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sabato 28 febbraio 2015

"Volete condannarci come Gesù Cristo" Omicidio Sarah Scazzi, Cosima si sfoga

Omicidio Sarah Scazzi, Cosima Serrano: "Volete condannarci come Gesù Cristo"





Cosima Serrano ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee al processo d'Appello di Taranto, in cui ho ricordato: "Quel giorno sono andata a lavorare la mattina, sono tornata non prima delle 13.30 e a casa non c'era nessuno". E poi si corregge: "Michele era a casa, ma non sapevo dove esattamente". Riguardo alla scomparsa della nipote dice: "Meno di 24 ore dopo la scomparsa di Sarah ho pensato: o l'hanno presa per farle violenza o qualcuno di San Pancrazio Salentino vuole vendicarsi per il padre". Cosima è stata condannata, insieme alla figlia Sabrina Misseri, all'ergastolo, con l'accusa di avere ucciso Sarah Scazzi. "Concetta sa che non c'entriamo nulla" - "Capisco mia sorella (Concetta Serrano), forse al suo posto avrei detto di peggio, ma in cuor suo sa che non c'entriamo nulla" dice Cosima parlando della sorella, e la crede sicura della sua innocenza.

L'invidia e la cotta di Sabrina - "Si è parlato tanto di invidia, gelosia - aggiunge - ma non ho mai sentito che tipo di gelosia, invidia, di quale rancore? Ci siamo sempre aiutati l'un l'altro tra genitori e sorelle, quando Concetta ha avuto bisogno di me sono stata sempre presente, sempre a disposizione, non me lo facevo ripetere due volte", si difende ancora dalle accusa. E ancora: "Tutti sapevano che a mia figlia piaceva quel ragazzo (Ivano Russo, ndr). Si appartavano? Meglio così. Ivano non era sposato, cosa c'e' di male? Non mi importa della vergogna che dice la gente. Mia figlia e' una persona con la testa sulle spalle". 

Le smentite - Riguardo al racconto del fioraio, che afferma di aver visto quel giorno Sarah in strada dice: "Il fioraio racconta un sogno, è assurdo che Sarah si trovasse lì in strada e Anna Pisanò ha amplificato un sogno. Quel giorno Sarah non l'ho vista proprio, l'ho vista la sera prima". E continua: "Anche la ragazzina, Alessandra Spagnoletti, ha raccontato le cose come una poesia, era impossibile che potessi essere vestita come dice lei".

Come Gesù - "Se vogliono condannarci come Gesù..." - "Sono passati 2015 anni e Gesù Cristo venne condannato dal popolo. Se allora tutti vogliono che siamo condannate... Oggi tutti i giorni vengono condannati degli innocenti". Così conclude Cosima le sue parole spontanee, aggiungendo:  "Noi abbiamo fatto sempre del bene".

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