratore Roberto Felici e dal procuratore aggiunto Francesco Caporale.

Stando alle prime indiscrezioni, il prefetto Guida lo scorso 28 ottobre aveva avviato le procedure e gli accertamenti che si sono conclusi, dopo il suo trasferimento, con il commissariamento dell'università Kore. Dunque si arriva allo scorso prima febbraio, quando la prefettura di Enna con un decreto ha sciolto gli organi amministrativi dell'ateneo nominando tre commissari per un periodo di sei mesi, prorogabili. Si tratta del prefetto Francesca Adelaide Garufi e dei professori Carlo Colapietro e Angelo Paletta. La procedura era stata avviata dopo la proposta, avanzata dalla Fondazione per la libera università della Sicilia centrale Kore di modificare il proprio statuto.

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