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lunedì 2 febbraio 2015

Quei 14 preservativi carichi di cocaina... Ora in Vaticano scatta l'allarme droga

Vaticano, scatta l'allarme droga





La piaga del traffico di droga non ha risparmiato nemmeno il Vaticano. «Tentativi isolati» all’ombra del Cupolone che sono stati "neutralizzati sul nascere". Lo ha denunciato l’avvocato Gian Piero Milano, il pg del Vaticano, aprendo l’Anno giudiziario presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano. Il pg vaticano ha spiegato che la fruttuosa collaborazione tra le forze di polizia del Vaticano con i corpi di polizia di altri Stati ha aiutato "nella repressione di gravi reati, come quello del traffico internazionale delle sostanze stupefacenti che, purtroppo, non ha lasciato indenne il nostro piccolo Stato, teatro di isolati tentativi - neutralizzati sul nascere - posti in essere, con modalità insolite, da trafficanti senza scrupoli".

Droga - Nel dettaglio, il pg Milano ha ricordato l’ apprezzato impegno della Gendarmeria nel 2014 relativo al monitoraggio del traffico di droga da Stati esteri verso lo Stato vaticano, in particolare tre spedizioni. In un caso specifico è stata effettuata una consegna controllata della sostanza stupefacente, che transitava attraverso uno stato comunitario. L’improvvida divulgazione della notizia da parte di un quotidiano straniero ha reso vana l’operazione congiunta tra forze di polizia di diverse nazionalità, non essendosi presentato alcuno per il ritiro del plico contenente la sostanza stupefacente". Il riferimento è a quei 14 profilattici pieni di cocaina liquida intercettati lo scorso marzo a Lipsia provenienti dal Sudamerica e destinati alla Santa Sede. 

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