Sussidio di povertà, governo e Inps pensano ad assegni fino a 780 euro al mese: come funzioneranno
Il governo ha in serbo un "piano disagiati", ossia un sussidio per i 5 milioni di italiani al di sotto della soglia di povertà. Secondo quanto riferisce il Messaggero, il Tesoro avrebbe già individuato una copertura da 2,4 miliardi, per consentire assegni massimi fino a 780 euro al mese, vincolati all'obbligo di partecipare a programmi di reinserimento sociale. Il reddito minimo, a partire dal 2016, prevederebbe anche un sussidio per gli 1,3 milioni di over 55 rimasti senza lavoro, come auspicato dal presidente Inps Tito Boeri.
Come funziona il sussidio di povertà - Per individuare i beneficiari verrebbero utilizzati criteri come dichiarazione dei redditi e parametri Isee. In collaborazione con l'Inps, inoltre il governo istituirà della commissioni territoriali per "attenzionare" le famiglie a cui andrebbe il sussidio di povertà, per verificare che i soldi dell'assegno vengano utilizzati effettivamente per bisogni primari. Questo sussidio andrebbe ad aggiungersi a quello, limitato, già presente da un paio d'anni: è il "Sia" (Sostegno per l'inclusione attiva), concesso a circa 10mila famiglie residenti in città con più di 250mila abitanti, con importo medio di 360 euro.
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