Caivano (Na): Prime grane per Monopoli, l'Avv. Acerra, fondatore di "Noi Insieme con Monopoli": No alla logica del manuale Cencelli
di Francesco Celiento
Avv. Domenico Acerra Fondatore Lista "Noi Insieme con Monopoli" |
CAIVANO – Stamattina 18 giugno secondo giorno di lavoro per il neo sindaco Simone Monopoli, mentre il commissario Contarino idealmente ha lasciato la stanza e consegnato le chiavi al suo successore. Dalla prime indiscrezioni sulla giunta comunale, già problemi per il primo cittadino, che, in un’anticipazione di un’intervista a Caivano Press che uscirà il 27 giugno, esclude una giunta tecnica di alto profilo. E guardacaso, stamane sul profilo Facebook del suo candidato, avvocato Acerra, è comparsa un post molto polemico verso le voci che lui sente arrivare dal palazzo.
“Sento voci, che spero siano infondate per sincero sentimento di bene verso le Istituzioni Democratiche e il Paese, secondo cui la prossima giunta comunale sarà oggetto di spartizione tra tutti i partiti che compongono la coalizione che sostiene il dottore Monopoli – dice il professionista -. Secondo tali indiscrezioni, a ogni Partito sarà ricnosciuto un assessore. A parte la scorrettezza democratica di tale procedura, con la quale si attribuisce ai Partiti un potere di nomina nella giunta comunale non previsto dalla legge, che al contrario riconosce tale potere esclusivamente al Sindaco, tutto questo in perfetta linea con la tanto deprecabile e mai abbastanza deprecata logica partitocratica e spartitoria contro cui credevo di avere combattuto e vinto la battaglia con la elezione a sindaco del dottore Monopoli. Ciò che comunque più colpisce a uno sguardo disinteressato è che il Sindaco, se fossero conferme tali voci, si sarebbe fatto irretire all’interno di una logica che tanti danni ha provocato al nostro sistema democratico fino a rendere ingovernabile il Paese. Il Paese deve essere liberato non solo dai vecchi Personaggi politici ma soprattutto dalle vecchie logiche politiche. Gli amministratori devono superare il vaglio dei meriti e delle capacità e non quello delle appartenenze ai partiti, degli equilibri politici e delle fedeltà personali”.
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