Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Beppe Grillo: la pazza idea del partito contro l'Europa che potrebbe sbancare alle politiche
Così lontani, così vicini. Vicini idealmente, e fisicamente. Beppe Grillo nel giorno del referendum sarà in piazza ad Atene, forse anche Giorgia Meloni. Matteo Salvini invece no, ha detto che preferisce passare un giorno con sua figlia, ma idealmente sarà al fianco di Beppe e Giorgia nella lotta anti-euro che ha sposato in toto. Giorgia, Matteo e Beppe, dunque. Un tris d'assi in grado di sbancare: messi insieme, con buona probabilità, in caso di elezioni potrebbero trionfare (e senza Forza Italia). Un tris d'assi, con parecchie divergenze ma forse con ancor più punti di contatto politico, che un giorno, si dice, si pensa, potrebbe trasformarsi in una vera coalizione elettorale. La strada è lunga, tortuosa, forse impraticabile (soprattutto in considerazione delle resistenze dei grillini ad ogni tipo di apparentamento). Eppure, questo raduno nella piazza greca, sembra in un qualche modo certificare la nascita del fronte anti-europeista italiano. Un fronte che, carta alla mano, potrebbe fare incetta di voti (il M5s viene accreditato di un abbondante 20%, la Lega veleggia intorno al 15%, Meloni e Fratelli d'Italia poco sotto al 4%). Un fronte, insomma, che potrebbe vincere. Anzi, stra-vincere.
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