Patto del Nazareno, la confessione dell'azzurro: "Ho visto il foglio, ora vi dico io cosa c'è scritto..."
Il patto del Nazareno è più di un patto, è un qualcosa di "scritto", e dunque difficile da rescindere. Anche se è solo "un documento di lavoro". Ad alzare il velo sul'accordo tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi è Giovanni Toti. L'eurodeputato di Forza Italia e fidatissimo del Cav fa capire al Pd che è meglio cambiare rotta sull'Italicum. Poi parla del foglio su cui sarebbe stata sancita l'intesa tra il premier e Silvio sulle riforme: "Il patto del Nazareno esiste e io l'ho visto. Io come molti altri dirigenti di Forza Italia" spiega dalla rassegna culturale Ponza D'Autore.
"Ho visto il foglio" - "E' un semplicissimo foglio di carta che prevede alcune tappe schematiche del processo di riforma - continua Toti - E' una cosa semplicissima nella sua banalità, un appunto scritto a penna sulle cose da fare. La legge elettorale per cui la partenza era il modello spagnolo, e riguardo il Senato prevedeva tre clausole: la non elettività, il non compenso, e la fine del bicameralismo, ovvero la doppia approvazione delle leggi".
La battuta - Infine, sul foglio Toti dice che non c'era nessuna firma, ma rivela che la calligrafia non era quella di Berlusconi, forse - osserva ironico - era quella di Verdini. Dunque nessuna clausola segreta. "Sì, non ci sono clausole segrete", precisa ancora l'europarlamentare azzurro evidenziando come, il foglio scritto al quale accennava on sia la trascrizione, nero su bianco, dell'accordo, ma "un mero documento di lavoro".
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